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Tutto quello che avreste voluto sapere su Alice Munro e non avete mai osato chiedere

Qualche tempo fa, in una conversazione telefonica con il mio amico Marco Crestani, avevamo diffusamente e amorevolmente parlato “della” Munro. L’occasione era l’annuncio di Einaudi della pubblicazione di un inedito, disponibile in libreria, con il titolo: “La danza delle ombre felici”. Le nostre parole (e il relativo costo della lunga telefonata) furono portatori, in tutta evidenza, dei buoni auspici sperati, a vedere come poi sono andate le cose… (con un carico da Nobel!) Ma chi è Alice Munro e che cosa scrive è un lavoro che andava fatto a beneficio dei lettori di Bookavenue. Ben lontani dal decidere di essere altro (quello del critico, non è il mio e nostro mestiere qui), ho voluto fare ricerca per capire – io per primo – chi è  e cosa ha scritto il premio Nobel. 
Avvertenza: ci vogliono circa 15 minuti per leggere tutto quello che segue. Decidete prima se volete procedere sapendo che, facendolo, dareste enorme soddisfazione ad un onesto, serio e accurato lavoro di redazione. La signorina Paola Manduca, sono certo, sarà felice che me ne sia occupato.

Tra giallo e ricostruzione storica la vicenda di Vittorio Meano

Vittorio Meano era un architetto piemontese vissuto tra la fine dell’800 e i primi del ‘900, sconosciuto in Italia, ma che – emigrato in Argentina – progettò a Buenos Aires il Palazzo del Congresso e il Teatro Colón – celebre per la sua acustica perfetta – e il Palazzo legislativo di Montevideo.
Una figura interessante per il contributo che i suoi edifici diedero all’architettura di quegli anni, ma anche avvolta nel mistero, poiché morì assassinato al culmine della carriera a 44 anni.

Quattro ragazzi per due papà

“…Eli non riuscì a non farsi prendere almeno un po’ dall’entusiamo. L’inverno prima avevano costruito una pista di ghiaccio in giardino, montando un recinto di legno e utilizzando un telone di plastica che poi avevano riempito d’acqua. Eli non era un granchè ad hockey – non ci teneva proprio a farsi spintonare contro il recinto – ma gli piaceva l’idea di tutto il contorno: la cioccolata calda, fare il fuoco come in campeggio e così via. Abbandonò i fogli in un mucchio disordinato. Si infilò gli stivali ancora umidicci e andò a cercare i guanti….”

Podcast. L’uomo che visse due volte. Ray Charles

fotoCos’altro dire di questo straordinario testimone del secolo? Quali parole usare per raccontare la sua indimenticabile voce, il suo enorme talento, la sua monumentale reputazione di artista? Poco. Davvero molto poco. Su Ray Charles molti, meglio di me, hanno saputo raccontare di come abbia aperto la strada alla musica “soul”, nata sperimentando la fusione dei generi Rhythm & blues, gospel, e blues. Le sue registrazioni sono tutte, e dico tutte, magnifiche e sempre caratterizzate dalle sue grida e urlate che hanno pervaso la cultura musicale di tutto il mondo.

A chi spetta una buona vita?

Perché dobbiamo aspettare l’ennesima tragica onda per fare in modo che l’Europa prima, e l’Onu poi, sollecitino i paesi  ad aprire le loro frontiere agli immigrati apolidi?

Nelle ultime settimane, siamo stati “sollecitati” – mi si scusi l’uso grottesco del termine – dalle immagini di Aylan Kurdi, il bimbo di tre anni trovato morto sulla spiaggia in Turchia, causa la quale, il mondo  è stato svegliato e scosso dal dolore di suo padre che ha perduto, in un sol colpo, la moglie e i fratelli del piccolo. La tragica fine di una famiglia scappata dalla morte in patria per trovarne un altra in mare.

Podcast. Charles Hammond jr. Piccoli maghi crescono

Chi ha seguito la causa di Urban Suite, il mio programma radiofonico preferito, non saranno passate inosservate le ballad un giovane cantante del midwest americano, al secolo Charles Hammond, da Chicago. Che dire di questo bel giovane mago? Fin dall’infanzia, ha sempre saputo che la musica avrebbe avuto un ruolo fondamentale nella sua vita. A causa di questa consapevolezza unitamente ad un duro lavoro di studio e pratica musicale condita da una buona perseveranza e soprattutto dalla Fede, gli sono state offerte diverse opportunità professionali; una lista che continua evidentemente a crescere: il suo cv parla da solo. Ha lavorato come vocalist in diversi progetti musicali con artisti di fama di genere hip pop e jazz ma anche “battuto” molti locali del midwest.

Gesù, come un romanzo

La più grande storia di tutti i tempi, forse la più nota. Ha senso raccontarla ancora? Sì, se a farlo è Marie-Aude Murail, autrice che ha pubblicato più di cento opere tra racconti, testi teatrali, romanzi di generi diversi (avventura, poliziesco, fantastico…) sia per adulti che per ragazzi, ottenendo i più importanti premi internazionali. Con quest’opera la Murail vinse nel 1998 il Prix Jeunesse du Syndicat des libraires de littérature religieuse >>

Fiera del Libro di Francoforte per principianti

Il mondo ha bisogno di dialogo e albi da colorare. Ma il libro italiano è più vivo che mai.

Tutto comincia sull’aereo. C’è un frusciare di pagine e cataloghi, libri che vengono sfilati dai trolley e penne che fanno click. Le mie antenne captano la presenza di librari, giornalisti, scrittori, editori. Al mio fianco siede un signore che legge articoli di letteratura: dopo pochi minuti stiamo già chiacchierando e quando scendo dall’aereo ho i numeri di telefono e le dritte necessarie per affrontare la fiera. Ci salutiamo senza rivelare i nostri nomi, come due lettori eversivi in Farenheit 451, tacitamente uniti nel progetto di salvare il libro dal fuoco.