Il Mago di Oz

… Il mio più grande desiderio adesso,  – aggiunse la bambina – è quello di far ritorno nel Kansas, perché zia Emma crederà certamente che mi sia accaduta qualche disgrazia e vorrà vestirsi a lutto. Ma, a meno che il raccolto non sia stato migliore di quello dell’anno scorso, son sicura che zio Henry non potrà permetterle questa spesa.
Glinda si chinò a baciare il visetto proteso della bambina. – Benedetto il tuo buon cuore, cara! … (pag.147)

Quando si pensa al mago di Oz, ci viene subito alla mente la celebre pellicola in bianco e nero dove la voce di Judy Garland incanta platee di spettatori con il suo: ” Over the rainbow …” un colorato mondo sopra le nuvole dove volano uccelli blu, saettano stelle cadenti e i problemi si sciolgono come caramelle al limone …

 

L’inconfondibile tocco di Henry James

Poco prima di morire Henry James aveva iniziato a scrivere un volume di ricordi autobiografici raccolti con il titolo di un suo stesso racconto intitolato “The Middle Years”. Il libro doveva essere seguito da “Notes of a Son and Brother” e queste pagine sono tutto quello che rimane di un testo rimasto incompiuto.
“The Middle Years” di Henry James è stato pubblicato per la prima volta nella rivista Scribner nel 1893.
Mattioli 1885 l’ha stampato (con la traduzione di Cecilia Mutti) nella collana Experience Light col titolo di Autobiografia degli anni di mezzo e assieme a un saggio di Virginia Woolf (“Henry James: il vecchio mondo”).

Vango

vango… PARIGI, 1934
Quaranta uomini vestiti di bianco erano sdraiati sul pavè.
Sembrava di vedere un campo coperto di neve.
Le rondini, garrivano sfioravano i corpi.
C’erano migliaia di persone a guardare quello spettacolo.
Notre-Dame de Paris stendeva la sua ombra sulla folla … “

Parigi 1934, sagrato di Notre-Dame, un ragazzo di diciannove anni è disteso a terra con altri uomini vestiti di bianco. E’ pronto  a  cambiare la sua vita … radicalmente!

La povertà del Sud del mondo si combatte anche coi libri: il progetto “Quand la sève devient lait”

Riporto qui, per gentile concessione dell’autore, l’intervista fatta da Aldo Moscatelli della casa editrice I sognatori a Gian Andrea Rolla: entrambi sono coinvolti – a titolo gratuito – nel progetto editoriale “Quand la sève devient lait” finalizzato a sostenere e sviluppare l’amore per la lettura anche in Mauritania, paese dove Rolla opera come cooperante internazionale.

Rapsodia irachena

Sinan Antoon è nato in Iraq da madre americana e padre iracheno. Ha lasciato Bagdad nel 1991 dopo la guerra del Golfo Persico e attualmente insegna letteratura araba alla New York University. Le sue poesie e i suoi saggi sono stati ampiamente pubblicati in arabo e inglese. E’ il traduttore del poeta palestinese Mahmoud Darwish, uno dei più rappresentativi poeti palestinesi del nostro tempo.
Nel suo romanzo Rapsodia irachena (edito in Italia dalla Feltrinelli) evoca una Baghdad crudele con sfumature orwelliane offrendo uno sguardo bruciante sulla vita ai tempi del regime di Saddam Hussein.

Andrea Zanzotto. Un grande italiano

Il prato di Pieve di Soligo era diventato il simbolo della battaglia di Andrea Zanzotto, poeta scomparso all’età di 90 anni, per preservare l’identità di un luogo dalle devastazioni di un Nord Est rampante e arrembante.
Quella Marca trevigiana da lui amata, cantata e mai abbandonata, che nel tempo ha assunto la forma ‘monstre’ di uno sviluppo e di un benessere che ha abiurato la ‘venetitudine’ del lavoro umile e silenzioso. Andrea Zanzotto incarnava tutti questi valori, scomparsi ma che riemergono come fiumi carsici nell’interiorità del Veneto tutto.

Chiuso il BookAvenue Book Festival 2011. Un successo.

Il BookAvenue Book Festival 2011 si chiude, ancora una volta con un indiscutibile successo. Desideriamo condividerlo con tutti coloro che hanno partecipato a questa festa e che hanno consultato, con migliaia di visite, le pagine di questo sito nella sua brevità. I conti li faremo più tardi e ve li faremo conoscere.
Abbiamo voluto dedicare alla letteratura d’esordio un pò di visibilità e anche di speranza. Sappiamo quanto sìa difficile il lavoro della piccola editoria per difficoltà distributiva e promozionale e lo spirito che muove le azioni che stanno dietro il nome di una casa editrice.
Se non altro, abbiamo “smosso le acque” e messo un pò di disordine nelle vite degli autori per qualche giorno. E’ stata, speriamo, una bella esperienza per i giovani talenti che hanno presentato le loro opere e ai quali, va il nostro più caldo augurio di farle conoscere ad un più ampio pubblico.>>