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Il dissolvimento politico

Un Azione Popolare contro il dissolvimento politico

C’è un libro appena uscito pieno di naturale sostanza per la concretezza delle tematiche proposte. E’ un nuovo prezioso ed autorevole pamphlet di Salvatore Settis che sicuramente potrà innovare, con la sua forza intellettuale, l’attuale dibattito in ordine al momento di crisi che stiamo attraversando sotto ogni profilo e in ogni contesto. Dal sito di Einaudi il libro si presenta così: «Azione popolare» è il pieno esercizio del diritto di cittadinanza, per imporre un’agenda politica centrata sul bene comune. Il suo manifesto esiste già: è la Costituzione. Che società ci aspetta sotto l’assolutismo dei mercati e il ricatto del debito pubblico? Quale ambiente, quale cultura, salute, educazione? Quale giustizia sociale? Serve un’altra idea di Italia per liberare energie civili, creatività, lavoro. Per la Costituzione, lo Stato siamo noi. Cittadini responsabili. In prima persona.

Podcast. Storia del R&B. I fratelli Buddy e Ella Johnson

Quante volte ho ripetuto, su queste pagine virtuali, che il talento si vede da subito. Non fa eccezione l’eroe, anzi, la coppia di eroi di questo giro. Lui e lei: Buddy e Ella Johnson formarono una coppia tra le più fortunate e di maggiore successo nella storia del R&B e della musica “big band” come dirò tra qualche riga. La sua passione, quella di Buddy intendo, per la musica, si sviluppò in giovane età, a 5 anni i genitori gli fecero prendere le prime lezioni di piano e durante l’adolescenza e coltivò il suo talento musicale componendo e arrangiando musiche per la chiesa della sua comunità e per gli spettacoli scolastici. Nel 1938 si trasferì a New York e l’anno successivo andò in tournée per l’Europa con la rivista del Cotton Club.

Crocetta e non “crocetta”, Le sorprese dell’astensione

Nel momento in cui si scrive si attendono i risultati delle elezioni regionali siciliane. Se il dato fosse confermato credo che la tutto il mondo politico debba fare una profonda riflessione; soprattutto non più operazioni cosmetiche una vera ricostruzione epocale. La gente ha dato il proprio segnale. Non è andata a votare e se è andata ha votato in modo nuovo. Questo ha un significato davvero importante poiché la “vecchia” politica “castista” e “classista” è in stato di decomposizione avanzato e questa tornata elettorale potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione copernicana. Nulla ormai può essere come ieri.

philiproth elabora by ©mg

Philip Roth prima di Philip Roth

Ogni anno, come ben noto, ci sono sempre forti aspettative di vedere premiato con il Nobel lo scrittore che universalente riconosciamo come meritevole dell’ambito premio e sono diversi anni, per quello che mi riguarda, di vedere sempre queste aspettative deluse. Intendiamoci, non ho nulla da dire circa Mo Yan. Il suo nome giaceva nell’elenco ristretto degli accademici svedesi da tempo e, se devo dirla tutta, lo conosco – in senso preofessionale – certamente meglio di di una semiscosciuta come Herta Muller: chi diavolo è costei?, o del poesta dello scorso anno, Transtromer, chi l’ha mai letto? Da dove diavolo viene fuori?

Più libri meno carcere

In Brasile i detenuti che leggono un libro al mese possono ottenere una riduzione della loro pena. Si tratta di un esperimento, per ora attuato in quattro case di detenzione. E’ necessario che i detenuti scrivano, ad ogni libro letto, una relazione «con proprietà di linguaggio e accuratezza, dimostrando di averne compreso il valore e il senso». Ogni anno possono ottenere fino a un massimo di 48 giorni di libertà.

Quando il sistema paese non fa più sconti alla politica.

I giovani di Confindustria attaccano a testa bassa. La parola ‘sconti’ non c’è nel vocabolario esibito nel tradizionale convegno autunnale a Capri. Se la platea schiuma rabbia, il presidente degli under 40 confindustriali, Jacopo Morelli, ne interpreta i sentimenti distribuendo scudisciate a tutti. Al il governo che ha fatto crescere la pressione fiscale sulle imprese fino al 68%, per cui non si può più parlare di tasse, ma di «confisca». Alla politica fatta di «ladri, ignoranti, incapaci che devono andare via», perché «siamo disgustati dall’idea che la carica pubblica sia la scorciatoia per arricchirsi e chi lavora non è più disposto a sostenere così tanti parassiti».