L’autrice.
Nafisi è figlia di Ahmad Nafisi, ex sindaco di Tehran, e Nezhat Nafisi, prima donna ad essere eletta al parlamento iraniano. Nasce in Iran nel dicembre del 1955. All’età di 13 anni viene mandata dai suoi genitori in Inghilterra per continuare gli studi. Porta a compimento i suoi studi superiori e universitari negli Stati Uniti, dove si laurea in letteratura inglese ed americana presso la University of Oklahoma. Nafisi ritorna in Iran nel 1979 divenendo Professoressa di Letteratuta Inglese presso l’Università Allameh Tabatabai di Tehran; incarico che terrà per 18 anni, eccetto che per il periodo 1981-1987, nel quale sarà espulsa per non aver rispettato le norme vigenti sull’abbigliamento. Nafisi attualmente è un Visiting Fellow e docente presso la School of Advanced International Studies della Johns Hopkins University.
Mamma e Babbo ai tempi della rivoluzione



A guardare la classifica dei libri più venduti di questa settimana c’è da chiedersi se è la formula del libro che non premia le vendite dopo la vincita dell’ambìto premio, o se è la formula dell’ambìto premio che non funziona più a sostegno delle vendite. Sì perchè il libro di Francesco Piccolo rimane a quota 46 al 5°posto (vedi la classifica di questa settimana) con poco più di 5000 copie vendute: vende la metà di Carofiglio in testa con i classici 100 punti pieni e che, a dirla in soldoni, fanno circa 10.000 copie vendute nella settimana. Tanto rumore per nulla direbbe qualcuno.
Figlia di un gioielliere lituano emigrato e di una donna inglese, cresciuta tra le miniere d’oro nell’East Rand di Johannesburg, Nadine Gordimer ha cominciato a scrivere giovanissima. A causa di una aritmia benigna, che preoccupa sua madre, la costringe a lasciare la scuola e la prima passione della danza. La segregazione razziale che sotto gli occhi di Nadine ventenne diventa aberrante e l’inaccettabile sistema di leggi la porta presto a declinare nei suoi libri (la prima raccolta di racconti, Faccia a faccia, è pubblicata nel 1949) la storia dell’apartheid, dove «i bianchi vivono in mezzo ai neri come in mezzo agli alberi di una foresta», come fossero altro che umani.
E’ morta a Johannesburg all’età di 90 anni Nadine Gordimer, la scrittrice sudafricana bianca che denunciò il regime dell’Apartheid e che nel 1991 vinse il Nobel per la Letteratura. La Gordimer, grande amica di Nelson Mandela che volle vederla appena uscito dal carcere, era malata da tempo. Nei suoi romanzi, come “Forza della natura”, aveva raccontato la difficoltà dei rapporti interrazziali, spiegando i fattori politici e culturali che hanno favorito l’Apartheid.
Giorgio Faletti è morto oggi a Torino all’età di 63 anni. Era malato da tempo. Lo scrittore, attore, cabarettista, cantante ma anche pittore e compositore, era nato ad Asti il 25 novembre 1950. Era ricoverato all’Ospedale Molinette e da qualche tempo aveva annullato tutti gli impegni perché non stava bene.
C’è ancora chi pensa che viaggiare per piacere sia una cosa semplice. Basta avere un po’ di tempo, un po’ di soldi e un paio di buoni indirizzi. Ma stiamo cominciando a capire che, come la maggior parte delle attività, viaggiare è in realtà un’arte, che trae vantaggio dalla riflessione e dalla pratica sistematica. Non nasciamo sapendo come si fa, e senza esperienza cadiamo nelle trappole più ovvie. In quasi tutti i paesi ricchi del mondo, si viaggia in massa solo da mezzo secolo o poco più. Quindi c’è poco da stupirsi se solo oggi stiamo imparando a metterci in viaggio con una saggezza e un’attenzione che i nostri genitori non avevano.
La via uruguagia alla felicità
Questo libro aspira a costituire un contributo critico a quella che un giorno potrà essere la nuova etica del capitalismo contemporaneo. Esso quindi intende riportare al centro della riflessione gli ideali politici e morali per costruire una società con maggiore eguaglianza. È un racconto che mostra con chiarezza, attraverso le tappe che hanno condotto alla crisi, una vera e propria mutazione del capitalismo. La crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nasce infatti dalla rottura di un compromesso storico tra capitalismo e democrazia.>>
E’ inizio estate e i quotidiani mi consegnano immagini scioccanti. Da un lato vedo l’orrore iracheno e l’avanzata di un’ideologia politica e religiosa estrema, dall’altro la cronaca nostrana di un irreprensibile marito-figlio modello che stermina moglie e bambini per recuperare una fantomatica libertà. Mister Hyde è tra noi e fortunatamente è in questi giorni che sto rileggendo Giro di vite di Henry James.