Ci dobbiamo guardare dall’ondata di libri sul Risorgimento che caratterizzeranno il 150° anniversario dell’unità d’Italia? No, sono personalmente favorevole alle nuove ricerche, alle «rivisitazioni» di vicende e personaggi della nostra storia, anche per mandare in soffitta tanti luoghi comuni e soprattutto per approfondire le ragioni di tante vicende del passato,che hanno generato molti problemi, ancora oggi di rovente attualità (come la questione meridionale).
Questa rubrica
I fatti, i numeri, i commenti e le testimonianze intorno al mestiere della libreria
Cross selling
Contro il Risorgimento.I Tre colori, le Tre Bugie
RISORGIMENTO. Asburgo: benefici? Ma con la forca. Unità fatta da pochi illuminati? Ma anche da carrettieri e preti di campagna. Cospiratori folli? Osannati nel mondo
Luoghi comuni da sfatare: 1. Era meglio l’Austria. 2. Il patriottismo non era popolare. 3. I Mazziniani erano esaltati estremisti.
Ma l’Italia non va in biblioteca
Si può parlare di biblioteche in occasione del centocinquantesimo compleanno dell’Italia, cercando di tenere insieme una riflessione storica e uno sguardo rivolto al futuro? Difficile farlo senza far riferimento alle condizioni culturali in cui si compì il processo di unificazione nazionale. Nel 1866 Pasquale Villari invitò a prendere atto che c’era «nel seno della Nazione un nemico più potente dell’Austria, la nostra colossale ignoranza». Tre italiani su quattro erano analfabeti e bisognerà aspettare il nuovo secolo per avere un’esigua maggioranza di cittadini capaci di leggere e scrivere: solo nel 1901 la percentuale degli analfabeti scese al 48,5%.
La Feltrinelli sbarca in Spagna
L’editore Anagrama, quello della “febbre gialla”, come definito dal defunto patriarca José Manuel Lara Metro in riferimento al colore delle copertine, non sarà più l’azienda …
Le vendite dei libri nel 2010. E’ l’anno dei piccoli editori (e dei lettori)
Il 2010 è l’anno dei piccoli e medi editori: crescono infatti più del resto del mercato, anche senza fenomeni straordinari come i “vampiri” del 2009. Lo conferma l’indagine Nielsen BookScan presentata a cura dell’Ufficio studi AIE.
Chiude con il segno + questo 2010 per il mondo del libro (da gennaio a ottobre), confidando nel Natale. Buone le performance generali: +1,3% (pari a +14,2 milioni di euro) nei canali trade (librerie tradizionali, catene di librerie, grande distribuzione e internet). Crescono in particolare il settore ragazzi (+4,7%) e la non fiction pratica (in cui rientrano libri per il tempo libero, libri di cucina, famiglia e benessere) (+5%), stabile la fiction con un +0,5%.
New prizes for new technologies
L’appuntamento settimanale con Linda dagli Stati Uniti (leggi in italiano)
Hello Michael,
I know: this part we give prizes to everyone and everything. But this time I would like to tell you what our English cousins are doing, so that here we are inventing the same thing. It was not silent, then, that digital publishing has recently established.
The Association of Online Publishers (AOP), an organization based in the UK that represents digital publishing companies that create original, branded, quality content, announced the recipients of its Digital Publishing Awards for 2010.
Luci e ombre: la situazione del mercato dei libri nel rapporto 2010 aie
Rispetto a un calo generalizzato dei consumi culturali il mercato editoriale registra luci e ombre rispetto all’anno precedente: è questo quanto emerge dai principali indicatori, …
Editoria sociale, un gigante nascosto
Un mondo sommerso e nascosto, che viaggia in circuiti spesso alternativi e marginali. Stimolando riflessioni di spessore e formando non solo “addetti ai lavori”, ma educatori e insegnanti, studenti e amministratori, appassionati del settore e molti altri. Osservando i numeri di case editrici, riviste e siti web dedicati al sociale, nella prima ricerca che prova ad esplorare questo complesso pianeta in Italia, emergono cifre tutt’altro che modeste: oltre 500 gli editori presi in esame che si occupano esclusivamente o soprattutto di produzioni su questi temi, più di 800 le collane specifiche su politiche sociali, economia solidale, scuola, immigrazione, ambiente, cooperazione internazionale… Con 1.600 novità all’anno, 50mila titoli disponibili, decine di migliaia di lavoratori.
Why the book business may soon be the most digital of all media industries
New mail from USA. By Linda Nordstrom (leggi in italiano)
Consider it an inauguration of sorts, a celebration of the e-book industry becoming a member of the major media club just as digital music and online video have before them. When you influence a billion dollars, people have to take you seriously. In the book business, it means that traditional publishers can no longer live in deny-and-delay mode; meanwhile, digital publishers get invited to better parties and people in other media businesses like TV and magazines look over and wonder if they could cut a slice of this new pie just for them.