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Calano i lettori, cresce il fatturato. L’Italia dei libri nel rapporto Aie 2016

Cresce il mercato del libro in Italia nel 2016, segnando complessivamente (libri di carta, ebook e audiolibri) un +2,3%, raggiungendo così quota 1.283 milioni di euro riferiti al settore varia nei canali trade (librerie, librerie on line e GDO). È questo il principale dato di sintesi dell’analisi dell’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE) sul mercato del libro 2016 che è stata presentata da Giovanni Peresson il 27 gennaio, nella giornata conclusiva del XXXIV Seminario di Perfezionamento della Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri a Venezia.

Se 2,5 miliardi di euro vi sembrano pochi. L’italia dei libri nel rapporto 2016 dell’Aie

Come di consueto, l’ufficio studi dell’Aie – l’associazione di categoria degli editori, ha trasmesso le analisi di mercato riferito all’intero 2015 e al primo semestre 2016. La relazione è assai confortante e mostra una – sia pur modesta – ripresa in fatto di consumi librari e di crescita in numero dei lettori. A beneficio dei lettori ne diamo informazione con un assaggio lasciando a quanti lo desiderano di scaricare il rapporto qui.

Il mercato del libro italiano torna ufficialmente a crescere dopo quattro anni di crisi. Lo dicono i numeri, e non solo quelli del fatturato. Il settore si lascia alle spalle il più lungo periodo di flessione – di vendite e lettori – che la filiera italiana del libro abbia avuto dal dopoguerra in poi. Il trend è oggi definitivamente positivo, come confermano tanto il 2015, quanto il primo semestre del 2016.

La libreria Controvento di Telese Terme è la migliore libreria per ragazzi d’Italia

Abbiamo festeggiato nei giorni scorsi l’edizione 2016 del Premio Andersen, che ogni anno riconosce i migliori esponenti di quella parte dell’editoria che si dedica ai più piccoli, passando dagli autori agli illustratori, dalle collane alle iniziative di promozione della lettura. In quest’ultimo ambito è nato un premio speciale, il Premio Denti, che segnala ogni anno una libreria particolarmente meritevole, per due motivi: sottolineare l’importanza di questi luoghi per il presente e il futuro culturale del Paese e ricordare Gianna Vitali e Roberto Denti, storici fondatori della Libreria dei Ragazzi di Milano, vera e propria capostipite di questi luoghi che, per molti bambini, sono il primo punto d’incontro coi libri.

I libri in spiaggia.

L’obiettivo è quello di favorire la lettura anche sotto il solleone, utilizzando i cosiddetti libri “dormienti” nelle case degli italiani. (fonte: Libreriedaspiaggia.it)

Dopo il successo riscontrato nel 2012 e 2013, la FIBA Confesercenti ha deciso estendere il progetto a tutti gli stabilimenti iscritti al sindacato balneari. L’obiettivo per l’estate 2014 è quello creare “La rete delle Librerie da Spiaggia”, realizzando almeno 200 librerie in 200 strutture turistiche (stabilimenti balneari, lidi, chalet, alberghi ecc. ) dei Comuni Costieri Italiani. E per questa edizione arriva l’app gratuita Cityteller che permette di scovare le Librerie nelle vicinanze direttamente da smartphone o tablet. >>

Un ebook dalla parte dei librai

L’emblematica vicenda dei librai della Edison: un modello di difesa della cultura e del lavoro

Il 29 novembre 2012 è stata chiusa la libreria Edison di Piazza della Repubblica di Firenze, dopo diciotto anni di attività fatta di eventi pubblici, di presentazioni di libri e dibattiti, di sale gremite di curiosi e interessati. Un posto che “oggi non se ne fanno più”, direbbe qualcuno, “un presidio di bellezza” ha dichiarato il sindaco di Firenze Matteo Renzi.

La libreria e il suo futuro

La libreria non sarà più solo un luogo dove entrare per acquistare un libro da leggere a casa, ma un punto di incontro, un luogo di aggregazione a forte accento culturale, caratterizzata da un assortimento accuratamente selezionato, in spazi ampi e confortevoli in cui sono presenti caffetterie, con una attività culturale permanente destinata alla promozione della lettura e una proposta on-line sempre più ricca.

Quando un libro è noioso

A chi non è successo di trovarsi tra le mani un libro insopportabilmente noioso? Ma spesso, quando succede, il lettore comune si sente inadeguato, magari imputando alla propria impreparazione la difficoltà di digerire quelli che genericamente chiamiamo mattoni. Tutto questo accade anche ai professionisti della scrittura?

Sembra impossibile ma da quando c’è la tv si leggono più libri

Intervista a Donald Sassoon di Filippo Maria Battaglia

Cultura? “Una parola strana e insidiosa”. “Al singolare, ha un significato ben diverso dalla sua accezione al plurale”. Nel primo caso “è assolutista”, nel secondo “relativista”. “‘Denota cioè una serie di valori, ma anche di consuetudini: il cibo che mangiamo, gli abiti che indossiamo, l’uso del tempo libero, i rituali che osserviamo, le tradizioni che abbracciamo o inventiamo e le idee che seguiamo. In questo caso la cultura, per usare un’espressione corrente, è uno stile di vita”. Parola dello storico Donald Sassoon, professore di storia europea comparata al Queen Mary College di Londra e autore, da ultimo, di un monumentale saggio su La cultura degli europei dal 1800 a oggi.