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La letteratura deve essere scomoda. Intervista a Helga Rainer

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copertinaLa traduttrice Helga Rainer, racconta il successo de “La Carezza dell’Uomo Nero

Helga Rainer è la traduttrice del bel thriller La carezza dell’uomo nero di Sabine Thiesler, edito da Baldini Castoldi Dalai Editore, un libro che affronta di petto il tema della pedofilia senza nascondersi nel moralismo né scivolare nel pietismo, anzi, la Thiesler ci offre la possibilità di vedere il mondo con gli occhi del mostro, dell’Uomo Nero. L’anti-eroe è un «diavolo ma è volutamente dipinto come un angelo, tanto che i personaggi nel libro si fidano di lui» ma la narratrice ci offre due scorci del suo passato, rivelando delle ferite profonde che lo hanno segnato sin da bambino. Alla fine il lettore rimane da solo con l’orrore, le domande senza risposta, la voglia di mollare il libro ma allo stesso tempo, grazie alla scrittura coinvolgente della Thiesler, viene attratto in un vortice dal quale dovrà trovare una personale via d’uscita. Helga Rainer, collaboratrice della rivista Linus,
è particolarmente affezionata a questo titolo che in Germania ha fatto grandi numeri e afferma: «Mi sono messa in gioco ma ammetto che diverse volte ho provato una stretta al cuore, una morsa allo stomaco, e allo stesso tempo un moto di ribellione per il destino dei piccoli angeli che vengono privati delle cose più importanti al mondo – la speranza».

Le vendite dei libri nel 2010. E’ l’anno dei piccoli editori (e dei lettori)

Il 2010 è l’anno dei piccoli e medi editori: crescono infatti più del resto del mercato, anche senza fenomeni straordinari come i “vampiri” del 2009. Lo conferma l’indagine Nielsen BookScan presentata a cura dell’Ufficio studi AIE.
Chiude con il segno + questo 2010 per il mondo del libro (da gennaio a ottobre), confidando nel Natale. Buone le performance generali: +1,3% (pari a +14,2 milioni di euro) nei canali trade (librerie tradizionali, catene di librerie, grande distribuzione e internet). Crescono in particolare il settore ragazzi (+4,7%) e la non fiction pratica (in cui rientrano libri per il tempo libero, libri di cucina, famiglia e benessere) (+5%), stabile la fiction con un +0,5%.

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Giustizia ingiusta nel nuovo romanzo di Grisham.

copertinaLa spietata ingiustizia sociale della pena capitale, la difficoltà della revisione dei processi e le falle del sistema giudiziario americano sono il nocciolo del nuovo romanzo di John Grisham, Io confesso edito da Mondadori. È una storia dura, quasi priva di speranza e che rimesta nel torbido. Grisham arriva a sostenere che il sistema della giustizia nel suo Paese non funziona, e che «il sistema della giustizia minorile non fa altro che allevare criminali in carriera. La società vuole rinchiudere quei ragazzi e buttare la chiave, ma è troppo stupida per rendersi conto che prima o poi usciranno. E, quando escono, le cose non vanno molto bene…».

Prove di risposta.

copertinaAvevo promesso a Marco Crestani una risposta. Eccola.
Avvertimento ai lettori: mi sono spinto un pò più in là con le parole. Alcune di queste potrebbero sembrarvi delle vere e proprie parolacce. Secondo me non lo sono, essendo queste, inserite in una – diciamo così – economia del discorso più generale. I tutori del protocollo Internet e Minori sono avvisati.

Il Natale speciale per i piccoli lettori di BookAvenue

Abbiamo preparato un’inserto davvero speciale dedicato ai piccoli lettori e ai loro genitori.
C’è dentro tutto quello che serve per vivere il Natale con i più piccoli: da come scrivere e dove spedire la lettera a Babbo Natale, ai giochi e le attività di queste Festività e, a seguire, lo spazio davvero speciale dedicato ai libri da portare a casa per i vostri ragazzi.

Il tutto sapientemente curato dalla nostra Isabella Paglia.

Siamo certi vi piacerà. L’inserto può essere allargato a vostro piacimento di grandezza per la lettura e anche stampato (e portato con voi in libreria per non dimenticare i preziosi consigli).

la redazione

foto autore

Gli scrittori la lingua la fanno

foto autoredi Michela Murgia

Chi sta seguendo su La Nuova Sardegna il dibattito sulla vexata quaestio della letteratura sarda e delle sue lingue ricorderà che avevo già condiviso un articolo di Marcello Fois uscito un paio di settimane fa proprio in quelle pagine. Non avevo aggiunto niente di più o di diverso non solo perché consideravo già ampiamente dirimenti i suoi argomenti, ma anche per quella santa forma di rispetto per il mio tempo che mi induce a non sperperarlo dove non mi pare di vedere gli estremi per assistere a un cambiamento, quale che sia.