Ti sembrerà banale che si continui a usare il plurale con te, ma c’entra poco questo libro con la tua specularità o se preferisci doppiezza. …
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Toro, luglio 2010
Una spiccata sensibilità ti rende quasi animista in questo caldo – bollente – mese di luglio. Tendi sovente a commuoverti per qualunque cosa perché tutto …
Ariete, luglio 2010
Ariete Stai somatizzando troppo. Tutti i piccoli accidenti che afferiscono alla sfera della salute non hanno a che fare con sbalzi di temperatura o con …
468 pagine per un falso pulp allo squacquarone
Chiedo scusa se la recensione del libro in questione non vi arriva dritto sulle scrivanie allo scoccare del mese, ma vorrei vedere voi alle prese con 468 (quattrocentosessantotto) pagine del nuovo romanzo di Isabella Santacroce. Romanzo che non coincide col suo libro più brutto, ma si tratta senza ombra di dubbio del più inutilmente lungo che sia stato mai scritto. Ho sempre trovato squallido ragionare coi libri in termini di mole, ho sempre condannato chi dichiarava di avere problemi di numeri di pagine, ma un conto sono I Fratelli Karamazov e un altro è Lulù Delacroix.
A chi conviene la legge sul libro
Caro Direttore,
nei prossimi giorni verrà portata alla Camera la nuova legge che disciplinerà il prezzo del libro, ovvero che regolamenterà gli sconti. Siamo sicuri che ben pochi italiani, tediati dalle ricorrenti denunce sullo sconsolante panorama della lettura nel nostro Paese, avrebbero pensato che bastasse regolamentare uno sconto per risolvere tutti i problemi. Invece il legislatore esordisce così: “La presente legge ha per oggetto la disciplina del prezzo dei libri. Tale disciplina mira a contribuire allo sviluppo del settore librario, al sostegno della creatività letteraria, alla promozione del libro e della lettura, alla diffusione della cultura, alla tutela del pluralismo dell’informazione.” E dire che sono dieci anni che rincorriamo una legge civile sul libro, e per tutto questo tempo abbiamo avuto la soluzione sotto gli occhi. Già, peccato che a nostro avviso questo cappello introduttivo sia falso, e la legge vada nella direzione contraria a quanto proclama di voler ottenere.
Marrakech Express. Puntata 3
Diari di Bordo.
Marrakech Express, di Valeria Merlini
La Valeria, con l’articolo messo d’avanti come si dice a Milano, si diverte in Marocco.
Nella terza parte del suo viaggio ci racconta dell’avventura in mongolfiera. Non è roba di tutti i giorni, no? Inutile che fate gli schizzinosi, Provate voi ad andarci!
Adamsberg è ancora con noi
Grégoire sui pattini, Vincent in sella alla sua moto: due ladruncoli delle banlieue, convinti di aver messo a segno il colpo della vita, per poi finire risucchiati in un guaio ben più grande di loro. Una sacca rubata a un vecchio apparentemente inoffensivo, si rivela uno scrigno di Pandora, pieno di soldi, ma anche di oggetti sinistri.
Una ragnatela fatta di sogno
“La casa del sonno” di Jonathan Coe è una storia con dei colpi di scena sorprendenti, un libro non immediatamente accessibile, spesso sconcertante, a volte commovente, in certi frangenti indecifrabile.
Coe scrive in modo affascinante (ferocemente intelligente, mi verrebbe da dire) tessendo una ragnatela fatta di sogno, realtà e incomprensioni che si snoda lentamente (e molto elegantemente), ma non è sempre facile da seguire.
Premio Strega: è Pennacchi.
Antonio Pennacchi è il vincitore della 64ma edizione del Premio Strega; il suo libro, Canale Mussolini edito da Mondadori, ha vinto di stretta misura sul romanzo di Silvia Avallone con Acciaio: 133 voti contro i 129 della giovane scrittrice venticinquenne.
Gli altri finalisti hanno concluso la manifestazione con un certo distacco dal duo di testa rispettivamente con 59 voti per Francesco Sorrentino, 38 per Matteo Nucci e 32, infine, per Lorenzo Pavolini.