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Il dolore è una lama che incide e separa, tra dentro e fuori, tra ieri e domani, isolando la vita di Caitlin nello squarcio di uno scatto fotografico, dove l’attimo è tempo perfetto, ma nel quale la vita non scorre più. Ingrid, la sua migliore amica, l’ha lasciata sola, ha scelto di abbandonare la vita, di togliersi la vita. Tornare a scuola, dopo la morte di Ingrid, dopo un’estate passata con i suoi genitori a girovagare per boschi, nel tentativo, vano, di ritrovare quella parte di sé, seppellita insieme all’amica, diventa un’impresa titanica. Caitlin sembra non poter più condividere nulla di ciò che era con un’idea anche solo abbozzata di futuro, per sé e con gli altri…>>

 

Incomincia così questa meravigliosa e difficile storia, con una narrazione in prima persona della protagonista, e con la sensazione palpitante, di essere lì accanto a Caitlin, mentre isolata chiusa nella sua auto fa a pezzi, meticolosamente, la tappezzeria, o mentre cerca estranea un nuovo posto nella stessa aula di fotografia, con gli stessi compagni di pochi mesi prima, ma senza la sua amata amica.

Fino a quando, inaspettatamente, accadono delle cose, che sembrano inceppare il movimento vorticoso d’isolamento nel quale Caitlin sta lentamente sprofondando: all’improvviso trova, sotto il letto della propria stanza, il diario di Ingrid, lasciato lì per lei, come scoprirà dopo. Caitlin comincia a portarselo dietro, come un macigno, senza avere il coraggio di sapere cosa e perché ha spinto la sua migliore amica al suicidio. Ma forse Caitlin non vuole sapere, non vuole che il proprio dolore trovi confine, definizione, margine nella vera storia di Ingrid. Per il momento sente solo di poter essere arrabbiata, con se stessa per non aver saputo intuire la profondità della voragine che ha inghiottito la sua amica; ma anche con Ingrid stessa per quel vuoto in cui l’ha gettata e che sembra non trovare fondo.

Ecco allora accadere un’altra cosa: arriva in classe una nuova compagna, è diversa dalle altre, e non solo per il modo il cui si veste e per le cose che dicono di lei (tra le quali il fatto di essere stata cacciata dalla precedente scuola perché sorpresa a baciare una compagna). Dylan ha qualcosa nello sguardo che aggancia il dolore di Caitlin, la mette di fronte a uno specchio, la interroga, senza retorica, falsi sentimentalismi, o compassione. Sarà con lei che imparerà a ritrovare fiducia nella relazione di amicizia, e coraggio per dire l’indicile.

A scuotere ancora il muro del dolore di Caitlin arriva poi anche la vicinanza di Taylor, un compagno di classe, che con discrezione le si mette accanto, e che nel calore della sua presenza disgela il cuore di Caitlin.

Presenze, che come sassolini posti dalla Vita sul sentiero della protagonista, lentamente la scuotono, proprio come i colpi che riversa nelle assi di legno per costruzione della sua casa sull’Albero, un’idea dei suoi genitori, nella speranza di poterla in qualche modo aiutare.

È un percorso lento, faticoso, che si scontra anche con la consapevolezza e la percezione del dolore di altri, come quello di Miss Delani, l’insegnante di fotografia, con cui Ingrid aveva un rapporto speciale, in virtù del proprio talento, o con quello dei genitori di Ingrid. Un dolore che alla fine Caitlin riesce a trasformare, non a eradicare dal proprio cuore, ma che la renderà più consapevole e anche più capace di trovare le risorse interiori per darsi il permesso di continuare a essere felice.

In una narrazione mai banale del dolore, in una costruzione della trama che non ha fretta di chiudere a lieto fine, ma vuole esplorare fino in fondo i margini oscuri della sofferenza, l’autrice riesce a tenere sempre il lettore incollato alla pagina, in un percorso emotivo di immedesimazione molto intenso e con un’esplorazione della crescita dei personaggi mai scontata e lineare, ma complessa e tortuosa, perché, sembra suggerire l’autrice, è doloroso accettare che spesso l’amore può non bastare a salvare le persone che amiamo, ma che forse abbiamo il dovere di salvare sempre noi stessi.

Il libro è un esempio incredibilmente potente di come nei libri per ragazzi si possa davvero parlare di tutto, a patto di non cercare facili strade di accondiscendenza, risposte a ogni costo, indicazioni di percorso, quando queste non esistono neanche per gli adulti, ma accettando che la vita nella sua complessità può essere dura, indicile nel dolore che procura, ma non per questo meno bella e meno preziosa, e, forse sì, anche più ricca.

Informazioni tecniche

Titolo: Ferma così

Autore: Nina Lacour

Editore: EDT – Giralangolo

Codice: EAN 978-88-5923-179-0

Formato: 20,5×13,5 cm

Pagine: 313

Prezzo indicativo: € 14,50 cartaceo

Età di Lettura: (+14)

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