Abbiamo fatto tre domande sul Bosone di Higgs ad Amedeo Balbi, autore Codice Edizioni di “Il buio oltre le stelle“.
Intanto, due parole sul libro.
I primi osservatori che secoli fa sollevarono lo sguardo e cominciarono a scrutare il cielo potevano appena immaginare cosa si nascondesse dietro quel poco che si vedeva a occhio nudo. Da allora l’uomo ha raggiunto risultati straordinari, ha esplorato le più remote profondità del cosmo, e ha tracciato un quadro molto soddisfacente della struttura complessiva dell’universo e dei meccanismi che ne hanno governato l’origine e l’evoluzione. Eppure, per alcuni versi, non siamo in una situazione tanto diversa rispetto a quei primi osservatori. Dopo tutta la strada percorsa, dopo tutte le scoperte e i progressi, gli astronomi conoscono con certezza la natura fisica di una porzione limitata di universo, appena il 5% del totale: una goccia in un’oscurità di cui possiamo solo intuire la maestosità e la vertigine. Cosa sono l’energia e la materia oscura, le componenti predominanti del cosmo di cui abbiamo per ora solo una conoscenza indiretta? Potrebbero mettere in discussione le ipotesi fisiche alla base della descrizione e dell’interpretazione dell’universo? I segreti da strappare al buio del cielo notturno sono ancora tanti.
Tutta la storia dell’astronomia, in fondo, altro non è che una lunga lotta dell’uomo contro l’oscurità (Amedeo Balbi)
Abbiamo chiesto all’autore:
Il suo libro è un’esplorazione affascinante dei lati segreti dell’universo, una quête nella maestosità e nei misteri più oscuri del cielo. Ci sembrava quindi la persona più adatta a spiegarci ciò di cui si è tanto parlato negli ultimi giorni.
Che cos’è il bosone di Higgs? Se possibile, spiegacelo in modo semplice, ma senza utilizzare metafore.
È una particella elementare, l’ultima che mancava per completare il modello standard, che descrive tutte le particelle che costituiscono il mondo di cui abbiamo esperienza diretta, e tre delle quattro interazioni fondamentali.
Perché è così importante?
È importante per due motivi:
1) aver trovato il bosone di Higgs conferma la validità del modello standard, dato che era l’ultimo elemento che mancava all’appello;
2) ci permette di comprendere il modo in cui le particelle elementari del modello standard acquistano una massa.
Fatti una domanda e datti una risposta, ovvero: c’è qualcosa che i profani avrebbero dovuto chiedere ai non-profani sul bosone di Higgs e non hanno chiesto? Qualcosa che non è stato detto e invece secondo te è importante e avrebbe dovuto essere detto/scritto?
Certo: siamo sicuri che la particella scoperta dal CERN sia proprio il bosone di Higgs?
E rispondo: il fatto che quella appena scoperta sia una nuova particella elementare è praticamente certo. Che questa particella abbia anche le caratteristiche che ci si aspetta abbia il bosone di Higgs sembra altrettanto certo. Ma non è possibile escludere del tutto che una particella diversa si stia mascherando da bosone di Higgs. E quest’eventualità, per quanto improbabile, potrà essere esclusa in modo definitivo soltanto nei prossimi mesi con ulteriori studi.
Il Libro:
Il buio oltre le stelle
L’esplorazione dei lati oscuri dell’universo
Codice Edizioni