“Con poche frasi vi ho cucito addosso il più bel vestito che potessi permettermi. Per voi sono entrata nel migliore dei sogni, quello più geniale, il sogno di coniugare un breve racconto privato con la sconfinata geografia umana”.
Sono una boccata d’aria i racconti che compongono Datemi un vestito, antologia che raccoglie brevi storie scritte da Roberta Giacometti nel corso di vari anni. Anni in cui non c’era ancora il cellulare o l’iPad e la nostra misura economica erano le lire. Da qui il sottotitolo Racconti vintage.
Brevi pennellate di vita, ritratti abbozzati di persone comuni che hanno l’intensità del vissuto reale, che raccontano con ironia la realtà quotidiana fatta di aneddoti semplici ma che – come la saggezza popolare – insegnano molto.
Suscitano un sorriso per lo più, o una risatina amara, o imbarazzata. Ma poi, pensandoci un po’ su, scavando fra le righe, si legge anche molto altro in queste storie di quotidiana
umanità. Si legge di coloro per cui la vita è una fatica o una sfida, di chi si lascia vincere e di chi invece non si arrende, di chi come unica arma ha la leggerezza e chi si armerebbe ogni giorno contro il mondo intero.
Una scrittura diretta, asciutta e senza fronzoli: storie ironiche, tristi, buffe, amare, e anche sensuali, intime, licenziose. Perchè la vita è fatta di tutto questo.
E Roberta Giacometti, con leggerezza e semplicità, ce lo ricorda.