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Quando la società civile non fa più sconti.

Le ultime vicende politiche, in particolare quelle relative alla Regione Lazio, ci fanno capire che la politica italiana ormai è arrivata al punto critico dell’indice di credibilità, oltre il quale c’è un irreversibile “non ritorno”.
< Non tutti i politici agiscono allo stesso modo, ma purtroppo i disonesti prevaricano sugli onesti che non sempre hanno la volontà o il coraggio di denunciare i loro “colleghi di lavoro” che, volendo tutelare solo i propri interessi, arrecano danni morali e materiali alla intera collettività. Non è tollerabile! Occorre che la politica torni ad essere il carburante del motore della nostra nazione, senza che costantemente si debbano aggiungere additivi per migliorarne la qualità, nei momenti in cui il numero degli ottani è basso, costringendo la “macchina Italia” a fermarsi e ripartire con affanno.

Il valore del patrimonio culturale tra sviluppo e memoria

Di Antonio Capitano e Marianna Scibetta

“Tutto il nostro passato è con noi, e per vederlo non dovremmo far altro che voltarci”

H. Berson, Il cervello e il pensiero.

Ci sono dei libri che arrivano al momento giusto. Arrivano quando l’attenzione dell’opinione pubblica è rivolta su altre materie considerate da sempre più importanti. Ma spesso le cose più importanti sono quelle che danno ancora un senso a questo nostro Paese che più passa il tempo e più sta franando sotto i colpi di una patologica inerzia che infligge il colpo di grazia su queste precarie fondamenta.

michela murgia

Ma le donne sono ancora invisibili

di Michela Murgia

Per poter dare il concorso per diventare insegnanti si dovranno studiare 35 scrittori italiani, di cui solo una è donna: Elsa Morante. E’ un fatto di questi giorni e il mondo intellettuale ci si è scomposto poco, fatte salve le donne intellettuali, che giustamente pretendono che lo sguardo sessista cambi di più proprio dove pretende di formare gli sguardi degli uomini e delle donne che verranno.

Hanif Kureishi, Il Budda delle periferie

Torniamo indietro negli anni per riscoprire questa volta un testo apparso oramai una ventina d’anni fa, il Budda delle Periferie, opera d’esordio dello scrittore anglo-pakistano Hanif Kureishi e pubblicato appunto nel lontano 1990.
Rimane in ogni caso un testo attuale e moderno, nonostante nel libro il contesto sia quello della Londra hippie degli anni 70. Ma non solo della capitale britannica si parla, bensì della sua sterminata periferia, che rappresenta un microcosmo non poi tanto diverso da quello che troviamo ai nostri giorni, almeno per problematiche, situazioni e persone. Come dice l’autore stesso: “Londra sembrava una casa con cinquemila stanze, tutte diverse. Il trucco era di scoprire come si collegavano, e alla fine attraversarle tutte”.

Per filo e per segno

« Sono poverella, figlia mia. Che ti posso dare io che non ho niente?»

«Puoi darmi, commarella, i fili persi della tua bottega».

«Che ci vuoi fare?»

«Ci voglio fare un gomitolo di filo».

«È cosa faticosa, creaturella. Sono corti i fili persi. Per fare un filo li devi annodare…

Dammi il permesso, vecchia commare, di raccattare i fili perduti».

«E sia», disse la sarta … ( pag.3 )[segue ]

A Mo Yan il premio Nobel della Letteratura 2012

Mo Yan, l’autore di Sorgo rosso, opera dalla quale è stato tratto il film omonimo di Zhang Yimou, vince il Nobel 2012 per la Letteratura.
Considerato uno dei più importanti scrittori e sceneggiatori cinesi, alle spalle ha una vita di privazioni. Infatti, come tutti quelli della sua generazione – è nato nel 1955 nella provincia dello Shandong – con la rivoluzione culturale ha dovuto interrompere gli studi per dedicarsi al lavoro manuale.
Ha fatto il guardiano di mucche e pecore.>>

La memoria fa brutti scherzi

Ho finito di leggere questi giorni “Il senso di una fine” di Julian Barnes quasi con un anno di ritardo dal premio che lo ha consacrato in patria con il Booker Prize.
Il libro ritengo sia molto ben scritto e, per quanto contrariamente letto sui blog e nel web dove, pur trovando recensioni molto favorevoli (c’è chi ha parlato di classico della letteratura),  molti hanno “spostato” più il merito della scrittura che la storia vera e propria, il libro è molto bello a tal punto che consiglio vivamente di leggerlo.

 

Podcast. Le nuove generazioni del R&B. Elle Varner

fotoPer chi non ha nessunissima voglia di televisione come me, la radio è una efficace alternativa per ascoltare e scoprire nuovi suoni. Per questo sono grata alla splendida DJ che fa di nome Irene Lamedica e che su radio 2 ci intrattiene con un bellissimo programma. Ma, per quanto grata, non sono qui per esaltare la bravura della conduttrice di Urban Suite, quanto l’artista che, grazie a lei ho scoperto da poco e che prontamente vi giro.