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Dieci anni senza Alberto Bevilacqua

Alberto Bevilacqua è scomparso dagli scaffali delle librerie e, se ancora resiste nella memoria dei suoi contemporanei, intesi come taluni librai, intellettuali e professori universitari, è sconosciuto ai più dei millenians e generazione z per la colpevole svista della scuola. Ma anche l’editoria ha la sua colpa. Al contrario c’è urgenza di ristampare l’intera opera di Alberto Bevilacqua.

A bordo del Pilar, la barca di Hemingway

La leggendaria barca di Hemingway ora riposa dietro vila Finca Vigia a Cuba. Fu protagonista con il suo proprietario di epiche battute di caccia al Merlin e vincitrice di molti premi. Non è stato sempre così: ha rischiato pure l’abbandono. La seconda edizione del libro di Paul Hendrickson offre a Michele Genchi la possibilità di un rinnovato racconto, dedicato però alla barca.

immagine dei grattacieli di new york

Il declino della società americana e la perdita dei padri.

A Dave Eggers saremo sempre molto grati non solo per la rivista letteraria, “McSweeney’s”, che ha fondato e diretto, ma per essere da sempre al centro della scena letteraria americana degli ultimi anni. L’autore che con grande visione ha parlato del Sudan già nel 2006 ora al centro delle cronache internazionali. Michele Genchi parla dei “Vostri padri dove sono?”

foto primo maggio

Non c’è nulla da festeggiare.

La flessibilità del lavoro si traduce nelle forme di “contratto di lavoro” quand’anche queste rientrino a pieno titolo nel diritto del lavoro. In questa molto variegata e assortita definizione si definisce “atipico” tutto quello che non rientra in un contratto a tempo pieno e con durata indeterminata.
L’editoriale di Michele Genchi per il 1° Maggio e il libro di Luciano Gallino, Il lavoro non è una merce.
Altro che festeggiare.

uomo con fogli sparsi in crisi di scrittura

Davide Zotto e il blocco dello scrivano

Il nostro collega e amico Davide Zotto soffre di intermittenza. Per fortuna, è un malessere che colpisce solo alcune attività cognitive; di solito la scrittura prima di altro. Colpisce indifferentemente ricchi e poveri, scrivani e studenti, scrittori e giornalisti, relatori di tesi e professori universitari in cerca di ranking. Alcuni inequivocabili segnali c’erano già stati con la pubblicazione del suo articolo: Orario! sul nostro sito: non ce ne eravamo accorti fino al suo più esplicito “non ci riesco”.
Michele Genchi nel più irriverente sollecito che si possa fare a un collega.