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Bruno Contigiani. La felicità sul lavoro ha i suoi comandamenti.

Lavorare con lentezza è dedicato a tutti quelli che vanno al lavoro pensando di partecipare alla più grande avventura della loro vita anche quando il lavoro fa schifo… o quasi. Sono quelli che stanno cambiando il mondo. Dal basso. Anche se in pochi se ne accorgono. Sono quelli che non hanno abbandonato i loro sogni in un cassetto e non rinunciano a realizzarli, quasi un miracolo all’insegna dello sloworking. Essere ambiziosi e altruisti è una delle chiavi per arrivare alla realizzazione dei nostri piccoli e grandi progetti. Condividere le proprie scoperte con il mondo e fare del proprio stile di vita un nodo della rete da vivere in un continuo open source.

I gattopardi. L’attualità del capolavoro di Tomasi di Lampedusa

Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal gruppo di lettura degli Amici del Libro di Montichiari

“Poche ore dopo la mezzanotte del 23 luglio 1957, Tomasi di Lampedusa moriva nel sonno.
Solo un anno prima, quando il mortale destino era ancora ignoto alle righe de Il Gattopardo e alla consapevolezza del suo autore, il principe di Lampedusa andava scrivendo il romanzo che l’avrebbe reso eterno. Non c’è da stupirsi che il primo approccio con lo scritto sia fallimentare, poiché è da studenti che generalmente se ne conosce l’essenza, nel vincolo di un dovere che ruba la bellezza a una memorabile prosa, da qualcuno definita “d’arte”. Il fascino dell’opera si svela poi negli anni, quando scorrendo lo sguardo sopra una fila di vecchi libri, si torna a leggerlo. E Il Gattopardo, tanto per intenderci, «è uno di quei romanzi nei quali, anche quando la macchina del racconto sembra incepparsi o rallentare di ritmo, c’è sempre almeno un motore di riserva che funziona» (Geno Pampaloni)

Aher Arop Bol, Il ragazzo perduto.

Una fiaba sudanese narra di quattro animali – un leone, una iena, un serpente e un ghepardo – che un tempo dividevano una capanna in un piccolo villaggio. Vivevano in perfetta armonia, finché non decisero che avevano bisogno di regole per garantire un maggiore rispetto reciproco. Così fecero una riunione in cui si chiese a ciascuno di illustrare agli altri i propri desideri.
Il primo a parlare fu il serpente. «Sono lieto di informarvi che non ho problemi con nessuno» disse. «Ma dato che la comprensione tra noi è importante, vi dirò che l’unica cosa che odio è essere toccato, anche per sbaglio. Se qualcuno mi tocca, sarò in guerra con lui.»

Tiziano Terzani. Da bestseller a fatto sociale

Il nostro amico Àlen Loreti ha presentato con Angela Terzani a Faenza il 18 ottobre, l’uscita del secondo meridiano di Terzani. E’ stato un bellissimo evento che ha richiamato l’attenzione della stampa. Di seguito pubblichiamo l’intervista che Àlen ha rilasciato ad Andrea Palli per il Fatto Quotidiano.

Anche Tiziano Terzani ha i suoi “Meridiani”. La collana Mondadori che raccoglie le opere dei più grandi scrittori gli ha dedicato due volumi. L’imolese Àlen Loreti ha curato l’edizione con notevole rigore scientifico. Un ingente archivio di documenti, foto e corrispondenze è stato messo a sua disposizione dalla moglie di Terzani. “Sono stati due anni di lavoro intensi. Angela Terzani mi ha fornito moltissimo materiale da esaminare”, spiega Loreti, “ma la parte più impegnativa è stata sintetizzare la mole di appunti, lettere, diari, taccuini e concentrarli in 130 pagine che sono la prima vera cronologia organica della vita di Terzani. Saperla soddisfatta è per me il riconoscimento più grande”.

Il Mago di Oz

… Il mio più grande desiderio adesso,  – aggiunse la bambina – è quello di far ritorno nel Kansas, perché zia Emma crederà certamente che mi sia accaduta qualche disgrazia e vorrà vestirsi a lutto. Ma, a meno che il raccolto non sia stato migliore di quello dell’anno scorso, son sicura che zio Henry non potrà permetterle questa spesa.
Glinda si chinò a baciare il visetto proteso della bambina. – Benedetto il tuo buon cuore, cara! … (pag.147)

Quando si pensa al mago di Oz, ci viene subito alla mente la celebre pellicola in bianco e nero dove la voce di Judy Garland incanta platee di spettatori con il suo: ” Over the rainbow …” un colorato mondo sopra le nuvole dove volano uccelli blu, saettano stelle cadenti e i problemi si sciolgono come caramelle al limone …

 

L’inconfondibile tocco di Henry James

Poco prima di morire Henry James aveva iniziato a scrivere un volume di ricordi autobiografici raccolti con il titolo di un suo stesso racconto intitolato “The Middle Years”. Il libro doveva essere seguito da “Notes of a Son and Brother” e queste pagine sono tutto quello che rimane di un testo rimasto incompiuto.
“The Middle Years” di Henry James è stato pubblicato per la prima volta nella rivista Scribner nel 1893.
Mattioli 1885 l’ha stampato (con la traduzione di Cecilia Mutti) nella collana Experience Light col titolo di Autobiografia degli anni di mezzo e assieme a un saggio di Virginia Woolf (“Henry James: il vecchio mondo”).

Vango

vango… PARIGI, 1934
Quaranta uomini vestiti di bianco erano sdraiati sul pavè.
Sembrava di vedere un campo coperto di neve.
Le rondini, garrivano sfioravano i corpi.
C’erano migliaia di persone a guardare quello spettacolo.
Notre-Dame de Paris stendeva la sua ombra sulla folla … “

Parigi 1934, sagrato di Notre-Dame, un ragazzo di diciannove anni è disteso a terra con altri uomini vestiti di bianco. E’ pronto  a  cambiare la sua vita … radicalmente!

La povertà del Sud del mondo si combatte anche coi libri: il progetto “Quand la sève devient lait”

Riporto qui, per gentile concessione dell’autore, l’intervista fatta da Aldo Moscatelli della casa editrice I sognatori a Gian Andrea Rolla: entrambi sono coinvolti – a titolo gratuito – nel progetto editoriale “Quand la sève devient lait” finalizzato a sostenere e sviluppare l’amore per la lettura anche in Mauritania, paese dove Rolla opera come cooperante internazionale.