Quanto amore c’è nelle nostre vite? Quanto influisce nelle nostre scelte, nei nostri comportamenti?
E la sua assenza come ci trasforma? Parliamo di amore a 360 gradi, amore sentimentale, per un amico, un figlio, per la musica, l’arte, o semplicemente per la vita.
I diciotto racconti che compongono la raccolta L’amore non c’entra di Luca Martini potrebbero fornire delle risposte a questi interrogativi, oppure dimostrarci che non serve immaginare trame elaborate per colpire la sensibilità del lettore perchè in ogni gesto quotidiano, a volte anche banale, raccontato in queste storie, ritroviamo tutta la drammaticità o la tenereezza o l’assurdità o l’ironia dell’esistenza.
Sono storie legate da un filo di malinconia, i cui personaggi spesso si sono persi, hanno smarrito la trama dei sogni che inseguivano un tempo, si sono rassegnati a farsi trascinare dalla vita, lontano da ciò che avrebbero voluto essere. C’è chi si ritrova, fa in tempo a corregere il tiro e tornare sul percorso tracciato dalla buone intenzioni, c’è chi invece manca l’appiglio e continua a farsi trascinare dall’esistenza.
La scrittura essenziale, senza sbavature, ma allo stesso tempo molto emozionante di Martini, tratteggia piccoli scorci di vita con vivido realismo, con delicatezza e un filo di ironia che non guasta mai. Racconta storie un po’surreali che però – in questo nostro strano mondo – potrebbero essere più vicine alla realtà di quanto immaginiamo.
Diciotto racconti che si possono gustare uno alla volta, o leggere d’un fiato come un romanzo che cattura, e in entrambi i casi restano dentro, sedimentano, ti tornano in mente dopo giorni, segno che sono stati capaci davvero di parlarti.
L’amore non c’entra
di Luca Martini
(Edizioni La Gru, 2015)