Camminare correre volare

particolare da copertina

Gabriele: Cosa vorresti migliorare di te?
Asja: Vorrei imparare a fare qualcosa. Non so fare niente.
Gabriele: Devi imparare a liberarti delle noia, della paura della rabbia.
Asja: Allora è un casino!
Gabriele: Sei tu che scegli
Asja: Cosa?
Gabriele: Quello che vuoi
Asja: Io non so ancora quello che voglio
Gabriele: Decidi chi vuoi essere. Soltanto quando lo saprai, potrai volare …”

Storia dell’antimafia a fumetti. Tre autori per una grafic novel civile.

Falcone è un gatto e Borsellino un fox terrier, Riina e Provenzano sono dei cinghiali, Cossiga è un ariete, Andreotti un pipistrello, Dalla Chiesa un bulldog, Vito Ciancimino è un lupo.
“Un fatto umano”, in libreriada pco tempo, è un fumetto, un omaggio poetico di grande bellezza, ma anche un racconto politico e profondamente «morale», un vero e proprio viaggio nella memoria e nella Storia, per ricordare, imparare, e – come è successo agli autori – auto-sensibilizzarci, lasciandoci contagiare dal coraggio e dalla fiducia nella giustizia che sono l’anima pool antimafia di Palermo.

Podcast. Come il jazz può salvarvi la vita. Parte tre: Charlie Haden

Charlie Haden – contrabassista, compositore, bandleader e artista dotato di coscienza politica – è davvero un musicista di potere immaginativo, un “poeta” del contrabbasso che ha contribuito con il suo virtuosismo alla produzione di molti dei dischi più interessanti del jazz.
Come una parte vitale della rivoluzione jazz iniziata dal suo mentore, Ornette Coleman , dirige il suo gruppo e attraverso la sua musica, comunica il suo animo profondo con un suono ricchissimo che riflette una sensibilità profonda alla musica e alla vita.

La camera dei cittadini

“Per troppo tempo siamo stati non dei civis ma dei meteci, dei mezzi cittadini che si limitavano a lavorare e pagare le tasse (o a evaderle), ma non sceglievamo i governanti. Ci eravamo autoesclusi dalla partecipazione poltica”. Queste parole sono di Ornaghi e Parsi in una intervista del 1994 al Corriere della Sera a seguito dell’uscita del loro libro ben scritto “La virtù dei migliori”.
Quasi vent’anni dopo la questione è ancora attuale. Nel frattempo Ornaghi è diventato Ministro di un Governo tecnico, dopo la manifesta incapacità dell’attuale “classe” politica che non rappresenta più nessuno e non ha più rappresentanti dei “cittadini” a seguito della frattura sociale provocata da anni di privilegi e arroccamenti.

Naufragi

L’ ultimo, grande dramma di Shakespeare, La tempesta, dramma della rottura e della riconciliazione, della conquista e della rinuncia, si apre con un naufragio. Benche’ provocato ad arte, non e’ meno spettacolare di quelli veri. Il naufragio e’ un buon inizio di storie, ma la frequenza rispecchia indubbiamente l’ attrazione e l’ interesse che quell’ epoca sente per le scoperte geografiche, i mari aperti, le nuove terre che si vanno ormai colonizzando. La tempesta si ispira al resoconto del naufragio di una nave delle Bermude, e la stessa eroina del dramma, Miranda, in una celebre battuta, parla di uno “splendido mondo nuovo”.

Un re per le rane

un re per le rane… «Noi non abbiamo un re» disse la rana più grassa.
«Lo vedete come sono bene organizzati nella savana?
Hanno il leone come sovrano, lui decide per loro, li comanda
e sono tutti contenti  …
«Vogliamo un re!»
«Cra cra cra! Cra cra cra!» …”

Le rane vogliono un sovrano: “Che cos’è un popolo senza qualcuno che gli dia delle leggi?”.
E Zeus manda loro Re Travello.
Ma può un pezzo di legno, sereno e tranquillo, fare da sovrano galleggiando placidamente nello stagno senza dare nessuna noia al popolo? [continua ]

Passa il decreto Monti. Passeranno gli sconti?

Otto ore di Consiglio dei Ministri hanno danno vita a un Decreto sulle liberalizzazioni e la concorrenza piuttosto corposo: il testo è stato ribattezzato in modo significativo come “Cresci-Italia”, con tanto di promessa ambiziosa da parte del premier Mario Monti, ovvero la cancellazione di tutte le tasse occulte. Le novità che sono state introdotte sono davvero moltissime e riguardano un numero impressionante di categorie, dunque è necessario suddividere la trattazione in base al settore di riferimento per capire chi sono i “vincitori” e i “vinti” (anche se parziali) del decreto.

La lettura e i libri negli USA. La scomparsa dei lettori.

di Gianfranco Franchi
Stando a quanto ci racconta Bruce McCall, oltre la metà dei nordamericani non ha letto nemmeno un libro nel corso dell’ultimo anno: il dato, a ben guardare, potrebbe corrispondere all’elettorato della ventennale dinastia Bush, quello forgiato sul logoro stampo reaganiano. E si tratta d’una stima prudente: equivalente al neoanalfabetismo forzista italiota, figlio della cultura catodica, a ben guardare. Tenendo presente la discreta quantità di alienati da iPhone e smartphone di ogni ordine e grado, compulsivi pigiatori di schermi liquidi e allegri sfogliatori (per ditate, si capisce) di tavolette digitali, sembra proprio che per noialtri figli della civiltà del libro, bibliomani, bibliofili e letterati vecchio stile, si sia avvicinata l’apocalisse.

Istat.Rapporto cultura: più della metà degli italiani non legge nemmeno un libro all’anno. E i giovani preferiscono Internet.

Le famiglie italiane destinano ai consumi culturali (spese per ricreazione e cultura) il 7% della spesa complessiva per consumi finali (2010). Poco più di un italiano su due (54%) legge un quotidiano almeno una volta a settimana; il 39% almeno cinque giorni su sette, mentre poco più di una persona su quattro utilizza Internet per leggere giornali, news o riviste. Lo dice l’Istat nel rapporto ‘Noi Italia 2012′.
Sono circa 372mila le unità di lavoro (1,5% del totale) impiegate in attività di produzione di beni e servizi per la ricreazione e la cultura, al netto del settore editoriale (2010). In Italia ogni anno vengono stampate in media 3,5 copie di opere librarie per ogni abitante, ma nell’arco di un anno poco più del 45% degli italiani legge almeno un libro nel tempo libero (2011).