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Il Jihadista della porta accanto
Comincia con questa drammatica constatazione la lucida e allarmante analisi di Khaled Fouad Allam dopo la strage nella sede della rivista satirica Charlie Hebdo di Parigi. Il sociologo di origine algerina fa notare che non è un caso che l’attentato sia avvenuto nella capitale francese, luogo altamente simbolico per tutto ciò che concerne la libertà, dalla Rivoluzione illuminista in poi. Inoltre, la testata non è un periodico qualunque, poiché da sempre si batte contro ogni forma di censura. Anche questo, dunque, un luogosimbolo. Infine, non è certo casuale il fatto che siano stati uccisi alcuni tra i più grandi vignettisti del mondo.
Non chiamatela Crudelia Demon
"Il cuore mi scoppiava di rabbia. Mi sentivo la vittima impotente di un tradimento. Tutto era contro di me e io non avevo scampo, mi toccava subire. Nella mia ingenuità pensavo di essere l’unica sulla Terra a soffrire così tanto. L’unica a ricevere un castigo che non meritavo. Molto presto avrei dovuto scoprire che ben altre ingiustizie travolgono la vita delle persone."
Paloma Sánchez-Garnica, Il gioco segreto del tempo
«La guerra ci unì come sorelle. La pace spezzò il cuore a entrambe.»Ernesto Santamaria, scrittore di belle speranze ma scarsa fortuna, è alla perenne ricerca della storia che potrebbe fare di lui un autore di successo. Un giorno, girovagando per il mercato delle pulci di Madrid, trova in una vecchia scatola di latta una foto in bianco e nero, accompagnata da un fascio di lettere. Nell’immagine, un ragazzo e una ragazza accennano un sorriso; sul retro, sono scritti a matita i loro nomi – Mercedes e Andrés – e una data: 19 luglio 1936.
Speciale Festa della Mamma
" ... Filastrocca delle parole: si faccia avanti chi ne vuole. Di parole ho la testa piena, con dentro la luna e la balena.Ma le più belle che ho nel cuore,le sento battere sono: mamma e amore ... “ da Per la mamma di Gianni Rodari [continua]
Aher Arop Bol, Il ragazzo perduto.
Una fiaba sudanese narra di quattro animali – un leone, una iena, un serpente e un ghepardo – che un tempo dividevano una capanna in un piccolo villaggio. Vivevano in perfetta armonia, finché non decisero che avevano bisogno di regole per garantire un maggiore rispetto reciproco. Così fecero una riunione in cui si chiese a ciascuno di illustrare agli altri i propri desideri.
Il primo a parlare fu il serpente. «Sono lieto di informarvi che non ho problemi con nessuno» disse. «Ma dato che la comprensione tra noi è importante, vi dirò che l’unica cosa che odio è essere toccato, anche per sbaglio. Se qualcuno mi tocca, sarò in guerra con lui.»
La forma incerta del racconto
Se c’è un errore che può commettere uno scrittore emergente è quello di darsi subito al racconto autobiografico. Se poi lo scrittore in questione dà al protagonista del racconto il suo stesso nome, l’errore è madornale. Infine se, come in questo caso, l’autore si fa anche la recensione da solo - presentando la storia che ha scritto come “luminosa e a tratti oscura, sincera e a tratti distorta”, - ci chiediamo perché poi tocchi a noi leggere.
Ecco, questa in sintesi la recensione di “La forma incerta dei sogni”, di Leonora Sartori, opera prima di una scrittrice che in passato ha fumettato la tragedia di Ustica.
E a noi, sarebbe già bastato, invece...
Marcia Grad Powers, La principessa che credeva nelle favole
Marcia Grad Powers
La principesa che credeva nelle favole
Piemme
Della serie facciamoci del male da sole.
La storia di una principessa che trova il suo principe azzurro, come accaduto a me da poco, e che non e’ azzurro tutto quello che assomiglia al cielo.
Il libro e’ spiritoso e capace di far distinguere i sogni dalla triste realtà.
Speriamo che l’elaborazione del lutto passi presto: e’ una vera rottura di scatole!
scelto da roberta
Anthony Flacco, La danzatrice bambina
Anthony Flacco
La danzatrice bambina
Piemme
E' una storia piccola, che ha il nome e il volto di una bambina. Zubaida vive nel deserto dell'Afghanistan, in un villaggio che la "guerra al terrore" non ha ancora travolto. Ha nove anni. Non sa niente del mondo oltre il suo villaggio, poco della travagliata storia del suo paese, dei cingolati dell'Armata Rossa, della lotta dei mujaheddin, del regime dei talebani che ha proibito anche gli aquiloni, degli elicotteri con la bandiera a stelle e strisce. scelto da francesco
Sherry Argov, Falli soffrire
Sherry Argov
Falli soffrire: gli uomini preferiscono le stronze
Piemme
Lo confesso e’ successo anche a me. Io sempre bella e disponibile, pronta ad esaudire ogni desiderio del mio Lui. La partita a calcetto? Ma certo amore! Devi uscire con i tuoi amici? E come no? Invece la stronza era in agguato. Peggio era pure mia amica! Questo libro non mi ha risolto la vita ma, certo, mi ha almeno salvato l’autostima. A me sembra che gli stronzi erano due! Donne unite contro il nemico (e le amiche)!
scelto da roberta