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Premio Nonino 2014. I vincitori

La Giuria del Premio Nonino, presieduta da V.S. Naipaul, (premio Nobel per la Letteratura 2001), e composta da Adonis, John Banville, Ulderico Bernardi, Peter Brook, Luca Cendali, Antonio R. Damasio, Fabiola Gianotti, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea, Morando Morandini, Edgar Morin ed Ermanno Olmi ha così assegnato i Premi Nonino Trentanovesimo Anno:

PREMIO NONINO RISIT D’ÂUR 2014 a SUAD AMIRY
PREMIO INTERNAZIONALE NONINO 2014 ad ANTÓNIO LOBO ANTUNES
PREMIO NONINO 2014 a GIUSEPPE DELL’ACQUA
PREMIO NONINO 2014 “A UN MAESTRO DEL NOSTRO TEMPO” a MICHEL SERRES

In Norvegia il best seller è gratis (online)

Se non puoi sconfiggerli, fatteli alleati. In Norvegia la National Library supera la rivalità tra editori “di carta” e internet, mettendo online più di 135mila libri coperti da copyright.Il pubblico potrà leggerli gratis, mentre agli autori e gli editori verranno pagati. Lo scrive il Telegraph, che descrive l’innovativo sistema grazie al quale appunto case editrici e scrittori riceveranno un compenso per il progetto.

Scuola digitale. Wireless per 1500. Ma l’istruzione fatica a ripartire

Sono 1.554 le scuole che beneficeranno dei 15 milioni stanziati dal decreto ‘L’Istruzione riparte’ (5 milioni per il 2013 e 10 milioni per il 2014) per il wireless. I fondi serviranno per realizzare o ampliare infrastrutture di rete con l’obiettivo principale di incrementare l’uso di contenuti digitali in aula da parte degli insegnanti e degli studenti. Il bando per l’accesso agli stanziamenti prevedeva tre tipologie di progetto finanziabili: ampliamento dei punti di accesso alla rete WiFi, potenziamento del cablaggio fisico, realizzazione o adeguamento dell’infrastruttura di rete (Lan/Wlan) di edificio o campus.>>

paul auster, foto

Paul Auster. Autobiografia (collettiva) di un genio

Con questo libro Paul Auster ha scritto un «Atlante illustrato delle felicità prime». Mettendo se stesso sotto la lente – deformante eppure sincera – della memoria si conferma come uno dei piú coraggiosi esploratori di quel territorio interiore in cui abitano la gioia e il dolore, la solitudine e l’amore. Notizie dall’interno è un’autobiografia di tutti, universale anche quando (soprattutto quando) è dolorosamente intima.

Chi ben comincia…

Vi segnaliamo cinque nuovi libri non ancora premiati dalle classifiche ma che ci piacerebbe vedere in elenco, con cui ben iniziare l’anno.

 

1. Tempo di imparare di Valeria Parrella (Einaudi, 17,00 euro)

«Sulla superficie del tuo viso c’era l’impercettibile felicità che io ho potuto cogliere. Dentro, nella profondità, lo sai solo tu cosa c’è. E questo è il nostro confine». Fuori/dentro è il confine che c’è sempre tra madre e figlio. Ma quel confine è ancora più potente se il figlio ha un handicap, se da quando è nato Arturo, che con zaino e matite appuntite affronta la prima elementare, sua madre passa da una Asl all’altra – in luoghi che hanno vetri tenuti dallo scotch, logorati dal dolore prima che dall’usura – a richiedere quello che la riga “asfissia alla nascita” della cartella clinica la costringe a chiedere. Il nuovo romanzo di Valeria Parrella continua da dove si è interrotto Lo spazio bianco. Quella era la storia di un figlio nato prematuro.

Dove lasciare il nubilato (o il fidanzato) con una festa glamour. La guida per questo e per altre mille occasioni

Una giornata di pioggia, un momento di malumore, un appuntamento annullato? Un modo intelligente per trasformare un po’ di tempo libero in una pausa rigenerante puo’ essere quello di rifugiarsi in un caffè accogliente. Ci suggerisce i locali giusti, in un tour attraverso l’Italia che esplora i posti del cuore, Isa Grassano, giornalista lucana di nascita, residente a Bologna ed esperta in viaggi. Ne scrive da anni su quotidiani e riviste. Suggerimenti tavolta inediti, curiosi, mai scontati. Ma Isa Grassano è anche l’inventrice di guide originali, come appunto questa suo ultimo libro, Colazioni da Tiffany, edito da Newton Compton.

Silvia Belcastro

Silvia è nata a in quella splendida città che è Ferrara nell’80 senza capelli e con un’innata inclinazione artistica. E se la testa si è successivamente coperta di una nuvola di ricci, l’inclinazione artistica non è più stata intaccata. Negli ultimi dieci anni ha alternato diverse esperienze artistiche lavorando sempre, parallelamente, come editor. Alla ricerca del mezzo espressivo più adeguato, le sue incursioni nel teatro, nella musica e nell’arte figurativa sono durate molto tempo ma l’hanno infine riportata alla sua passione originaria: la letteratura.