Gli articoli più letti dell’anno. Una breve selezione di dieci articoli per altrettanti libri di dodici mesi di scoperte e passioni, e il racconto di un’anno di cose da fare e vedere negli Elzeviri.
Gli articoli più letti nel 2025

Leggi, Ascolta, Vivi!

Gli articoli più letti dell’anno. Una breve selezione di dieci articoli per altrettanti libri di dodici mesi di scoperte e passioni, e il racconto di un’anno di cose da fare e vedere negli Elzeviri.

il New York Times ha intervistato 503 scrittori, tra i quali compaiono nomi del calibro di Stephen King e James Patterson. A ognuno ha chiesto di inviare alla redazione una lista non ordinata di dieci libri migliori del secolo.. A fare notizia, soprattutto nel nostro Paese, è stata la prima posizione: è infatti toccata a un’autrice italiana, Elena Ferrante.

“Canto di D’Arco” è un originalissimo thriller metafisico, una spiazzante storia poliziesca portata fino ai suoi esiti estremi. Ed è un serrato romanzo d’azione e d’amore non il gioco di abilità di uno scrittore attorno a un genere letterario di grande successo. Proprio come piacciono a noi. Marina Andruccioli per Antonio Moresco. E chi sennò?

Da qualche parte si è paragonato il romanzo di Sofia Assante a un racconto di Carver assai famoso: Dì alle donne che andiamo. E’ vero. Si tratta di un romanzo capace di rimbombare in un punto imprecisato del petto leggendo certe pagine che fanno provare emozioni così intense. Marina Andruccioli alla sua maniera, ci offre una chiave di lettura.

Lidia Ravera coglie con esasperata sensibilità gli slittamenti della vita di coppia, interrogandosi sulle ragioni del sentimento amoroso: dura quando l’altro è il fantasma che insegui e che ti insegue, il tuo pezzo mancante? Marina Andruccioli ci mette ancora una volta alla prova.

L’Olocausto è l’esempio per eccellenza della malvagità umana per i popoli occidentali. Nel resto del mondo, soprattutto nel Sud, l’atrocità dell’Olocausto – il genocidio – ha avuto una prossimità temporale e spaziale più vicina. Il colonialismo in Africa, le guerre distruttive in Asia e, più recentemente, il genocidio in Medio Oriente, ha plasmato la vita di miliardi di persone. Gaza, è il punto di caduta di questo dramma. L’altro olocausto, per chiamarlo con il titolo del nuovo libro di Gianfranco Longo.

Dalla recensione di Silvia Belcastro: “Il romanzo entra senza allusioni nella stanza umana della violenza e del sadismo essenziale, e li declina in pochi tratti, tanto nel privato quanto nella politica. Sa racchiudere tutta una vita umana e tutta la Storia intorno nell’attimo di una morte qualunque, in pagine di vertiginosa prosa poetica. Si avvicina all’animo umano fino a mostrarci ferite aperte, ma ci permette soltanto di spiare, come bambini, l’ombra fresca della casa delle farfalle bianche. Lì, la sua mano ci frena sull’uscio”.

Con la grazia di chi sa di maneggiare esistenze fragili e preziose e il rigore di un meticoloso lavoro di ricerca, Raffaella Romagnolo scrive un romanzo di dolore e rinascita su un momento storico da cui ancora oggi è impossibile distogliere lo sguardo. La stessa grazia con cui Marina Andruccioli ce lo restituisce.

«Lasciavo la mia famiglia separata da quella di mio padre, composta di mia moglie Brunello Maria dei due figli Sebastiano d’anni 6, Silvio di 4½, ed il 3 gennaio 1903 alle ore 2 p.m. ci separammo impreda alla mortificazione ricordo sempre che il povero di mio padre, mi salutava dandomi l’addio per sempre, dicendomi che non si saressimo più visti, sopra la terra, e piangente andava in stalla, ah! Ben raggione ebbe, poiché dopo circa un anno moriva all’Ospitale di Marostica per subita operazione vescicale.