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La crisi di vendite dei libri. Fine di un anno disastroso

Uno su due non legge e quelli che leggono vanno in libreria sempre meno. Oltre al calo delle vendite, che ha portato molte librerie, soprattutto indipendenti, alla chiusura, si registra un costante calo di presenze dei lettori e di frequenza di visita nelle librerie. In breve: sono sempre meno le persone che entrano in negozio. Di questo fenomeno sono le librerie indipendenti a pagare il prezzo più alto (-4.15%) mentre quelle di catena soffrono meno (più o meno il -2%). >>

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Mohsin Hamid, Il fondamentalista riluttante

{jcomments off}foto autoreMa continuai a guardare e mi resi conto che non era una finzione ma una notizia. Vidi crollare prima una e poi l’altra delle torri gemelle del World Trade Center di New York. E allora sorrisi. Sì, per quanto possa apparire deprecabile, la mia prima reazione fu di notevole compiacimento
L’11 Settembre tra le altre cose ha ridefinito lo scenario delle nostre librerie, in cui per orientarsi verso i quattro punti cardinali tra titoli e copertine, non si utilizzano più gli schemi delle tensioni e delle contraddizioni di un mondo bipolare, ma nuovi titoli, nuove immagini, e nuovi fenomeni politici, religiosi e culturali.

Una pagina memorabile di televisione

Terminata la serata si fanno i conti con l’audience e con tutto il resto. Cento minuti volati via per magia… per miracolo. Non mancheranno i critici, per ragione o per preconcetto. C’è chi è critico per forza, chi per servizio, chi per arruolamento, chi per sport, chi per partito (vedi Fico) preso. Chi, pure, non ha gradito i quattro “aiutanti” da citati da Benigni. Per i librai in ascolto, eccoli: il poeta Franco Marcoaldi, la Bibbia del Mulino, la giornalista e saggista Silvia Giacomoni con la Bibbia edita da Salani e la storia di Mosè; il pastore valdese Paolo Ricca; la Bibbia cur. CEI. Ma i Comandamenti sono di tutti, non di qualcuno.>>

Louise Amour

Giovane teologo si rinchiude nelle pagine che narrano vite di santi finché arriva una donna a portarlo di peso nella vita umana. Sembra poco, ma c’è dentro, appunto, la vita con le sue essenze inafferrabili, con i suoi strattoni, gli scossoni, gli strappi dolorosi.

Longbourn House

“Si ritrovarono faccia a faccia. Lei aveva gli occhi spalancati e la bocca semiaperta; lui i capelli tutti scompigliati. Il letame denso e puzzolente della stalla fumava nella carriola in mezzo a loro nella fredda aria autunnale.”

La storia tra Sarah, cameriera di casa Bennet (proprio i famosi Bennet di Orgoglio e pregiudizio) e il loro nuovo valletto inizia così. Un esordio ben diverso dalle eleganti scaramucce tra Darcy ed Elizabeth.  Il loro incontro fumante di concime fresco toglie ogni dubbio al lettore: qui si parla di vita vera, di quella realtà cruda e concreta, ma non per questo priva di una sua poetica malinconia.