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Marie Curie, una vita

Nella Polonia dei secolo XIX il nome Maria era strettamente legato, almeno quanto la religione cattolica, alla causa nazionale. Gli uomini dell’antica cavalleria polacca, che a giudicare dal piumaggio che ne ornava le uniformi, parevano doversi librare in volo da un momento all’altro, portavano sulla corazza un medaglione con l’effigie della Vergine. Si diceva inoltre che Maria in persona, la Vergine Nera di Czestochowa, fosse intervenuta in soccorso della Polonia nel 1655, respingendo gli invasori svedesi: apparve sulla cima dei bastioni, incarnazione dell’icona dal volto nero a cui veniva tributata tanta venerazione, «avvolta in un manto rilucente ( … ) caricando il cannone e respingendo i proiettili nella direzione da cui provenivano». Così, sebbene Wladystaw Sidodowski non fosse credente, fu del tutto naturale per lui e per la moglie Bronistawa, donna dalla quieta religiosità, scegliere il nome Maria Salomea per la loro quinta e ultima figlia. Per gli Sklodowski, entrambi zelanti patrioti, Maria non era semplicemente la Santa Vergine ma, come osservava lo stesso Wladystaw, ella era «la patrona ( … ) della nostra terra»…

Garden

Le saghe vampiresche, che dopo i maghi hanno preso il sopravvento, fanno bella mostra di sé sugli scaffali di molte librerie. Spaziare tra la varietà dell’offerta di lettura è spesso sorprendente e i nostri ragazzi hanno recentemente scelto nuove correnti, come il genere distopico, e il successo della trilogia Hunger Games di Suzanne Collins lo dimostra. Non a caso Garden è presentato in libreria come un “Hunger Games italiano”. La citazione dimostra che questa è una nuova scia di successo che fa proseliti.  Il paragone tra le due storie è inevitabile per chi ha letto la trilogia della Collins e presentano indubbie similitudini, va concesso però che alcune rientrano nelle caratteristiche di questo genere letterario.

Garden non ne è quindi un clone.

 

Il bilancio amaro della vendita dei libri in Italia. Parte 2

Anche BookAvenue, non senza sorpresa, aveva riportato qualche giorno fa le dichiarazioni di Gian Arturo Ferrari, decano dell’editoria italiana. Dichiarazione che, secondo BookAvenue, non hanno mai avuto il sapore di essere polemiche verso qualcuno, semmai registravano la presa d’atto di uno stato dell’arte piuttosto sconsolante. Le repliche, un po’ strumentali (sempre secondo noi) dalla comunità dei libri, non si sono fatte attendere.

Il mondo del libro sta parecchio male. E anche Gian Arturo Ferrari non se la passa tanto bene. Ha detto che l’Italia dell’editoria non conta più nulla, e i suoi «colleghi» lo stanno massacrando a colpi di editoriali, interviste, appelli…

L’Italia non è Paese per esordienti?

Nel nostro Paese c’è spazio per la letteratura d’esordio? E a quali condizioni?  Cosa puo’ fare un giovane scrittore per emergere dall’oblio? Interveniamo nel dibattito con Carla Casazza, non a caso, responsabile della rubrica First Circle del nostro sito.

Due articoli usciti la scorsa settimana – uno a firma di Andrea Bajani pubblicato su La Repubblica, il secondo in risposta al primo di Angelo Ferracuti su Il Manifesto – esprimevano con diversa veemenza e sfumature più o meno intense di amarezza il medesimo concetto: autori esordienti, lasciate perdere e cercatevi un’altra occupazione.>>

Domani è un altro giorno di Caterina Ferraresi

Caterina è giunta alla soglia della cinquantina conducendo una vita noiosetta e banale. Ma quando il marito, con il quale il rapporto si è assai intiepidito, le annuncia che si è innamorato di un’altra donna e che intende andarci a vivere insieme, le crolla ugualmente il mondo addosso. E improvvisamente si accorge di quanto è grigia la sua esistenza tra le traduzioni part-time dall’olandese per una ditta di tulipani, la figlia studentessa universitaria che ha poco tempo e scarse attenzioni per la madre, e un gatto un po’ stranito.

Podcast. Storia minima del Soul vol. 2: Otis Redding

Chissà perché capita, ad ognuno di noi, sentire quella tipica stretta al cuore ogni volta che ci mettiamo all’ascolto delle prime note di I’ve Been Loving You Too Long. Come sarebbe senza? Del resto, Otis Redding è stato il cantante soul più influente degli anni 60, forse il più grande, il più importante. Mio padre lo ascoltava, mia madre lo ascoltava, e tutta quella generazione che ha messo al mondo la mia, l’ascoltavano. La sua voce dall’anima profonda, gli arrangiamenti della sua musica, il professionista che ha fatto “aggiornare” l’R&B nell’anima moderna che ora ascoltiamo.

I libri si liberano. Oggi è il Social Book Day

Oggi Giovedì 17 ottobre si tiene la prima giornata dedicata ai libri ideata da Libreriamo e che coinvolge tutte le pagine social ed i diversi canali digitali dedicati alla lettura

Un invito alla lettura globale, che parte dalle pagine e le community dedicate ai libri per poi coinvolgere tutti. Nell’era dei social network arriva il 17 ottobre Social Book Day, la giornata dedicata ai libri nel corso della quale i nuovi canali digitali possono permettere di sostenere un fine sociale molto importante: leggere di più.

Italo Calvino e i sentieri della scrittura

Bookavenue festeggia il 90mo compleanno di Italo Calvino con l’articolo di Antonio Capitano. Al grande autore, proprio per l’occasione, sono dedicate diverse manifestazioni nel nostro Paese.

La vita di una persona consiste in un insieme di avvenimenti di cui lìultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l’insieme. Italo Calvino questi giorni avrebbe compiuto 90 anni. Un Gigante della letteratura, che ancora attira l’attenzione sul significato delle sue parole che riescono sempre ad andare oltre.