Tutti gli articoli di:Carla Casazza

Scrive articoli, valuta, edita, corregge manoscritti, si prende cura di scrittori affermati o esordienti. Vive tra i libri e per i libri e non le bastano mai...Giornalista pubblicista, autrice, editor, Carla Casazza si occupa di scrittura e comunicazione editoriale con una particolare attenzione agli autori esordienti. Ha pubblicato "Montecuccoli 1937-38. Viaggio in Estremo Oriente" (Bacchilega Editore, 2006) e "Scritto sull'acqua" (Narcissus Self Publishing, 2012).

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Thomas Jay di Alessandra Libutti: le parole rendono liberi

Benchè Thomas Jay sia stato dato alle stampe per la prima volta nel 2007 da una piccola casa editrice, Alessandra Libutti ha iniziato a lavorare al romanzo nel 1999. Già nella sua prima edizione in tempi non sospetti, quando era una piccola perla di un autore sconosciuto pubblicato da un editore sconosciuto, il romanzo ha ricevuto numerosi apprezzamenti dai lettori. Ora è stato ripubblicato da Fazi con una grande campagna promozionale (segno che l’editore ci crede) che è stata anche al centro di qualche polverosa – e a mio avviso esagerata – polemica.

Tra la prima pubblicazione nel 2007 e quella attuale cos’è accaduto a Thomas Jay? Qual è stato il percorso del romanzo?

Thomas Jay è stato vittima di un editore inesperto, con più ambizioni che capacità. Si mostrarono seri fino alla pubblicazione, poi i nodi vennero al pettine: il romanzo non raggiunse mai le librerie e ci volle parecchio perfino perché comparisse su IBS. Decisi di mettere a disposizione una copia per una catena di lettura su aNobii. Piacque e la gente cominciò a comprarlo e recensirlo. Fu un percorso lento, ma nel giro di due anni finì sullo scaffale di oltre 90 utenti di aNobii, guadagnando 60 commenti positivi e quasi altrettante recensioni in giro per la rete. Considerato che non aveva avuto promozione ed era acquistabile solo online fu un bel traguardo. E’ stato tramite la rete che è arrivato tra le mani di un editor di Fazi.

Il coraggio dell’autoproduzione: Marco Valenti racconta i motivi di una scelta

Marco Valenti, romano, classe 1960, non può essere definito propriamente un esordiente perché ha al suo attivo già alcune pubblicazioni: Cinque canti si separazione (2007, boopen editore), Un senso alle cose (con Paolo Scatarzi, 2007 – 2009, boopenLed editore), Cometa e bugie (2010, ilmiolibro.it), Cometa e bugie – eBook (2012, Narcissus). Ha fatto però una scelta coraggiosa e impegnativa decidendo di optare per il self publishing. Nell’intervista che segue ci racconta quali sono i motivi  per cui ha preferito l’autoproduzione all’iter tradizionale, che percorso ha seguito e qual’è un primo bilancio dell’esperienza.

La povertà del Sud del mondo si combatte anche coi libri: il progetto “Quand la sève devient lait”

Riporto qui, per gentile concessione dell’autore, l’intervista fatta da Aldo Moscatelli della casa editrice I sognatori a Gian Andrea Rolla: entrambi sono coinvolti – a titolo gratuito – nel progetto editoriale “Quand la sève devient lait” finalizzato a sostenere e sviluppare l’amore per la lettura anche in Mauritania, paese dove Rolla opera come cooperante internazionale.

Suonala ancora…Frank: il jazz protagonista anche di Doppio Marlowe, il terzo romanzo di Frank Spada

Sono tanti i lettori che amano accompagnare il libro del momento con una colonna sonora adeguata, ma solitamente le playlist le scegliamo noi secondo il gusto e lo stato d’animo del momento. Nei romanzi di Frank Spada la stessa scrittura è scandita da riferimenti a celebri orchestre e standard jazz, così che il “sottofondo” musicale ce lo troviami già bello pronto, senza fare la fatica di abbinare la musica giusta. Per i più pigri, che non hanno voglia di cercare i riferimenti musicali tra le righe, ho già analizzato in questo articolo i due primi romanzi di Frank Spada e le colonne sonore di riferimento. Ora che è uscito il nuovo romanzo, Doppio Marlowe. Liscio e senza ghiaccio, integro le informazioni aggiungendo la nuova playlist. Buon ascolto!

