“Mi chiamo Viola Vermeer: papà olandese, madre francese …cittadina del mondo! Forse ho spesso la testa tra le nuvole perchè, come quelle, sono costantemente in viaggio e mi capita di non sapere dove mi porterà il vento…”
Viola, dodici anni, è in cerca di un posto dentro di sé, nel quale sentirsi definita, non sempre troppo diversa dagli altri o sempre estranea, a sé stessa, prima che al resto del mondo.
Per lei però questa ricerca sembra essere ancora più complicata, in viaggio perenne al seguito della sua grande, eterogenea e strampalata famiglia, il Cirque de La Lune.
Suo padre, un famoso entomologo olandese, ha scelto infatti la vita nomade come domatore di insetti, accanto alla donna che ama, la Donna Cannone del Circque de La Lune, invece che una stabile cattedra universitaria. Vite non convenzionali che battono le strade del mondo negli ultimi anni dell’800, tra culture, luoghi e tradizioni diverse, in una costante ricerca di confronto tra i propri confini identitari e quelli degli altri.
Viola è lì in questa grande famiglia del Cirque de La Lune, a chiedersi cosa davvero desidera per sé e se ciò che vive può bastarle ad esprimere e costruire la sua personale identità.
È con questo fil rouge che inizia il primo dei tre episodi, in cui si snoda il tempo della crescita della giovane protagonista. Nel primo, Un tesoro in ogni dove, l’occasionale scontro per le strade di Parigi, dove il circo è approdato, con il pittore Henri de Toulouse-Latrec, la guiderà a riconoscere la bellezza del mondo nella varietà intima di ogni situazione di vita, la sua compresa, e ad accettarne il divenire perchè “se un uomo non marcia al passo dei suoi compagni, magari è perchè ode un tamburo diverso, dico io! Lasciatelo marciare al suono della musica che sente! Allora si che sarà veramente sé stesso e potrà esprimere la propria bellezza!”
Nel secondo, Sinfonia d’Autunno, il Cirque de La Lune si è spostato nelle grandi praterie americane. È lì che avviene l’occasionale incontro con il maestro Antonín Dvořák, compositore e direttore del Conservatorio di New York dalle spiccate qualità umane, sempre in cerca, nella composizione della sua musica, di un’armonia dell’universo, sussurrata dall’incontro con la Natura. Nella relazione con il grande maestro e con un giovane nativo americano, Viola saprà mettersi in una dimensione di ascolto dalla quale scaturirà un respiro nuovo perchè “è solo quando ci siamo completamente perduti che appreziamo la vastità della natura, la sua forza primordiale…solo quando abbiamo perduto il mondo cominciamo a trovare noi stessi e a comprendere il valore delle nostre relazioni.”
Nel terzo ed ultimo episodio, Ritorno a casa, la trama della ricerca di senso si fa compiuta e Viola è costretta ad affrontare il più grande e il più imponente dei significati della vita: l’accettazione della morte che come dice il nonno Tenzin, protagonista sublime di questo passaggio, in fondo è solo una parte che chiude da una parte e si apre da un’altra.
Un graphic novel di rara bellezza, a cui davvero non manca nulla, con un connubio perfetto tra impianto narrativo e sviluppo grafico, in cui ogni tratto di matita, ogni scelta cromatica, ogni movimento sembra tirare il lettore per la manica e trasportarlo lì, sulle sponde della Senna, all’ombra della cattedrale di Notre Dame, o nella vaste praterie americane, dove la Natura avvolge in un afflato cosmico il divenire del tempo, o nella dimensione onirica dei ricordi, in cui il passato e le storie personali dei singoli protagonisti diventano radici che sostengono il volo di Viola incontro alla vita.
L’autrice, Teresa Radice, e l’illustratore, Stefano Turconi, sceneggiatrice e disegnatore della grande casa-madre Disney, sublimano al meglio la tradizione narrativa e grafica da cui attingono, dando compimento e sostanza con la loro personale, ricca e profonda ricerca di nutrimenti letterari, storici, di vita, dei quali il libro è disseminato.
Un libro nel quale si entra travolti dai colori, dal dinamismo dei personaggi, dalla domande della giovane Viola, dallo straordinario caleidoscopio umano dei co-protagonisti, e dal quale si esce cresciuti, rinnovati, con un sentimento di nostalgia per una storia che vorremmo non finisse mai e che continuasse invece a leggerci dentro.
Davvero un graphic novel che non può mancare dalla personale collezione di libri.
Informazioni tecniche
Titolo: Viola Giramondo
Autore: Teresa Radice
Illustratore: Stefano Turconi
Editore: Tunué – Tipitondi
Codice: EAN 978-88-97165-78-1
Formato: 27×19 cm
Pagine: 126
Prezzo indicativo: € 16,90 cartaceo
Età di Lettura: (8)
Michele grazie!
Felice e grata che grazie a BookAvenue la voce della letteratura per ragazzi abbia il suo spazio e la sua diffusione!
Grazie di cuore
Cristiana
Ciao Cristiana, di Viola di Te e dei piccoli lettori si è parlato a Farenheit su Radio 3. Il 13 febb alle 15.30 l articolo è stato trattato dal programma come libro del giorno. Complimenti!