.
La vendita di libri nel 2024 e calata del 2,3% rispetto all’anno precedente. Ne hanno sofferto di più i piccoli editori a fronte dei grandi gruppi. C’è stato un calo anche dell’ecommerce non bilanciato dalla crescita delle librerie fisiche. Il solo genere a dare risultati positivi, è stata la narrativa. Sono diminuite anche le vendite da catalogo. Gli editori attribuiscono le cause alla sostituzione della 18 app con le carte Cultura e del Merito. Non sono stai erogati poi fondi di 30 milioni circa alle biblioteche che hanno un ruolo fondamentale per la diffusione della cultura su larga scala. A livello europeo cresce solo la Spagna.
Con l’arrivo del Ministro Giuli sono arrivate nuove misure. Il Ministro aveva infatti annunciato a novembre un “Decreto legge cultura” che è arrivato alla vigilia di Natale in cui avrebbe ripristinato fondi per 30 milioni alle biblioteche. Il decreto legge Cultura punta a favorire anche l’apertura di nuove librerie da parte degli under 35 per il quale è stato stanziato un fondo di 4 milioni.
Per quest’anno sono stati istituiti 25 milioni di euro per l’acquisto di libri anche in formato digitale da parte delle biblioteche. La reazione della filiera del libro è stata positiva, è stato apprezzato l’intervento del Ministro Giuli che ha posto attenzione e fondi per tutto ciò che riguarda il mondo dell’editoria. Gli editori chiedono anche maggiore attenzione sulle carte Cultura e del Merito per i diciottenni che non stanno proprio funzionando bene. Il mondo dell’editoria chiede maggior sostegno per favorire la domanda di lettura fra i più giovani e chiede a gran voce una legge di sistema per l’editoria.
Restano alcune considerazioni, il nostro non è un paese che legge, perfino i quotidiani ne hanno risentito. Si vendono meno copie, colpa degli abbonamenti digitali e di chi legge sempre meno. Le edicole un tempo fiorenti in ogni città e ricche di offerta di lettura hanno gradualmente chiuso i battenti, molto è stato determinato da Internet che consente letture a portata di click. Quanto alle vendite dei libri, l’aumento dei prezzi dovuto all’aumento del costo della carta, è un altro fattore che ha sicuramente influito su una flessione nelle vendite. Ecco che molte persone, come ho avuto modo di vedere, preferiscono prendere i libri in prestito alla biblioteca di quartiere.
Abitudini che cambiano, certo la lettura va incentivata, ottimi i progetti di lettura fino dalle scuole dell’infanzia. Anche nelle biblioteche ci sono iniziative di lettura a cura di gruppi volontari come Nati per leggere che invitano i più piccoli a muovere i primi passi nella lettura. Le scuole dell’infanzia come le primarie sempre più organizzano visite alle biblioteche e la partecipazione alle varie attività. Abituarsi a leggere fino da piccoli per essere poi degli adulti lettori.
per BookAvenue, Francesca Lombardi