Mostra: 1 - 9 di 154 RISULTATI

Gaza. L’altro olocausto

gaza

L’Olocausto è l’esempio per eccellenza della malvagità umana per i popoli occidentali. Nel resto del mondo, soprattutto nel Sud, l’atrocità dell’Olocausto – il genocidio – ha avuto una prossimità temporale e spaziale più vicina. Il colonialismo in Africa, le guerre distruttive in Asia e, più recentemente, il genocidio in Medio Oriente, ha plasmato la vita di miliardi di persone. Gaza, è il punto di caduta di questo dramma. L’altro olocausto, per chiamarlo con il titolo del nuovo libro di Gianfranco Longo.

Capossele, Nel caso non mi riconoscessi. part. copertina

Nel caso non mi riconoscessi

Dalla recensione di Silvia Belcastro: “Il romanzo entra senza allusioni nella stanza umana della violenza e del sadismo essenziale, e li declina in pochi tratti, tanto nel privato quanto nella politica. Sa racchiudere tutta una vita umana e tutta la Storia intorno nell’attimo di una morte qualunque, in pagine di vertiginosa prosa poetica. Si avvicina all’animo umano fino a mostrarci ferite aperte, ma ci permette soltanto di spiare, come bambini, l’ombra fresca della casa delle farfalle bianche. Lì, la sua mano ci frena sull’uscio”.

folla

Confini di Classe

La cittadinanza non è più una conquista universale, ma uno strumento di esclusione. Lea Ypi smaschera le narrazioni identitarie e rivendica la giustizia di classe come bussola per ripensare la democrazia. Che cos’è la cittadinanza oggi? E in che modo la sinistra ha smarrito la propria bussola, accettando il dilemma tra giustizia sociale e immigrazione come un dato di realtà, e non come il frutto di rapporti di potere? Loretta Severino per il nuovo libro di Lea Ypi nella Reading Room

folla

La storia dei neri americani non può essere cancellata

La morte di George Floyd, giusto cinque anni fa, mosse moltissime manifestazioni di protesta sotto l’egida dell’acronimo BLM – Black Lives Matter, non solo in USA. Il tentativo di distogliere il dibattito pubblico dalla marginalità progressiva dei neri da parte della nuova amministrazione non è un caso; è, invece, un impegno preciso che preme anche i programmi delle istituzioni e quelli di studio nelle scuole.
Continua l’indagine di Michele Genchi sulla società americana e una bibliografia in coda a cura del PEN club.

ghirlanda brillante. marco crestani, tre

Un’eterna ghirlanda brillante

Un caleidoscopio intellettuale apparentemente disordinato, il nuovo libro di Marco Crestani, che mette insieme solo in apparenza concetti ed elementi assai eterogenei tra loro e che trovano, invece, sostanza e filo logico che li accomuna: una eterna ghirlanda brillante per citare il famoso libro di Douglas Hofstadter. Michele Genchi per la Reading room.

particolare della copertina

I romanzi furbi e quelli che non lo sono

Non molto tempo fa, rispondendo alla richiesta di consigli di lettura della nostra amica Paola Manduca, abbiamo finito inevitabilmente a parlare di letteratura. Non facciamo i critici letterari per mestiere, intendiamoci; siamo solo un gruppo molto eterogeneo di persone che condividono da diverso tempo una grande passione per i libri, motivo sufficiente per scambiarci alcune esperienze di lettura. Talvolta queste esperienze diventano cosa scritta per i lettori di queste pagine.
Di quel breve scambio di messaggi, mi è rimasta impressa una fulminante considerazione di Paola a proposito di quelli che lei definisce libri furbi. .

folla

La Turchia: cattiva maestra per l’Europa

Se il nazionalismo è un monito della deriva della democrazia, il dibattito pubblico, in specie quello italiano e europeo, non sembra badare ai pericolosi segnali che emergono sia nel vecchio continente che dalla Turchia. I recenti arresti di massa degli oppositori, il sindaco di Istanbul per primo, è solo l’ultimo esempio delle consegunze. Michele Genchi per il libro di Ece Temelkuran, Come sfasciare un Paese.

folla

Come contribuire al declino della democrazia

ndr. A un anno esatto dalla pubblicazione riproponiamo l’articolo di Michele assai aderente con gli eventi delle ultime settimane.

Usa e Italia hanno in comune molto più di quanto non si creda. Molta parte della profonda crisi di idee della politica, che sta segnando il periodo di entrambi i paesi, sta nella incapacità di formare una classe drigente all’altezza del compito. La ritirata strategica degli elettori non deve essere confusa come una delega in bianco ai detentori del potere legislativo; piutttosto il segnale di una malattia che sta compromettendo l’idea stessa di demos. La riflessione di Michele Genchi in occasione dell’analisi di Jacob Grumbach, “Laboratori contro la democrazia”: un libro che andrebbe tradotto domani.