Una scrittura esilarante e satirica

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copertinaGary Shteyngart (all’anagrafe Igor Shteyngart, classe 1972) è uno scrittore americano nato a Leningrado in Unione Sovietica (che egli chiama “St. Leningrado” o “St. Leninsburg”).
In Russia ha trascorso i primi sette anni della sua infanzia. Proviene da una famiglia ebrea e descrive la sua famiglia come “tipicamente sovietica”. Suo padre lavorava come ingegnere in una fabbrica di macchine fotografiche, sua madre era una pianista. E’ emigrato negli Stati Uniti nel 1979 ed è cresciuto senza televisione parlando sempre russo. Per questo ha conservato, fino all’età di quattordici anni, il suo forte accento russo.

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Destinato a diventare un classico?

copertinaLa scrittura di C.E. Morgan, così profonda e riflessiva, è stata paragonata a quella di John Steinbeck, Flannery O’Connor, ma anche a Marilynne Robinson (perché affronta la questione della fede) per restare tra i contemporanei.
Il suo modo di scrivere è davvero qualcosa di speciale e con “Tutti i viventi“, ha dimostrato una profondità e una sensibilità ricca di intuizioni che raramente si riscontrano in un romanziere all’esordio.

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Né Kerouac né Easy Rider: è l’America di Peter Beagle

copertinaHolden aveva ragione ─ A me è successo. Càpita a molti. E forse siamo tutti d’accordo con il personaggio di Salinger quando dice: “Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere, e tutto quel che segue, vorresti che l’autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira.” Un secondo dopo aver letto l’ultima riga di Una lunga strada da fare (Mattioli Editore) cerco di contattare l’autore, Peter Soyer Beagle. E lo trovo.

La distanza che separa Oakland dalle colline romagnole si azzera su facebook. Rispolvero il mio inglese buffo e scricchiolante e gli mando un messaggio. Perché una delle sensazioni più belle per un lettore è poter esprimere la propria gratitudine a chi ti ha regalato delle emozioni. Ora, la breve risposta di Beagle è segnata sul mio calendario come un giorno di festa. Sì, Holden aveva ragione.

Tanto di Campiello

di Michela Murgia

E ci siamo.
Il Campiello è a centro tavola e io non mi sono ancora stancata di dire grazie a tutti quelli che chiamano, scrivono, bussano alla porta, commentano su facebook e mi fanno arrivare la loro gioia e soddisfazione tramite amici e conoscenti.
Grazie, davvero.

Grazie agli amici che mi hanno salutato all’aeroporto di Venezia con i fiori e quelli che mi hanno accolto all’aeroporto di Elmas con le vuvuzelas, il lancio di gueffus e i cartelli di benvenuto come fossi la nazionale al ritorno da una trasferta vittoriosa: le uniche lacrime di questo Campiello le ho versate con voi. Grazie alle persone che lavorano nel supermercato dietro casa, che stamattina alle otto e mezza quando sono entrata a comprare il latte sono scoppiate in un’ovazione di saluto. Grazie al mio paese intero, che ha salutato questa premiazione come un fatto comune, come sempre, come tutto.

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BookAvenue n.4, la nostra rivista di libri e culture letterarie

copertinaE’ disponibile il n.4 della nostra rivista. Questa edizione è dedicata all’Irlanda, l’isola verde nel nord-ovest dell’Europa, una terra magica avvolta di cielo e circondata di oceano dove si nascondono i lepricani, dove si gusta la birra più buona, dove ci si perde fra castelli e fantastiche scogliere, e dove ci si diverte ascoltando musica dal vivo nei pub color legno.

Una delle guide da viaggio più famose al mondo descrive l’Irlanda come un luogo che una volta visitato non si può più dimenticare. Chi è stato in Irlanda, sa che è vero. L’Irlanda è terra di panorami incredibili, colorati di verde e blu intenso, dove il vento porta con sé la musica delle ballate ed evoca le storie dei cavalieri, magari in un antico pub, attorno a una birra, raccontate da vecchi canta storie. In Irlanda le antiche tradizioni, i miti, le leggende fanno da cornice al quotidiano, si sentono, si odorano. Il futuro è fondamentantale ma ci si guarda sempre indietro per trarre ispirazione.

Una prosa davvero sorprendente

“La storia dell’amore” di Nicole Krauss, edita in Italia da Guanda, è un libro assolutamente da leggere, un romanzo importante, emotivamente straziante, uno straordinario omaggio alle cose perdute, ai misteri irrisolti, alla forza delle parole.
Una storia complessa che non si presta ad essere riassunta poiché viaggia avanti e indietro nel tempo a volte sotto forma di lettere e diari, con all’interno un romanzo nel romanzo. Uno di quei romanzi che si desidera rileggere appena finiti. Il genere di libro che rende la vita sopportabile, dopo tutto.

Le radici di Abdulrahman Zeitoun

Quando l’uragano Katrina colpisce New Orleans, Abdulrahman Zeitoun, un ricco siriano-americano (è nato a Jebleh, sulla costa mediterranea della Siria) padre di quattro figli, sceglie di rimanere per proteggere la sua casa e i suoi affari mentre la sua famiglia ha deciso di lasciare la città per precauzione. Nei giorni successivi viaggia per le strade allagate con una canoa di seconda mano, aiutando chi può.

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Oriana Fallaci. In vendita on line il suo archivio

foto autoreFirenze, 27 agosto 2010 – A quattro anni esatti dalla morte di Oriana Fallaci esplode improvvisamente un giallo su materiale d’archivio lasciato dalla scrittrice. Un misterioso signore ha messo in vendita su internet 50 libbre di appunti, ricordi, lettere e manoscritti, pare in massima parte riguardanti l’ultimo volume della celebre giornalista, ‘Un cappello pieno di ciliegie’. Si tratta di 14 chili di materiale, storicamente prezioso. La notizia è apparsa sul sito Dagospia, che si chiede chi abbia interesse a svendere il prezioso archivio, dal momento che la cifra richiesta sarebbe di appena 30mila euro.