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Leggere Tranströmer

Il momento migliore per leggere Tranströmer è di notte quando il silenzio è armonioso e al tempo stesso stonato.
Per leggerlo è necessario arrendersi all’inverosimile, alzarsi dal letto e ascoltare i rumori minimi della nostra casa o del vento che soffia all’esterno. Chi lo legge lo fa come se fosse un segreto personale.
Tranströmer è un maestro di solitudine che abita in un silenzioso e armonico recinto.

E’ sabato mi hai lasciato e sono bellissimo

Ema ha quasi vent’anni, è da qualche giorno che ha finito la maturità, ma non ha la minima idea di cosa farà da grande perché “per cominciare il futuro” c’è sempre tempo.
Si crede Paul Newman o “al limite anche Humphrey Bogart” e ha tutta l’estate davanti per sentirsi bruciare dal sole e vivere intensamente nel suo piccolo grande mondo fatto di partite a biliardo, croissant caldi, asciugamani stesi sulla spiaggia, poesie di Baudelaire e donne dalle gambe lunghissime…

Voci dalla luna

Richie Stowe ha dodici anni e soffre molto per il divorzio dei suoi genitori. Cerca di dare un senso a quest’evento e alle sue conseguenze, ma è dura accettarlo.
Pensa a quanto era difficile quando assisteva alle litigate dei suoi e li vedeva uno di fronte all’altro, le braccia piegate sui fianchi, i pugni serrati. Li osservava spesso mentre gridavano e sembravano sul punto di colpirsi, ma poi il colpo non partiva mai.

Ragazzi perduti del Sudan

Nel corso della guerra civile in Sudan, Valentino Achak Deng viene separato a forza dalla famiglia quando una milizia araba distrugge il suo villaggio. Si unisce ai cosiddetti ragazzi perduti e con loro cammina per settimane attraverso il deserto, sotto le bombe delle forze militari governative, per sfuggire alla violenza della guerra.
Soffrirà la fame e la sete, mangerà frutti mai visti, erbe, foglie, carcasse di animali oppure nulla per giorni interi. Scavalcherà mine divenendo preda di bestie feroci e uomini assetati di sangue.

Il viaggiatore incantato

Il viaggiatore incantato di Nikolaj Semënovič Leskov (Gorohovo, 16 febbraio 1831 – San Pietroburgo, 5 marzo 1895) è una girandola di avventure e sventure improbabili raccontate dal protagonista a un pubblico che viaggia su un battello sul lago Ladoga.
Leskov è uno dei maestri del racconto breve nella letteratura russa e ha scritto un prodigioso numero di racconti in una grande varietà di generi.

Una scrittura brillantemente visiva

Ho letto questo libro nell’arco di diversi mesi e spesso ne rileggo qualche passo per assaporarne l’intensità luminosa con cui si evocano persone incontrate, luoghi visitati, cose viste e atmosfere.
Gli emigrati è un libro che sfida i generi, ma anche le stesse categorie di narrativa e saggistica.
La scrittura di WG Sebald è brillantemente visiva. Ciò che colpisce è la sua capacità di trasmettere non solo il dettaglio che colpisce i sensi, ma le sfumature emotive di ciascuno di questi momenti.

Un classico strano e meraviglioso

Melville ha dimostrato di essere un genio con opere come Moby Dick, Billy Bud, e Bartleby.
Moby Dick è un capolavoro della letteratura americana e viene tuttora considerato uno dei più grandi romanzi di tutti i tempi, ma può indubbiamente essere una lettura difficile.
Un romanzo definito un poema epico, una tragedia, un documentario sulla vita a bordo di una baleniera del diciannovesimo secolo, un saggio sulla caccia alle balene, una curiosità non classificabile, una potente allegoria sugli archetipi del bene e del male, ma anche un’autobiografia spirituale.

Tutto il grande dramma umano

Elizabeth Strout fa parte di una generazione di scrittori americani che, per fortuna, continuano a scrivere coinvolgente e appassionante letteratura.
Olive Kitteridge è stato definito “un romanzo di racconti” perché ognuno dei tredici racconti che lo compone è indipendente rispetto all’altro (la sua struttura è insolita, ma il messaggio è penetrante).
Leggetene uno a caso e avrete una fotografia istantanea della vita costiera del New England nei dettagli attraverso un particolare e ricercato gioco di luci e ombre (combinato con sentimento struggente e poetico).

Effetti collaterali dell’amore quando finisce

Rema arriva a casa, ma suo marito, Leo Liebenstein (uno psichiatra newyorchese) è convinto che quella donna non sia sua moglie. Fisicamente è identica in tutto e per tutto alla donna che ha sposato, ma Leo dentro sente che la sua Rema non è lei.
Leo non si lascia ingannare e risponde alle domande della donna chiedendosi al tempo stesso dove sia veramente finita Rema (per lui quella donna è un simulacro, un surrogato di Rema). Mentre i sospetti si fanno sempre più ossessivi, comincia a spiarla alla ricerca di un qualsiasi indizio che possa smascherarla e aiutarlo a scoprire dove in realtà si trova la sua vera moglie.