La storia la fanno le donne; la nostra discaia l’ha detto molte volte (tanto da farne una rubrica nella rubrica). Il settimo appuntamento di giro, a dirla con il suo modo, è dedicato a un album che ha fatto epoca: Sophisticated lady. Loro sono le Marvelletes; tradotto: le Meravigliose. Il che è vero ancora oggi.
Podcast è la rubrica Libri & Musica curata da Francesca Schirone. Un viaggio intimo tra i suoi libri e i suoi dischi. Non solo da leggere quindi, ma anche da ascoltare.redazione@bookavenue.it
Podcast
Podcast Unplugged. Cinque consigli per i vostri regali di Natale.
Negli anni dal 1960 al 1965 nel mondo del Jazz c’erano già state delle rivoluzioni tali da rimanere attoniti. Come schegge impazzite da un proiettile che si disintegra in mille direzioni divergenti erano schizzati via il free jazz, il post-bop, il modale, la third stream e tanto altro aprendo un ventaglio di opzioni, possibilità, eventualità, occasioni. Era l’ultima età dell’oro nel Jazz, un’irripetibile epopea durata lo spazio di un lustro, forse due, in un deflagrare di talenti, geni e cialtroni.
E, dunque, sono questi gli eroi della breve lista della spesa che vi offro. Badate bene: quale che sia la vostra scelta sarà una buona scelta. Buone Feste
Podcast. La storia la fanno le donne parte 6: Gladys Knight
È stata una delle maggiori esponenti della soul music della Motown tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70 e forza trainante di un gruppo musicale famigliare, non inteso come popolare ma nel vero senso della parola: i componenti erano tutti imparentati tra loro e il gruppo di Atlanta era quello dei…… Gladys Knight and the Pip’s.
L’imperatrice dell’R&B è l’oggetto di giro di Francy Schirone.
Podcast. La signora canta il Blues. Billie Holiday
Non solo ci ha affascinato con la sua voce, ma Billie Holiday ha anche vissuto una vita affascinante piena di incredibili alti e bassi.
È riuscita a sopravvivere a un’infanzia difficile e prima di trovare la fama come cantante,ha fatto di tutto per sopravvivere, incluso la prostituta.
È diventata una delle grandi star del jazz, forse la più grande in assoluto, esibendosi con artisti del calibro di Count Basie e Artie Shaw.
Francy Schirone nel suo articolo più lungo e più sentito.
Tony Bennett, l’ultimo Crooner d’America
Tony Bennett era nato a New York il 3 agosto 1926 da una famiglia di origini italiane: Anthony Benedetto (il suo vero nome) era uno dei tre figli di John Benedetto – un negoziante che nel 1906 era emigrato negli Stati Uniti da Podàrgoni, vicino a Reggio Calabria – e di Anna Suraci, una sarta che era nata negli Stati Uniti subito dopo l’emigrazione dei suoi genitori, anch’essi reggini, avvenuta nel 1899.
Il ricordo fuori dal coro della nostra discaia di Tony Bennett
Podcast.La storia la fanno le donne parte 5: Doris Troy
L’hanno chiamata per tutta la vita con il vezzeggiativo “Mama Soul” e non per caso. Doris Troy aveva “anche” un nome vero: Doris Elaine Higginsen. …
Podcast Unplugged. Fenton Robinson, Somebody Loan me a Dime
Pochi ricordano il suo nome, dove e cosa ha suonato. Eppure è tra i nomi tutelari del blues al pari con i più celebrati Elmore James,Buddy Gay fino a Muddy Waters e tra i fondadori della scuola del “Chigago elettric blues”. Lui è Fenton Robison e qui si parla di uno dei suoi album più celebrati: “Somebody loan me a dime”, “Qualcuno mi presti un cenntesimo”.
Manca da molti anni ormai ma alcuni non l’hanno dimenticato. Francy Schirone, compresa.
Le molte vite di Wayne Shorter
Sia che abbia ridefinito il jazz acustico moderno con Miles Davis e nei suoi gruppi, sia che abbia incrociato i Weather Report e Joni Mitchell, il sassofonista e compositore è rimasto un intrepido e insaziabile esploratore musicale. Il ricordo personale e della musica di Wayne Shorter della nostra beniamina Francy Schirone.
Podcast Unplugged. Miles Davis, Tutu
Questa serie o sottosezione di Podcast che chiamo Unplugged, si dedica, come già più volte ricordato, alla segnalazione dei singoli dischi che maggiormente mi hanno formata e che continuano ad influenzare la mia appartenenza di ascoltatrice di “genere”. L’intento è quello di invitarvi all’ascolto, null’altro.