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Le vite imperfette avvolte dalla nebbia di Angelo Ricci

copertinaLo chiarisce subito il titolo: la storia che racconta Angelo Ricci in Notte di nebbia in pianura (Manni, 2008), anzi le storie, si svolgono contemporaneamente in una notte invernale di quelle in cui la nebbia della pianura padana la fa da padrona. Una notte tristemente fredda e umida, come tristi e fredde sono le vite dei protagonisti di questo impietoso ritratto dei nostri tempi. Vite che si sfiorano ma non hanno in realtà elementi decisivi di contatto, solo qualcosa di amaro da mandare giù per tutti. C’è l’ex avvocato che per vivere presenta aste televisive in una anonima rete privata, l’ubriaco Sticazzi che comunica esclusivamente col turpiloquio, un giovane infelice sia per la sua nuova condizione di orfano che per la sua enorme stazza. E poi una donna arrestata per favoreggiamento di un terrorista islamico che in realtà l’ha raggirata facendo leva sul suo bisogno d’amore e infine una partita di pocker tra amici italiani a cui assistono le fidanzate dell’Est Europa. Cinque episodi che nella narrazione asciutta, brusca, ritmata di Ricci continuano ad alternarsi come in un caleidoscopio duro, ironico e amaro, un girotondo in cui vengono messe a nudo con uno sguardo disincantato e distante miserie, solitudini, ambizioni, sconfitte, desideri e sogni infranti. Ecco cosa ci racconta Angelo del suo libro e della sua scrittura.

Irregolare: la fantascienza è futuro prossimo. Intervista a Vincenzo Bosica

In un futuro molto prossimo l’umanità – ossessionata dalla biocibernetica che offre la possibilità di raddoppiare le aspettative di vita – ha rischiato il collasso demografico. L’unica soluzione trovata dal Sistema è quella di controllare costantemente ciascun abitante del pianeta che attraverso sistemi di telecamere e microchip lascia una traccia digitale di ogni singolo quotidiano movimento. Questo per evitare che nascano bambini non autorizzati: è infatti possibile mettere alla luce un figlio solo se si ottiene il Permesso di Procreazione concesso dal Sistema esclusivamente in seguito ad un decesso, che lascia un posto “libero”. Una società accuratamente controllata, quindi, dove vengono compiuti sempre meno crimini ma in cui i problemi maggiori sono divenuti l’inquinamento e l’abuso di protesi cibernetiche.  Finchè l’opinione pubblica viene scossa da un effrato omicidio che mette in crisi la polizia poichè non si riesce a trovare il colpevole. Troppi misteri impediscono all’indagine di procedere mentre vengono alla luce un traffico di innesti cibernetici da collezione e – cosa assai peggiore – l’esistenza di un irregolare, una persona cioè nata senza Permesso di Procreazione. La caccia all’uomo è aperta…
Irregolare (Solfanelli 2010) di Vincenzo Bosica è un thriller dal ritmo incalzante, crudo e violento come gli scenari fantascientifici di un futuro che –  a guardae bene – non è poi così lontano come ci piacerebbe pensare.
Bosica ci racconta qualche cosa di più sul romanzo e su di sè…

Il falso perbenismo della Gabbia Criminale

Alberto Sartini, neopensionato ex professore, un po’ annoiato e demotivato, torna a vivere nella nativa Treviso abbandonata da decenni per una moglie ormai ex ed una carriera universitaria a Brescia. Ora che i figli sono grandi Alberto decide di riallacciare i legami con la piccola città di provincia dove vivono ancora la madre e la sorella con le quali i rapporti sono a dir poco tiepidi. Ma mentre rimette a posto la casa di famiglia e recupera qualche amicizia quasi dimenticata, i fantasmi del passato iniziano a tormentarlo. E i fatti accaduti nel 1953, quando era bambino, tornano vividi a chiedere ripsoste. Chi ha ucciso Saverio Dotto e la moglie a coltellate?

Nina Nihil: sorrisi amari di una giovane donna. Intervista a Marta Casarini

All’inizio la storia di Nina Nihil, baby sitter oversize con una vita caotica e sconclusionata, appare semplice. Ma è solo una prima e fugace impressione.
Perchè subito dopo si viene catturati da un vortice di sensazioni, citazioni, interrogativi. E allora le vicende di Nina – che vorrebbe trascorrere le sue giornate sdraiata sul pavimento e come unica confidente ha Mela, la bambina di cui si occupa – diventano un pretestoper scavare tra miti, speranze, problemi, disillusioni di una giovane donna di oggi che non riesce a sottrarsi al peso del maledetto clichè magra = vincente / grassa = perdente.
Marta Casarini giovane autrice esordiente, ci racconta qualche cosa in più sul suo primo romanzo Nina Nihil giù per terra (Voras Edizioni).