Tema del mese: Scrivere ai tempi di Twitter e della crisi. Abbiamo chiesto a Carla Casazza, responsabile della rubrica First Circle del nostro sito, un suo commento.
Se già qualche anno fa era difficile per gli esordienti essere pubblicati da una casa editrice seria, oggi – con la crisi che morde sempre più a morte l’editoria – è davvero un’impresa titanica. Sono pochi gli editori disposti a rischiare e investire su opere che possono essere belle, ben scritte, coinvolgenti quanto vogliamo, ma richiedono grandi energie promozionali per colpire i lettori, e non offrono garanzie di vendita, quando già le vendite dei grandi autori sono esigue.
Esistono per fortuna ancora editori coraggiosi, ma questo coraggio è sempre più appannaggio di case editrici medio-piccole, mentre i colossi nazionali lasciano davvero poco spazio ad avventure con esordienti.

Roma, una città che ha il privilegio di racchiudere al suo interno molte identità i cui elementi e caratteri si mischiano e si fondono in una miscela unica al mondo. La stratificazione temporale si coniuga in maniera affascinante con il suo sviluppo nello spazio. Utilizzando appropriate chiavi di lettura è possibile fare emergere ed indagare città a se stanti, colme di riferimenti storici e testimoni di culture e progettualità. Sicuramente poco nota ma assai intrigante, è la “Roma massonica”, costantemente sotto gli occhi di cittadini e visitatori, non si manifesta tuttavia alla stregua delle grandi antiche vestigia, delle chiese, dei monumenti importanti.
Un figlio assiste la madre, Annina, in fin di vita. In un lungo flashback che parte dalla Prima Guerra Mondiale e arriva fino ai giorni nostri, sullo sfondo di Livorno e di un’Italia che cambia, riviviamo la storia travagliata di Annina intrecciata a quella del figlio, che di fronte alla malattia della madre si ritrova a soppesare i propri errori.
La sequenza tocca lo stomaco. I due terroristi escono dall’auto che hanno rubato poco prima e kalashnikov al braccio, sparano ad altezza uomo contro un poliziotto di strada che cade a terra colpito. Urla dal dolore mentre i due incappucciati e vestiti di nero si avvicinano. Uno dei due gli passa accanto e con naturale freddezza lo finisce sparandogli alla testa.
Tra bilanci e nuovi slanci
La verità è che sono partita dal titolo per poi scrivere di altro. L’intenzione rimane, intendiamoci, ma trovo difficile raccontare di una famosa canzone inglese che, benchè sia stata scritta nel 1500 circa, è ancora molto, molto di moda. Qundi mi limito ad abbracciare i numerosi “follower” di questa rubrica per i miei più sentiti auguri di Buon Natale.