12 gennaio 2012 da il Post
Le anticipazioni della legge sulle liberalizzazioni parlano di “autonomia” per ogni impresa commerciale su durata ed entità delle promozioni, ribaltando le norme appena approvate.
Repubblica anticipa in un dettagliato articolo il contenuto della bozza di legge sulle liberalizzazioni progettata dal governo Monti, benché ieri sera il governo stesso ne avesse indebolito l’attendibilità in modo un po’ criptico (la bozza esiste, ma non è quella?). Ma stando a questa versione sarebbe in programma anche la totale liberalizzazione della possibilità delle imprese commerciali di attuare sconti, saldi e promozioni quando vogliono, come vogliono e per il tempo che vogliono.
L’articolo 2 della bozza, riservato alla “Libertà di praticare sconti”, prevede che “ogni impresa commerciale anche al dettaglio, in qualunque settore merceologico, può decidere in autonomia il periodo nel quale effettuare sconti, saldi e vendite straordinarie, la durata delle promozioni e l’entità delle riduzioni”. Gli “obblighi preventivi di comunicazione all’amministrazione” verrebbero dunque eliminati. Così come le vendite “straordinarie” (liquidazione, fine stagione, promozionali), ricomprese nella più generale possibilità offerta agli esercenti di decidere come, quando, per quanto tempo offrire alla clientela la propria merce ribassata.
La novità avrebbe ovviamente forti conseguenze per tutto il sistema del commercio al dettaglio, ma influirebbe anche su un settore che su questo fronte esce da un’acceso dibattito, quello delle librerie (e delle case editrici ad esse collegate e non). Dibattito che si è concluso con l’approvazione di una legge che regolamenta pesantemente tempi e dimensioni degli sconti sulla vendita dei libri, appunto, andando in senso opposto a quello che ora mostrerebbero le intenzioni del governo, ammesso che sia confermato quanto scrive Repubblica. Queste norme infatti annullerebbero tout court il principio e il contenuto di quella legge, rendendo gli sconti sui libri ancora più liberi di quanto fossero prima della legge recente.