Inaspettata e segreta vita dei colori

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Nel corso degli anni la mia vita si è arricchita di tante passioni, ma quelle che mi accompagnano da più tempo sono la lettura, la fotografia, e la curiosità per tutto quello che non è spiegabile con la logica, con la ragione. Non ultima, la fissazione per il colore azzurro.

La passione per la lettura la devo principalmente a mia madre che ricordo sempre con un libro in mano; quella per la fotografia la devo invece a un cumulonembo che ho fotografato in un parco un giugno di molti anni fa, mentre seduta su una panchina guardavo giocare mia figlia. La curiosità per tutto quello che non è spiegabile è iniziata con la lettura di un libro sulla Programmazione Neuro Linguistica che citava la pirobazia, ovvero la camminata sui carboni ardenti, oggetto di sfida verso me stessa e che ho raccolto nel lontano aprile 2001.

Ho arredato la mia casa di azzurro e bianco. Se potessi, mi vestirei sempre con un capo di colore azzurro. Per dire che quello che ho nell’armadio è tutto di quel colore.
Mi capita a volte di comprare anche qualcosa di blu, che è poi un azzurro che vive di notte. Non succede sempre. Tuttavia, è una fissazione che non trova spiegazioni, se non quella che è un colore che m’infonde la stessa serenità del cielo di settembre. I colori, come i sentimenti, sono assai difficili da spiegare, forse perché prendono forma con le emozioni, che sono altrettanto difficili da descrivere.

Ci riesce molto bene Lauretta Colonnelli nel suo libro: “La vita segreta dei colori”, e che trova nel suo sottotitolo una frase molto esplicativa: Storie di passione, arte, desiderio e altre sfumature.

Potrei non aggiungere nulla, questa frase racchiude davvero tutto quello che di bello e affascinante troveremo in questo libro.

Ci sono mille definizioni per spiegare cos’è un colore. A me piace ricordare quella bellissima scena del film: “Dietro la maschera”, dove Rocky spiega i colori alla ragazza cieca di cui s’innamora. È una pellicola molto datata, parliamo del 1985…!, ma è un film che vi consiglio proprio di vedere. E poi, nel film c’è una Cher immensa. (Allego una clip a fine articolo)

L’Autrice ci racconta dell’impiego del colore non solo da parte dei grandi pittori ma anche dei grandi scrittori. Ci rivela tante storie, vicende e aneddoti che hanno come sottofondo un colore specifico; oppure, racconta come è diventato famoso un determinato colore, e tanto ma davvero tanto altro.

Trentanove capitoli che spaziano tra i grandi della storia, la cultura scritta e disegnata, aneddoti personali, la religione, le antiche culture. È davvero un libro da leggere sia per chi è appassionato di arte che per chi ama, come me, intrufolarsi tra le pieghe e i dettagli della storia attraverso un fil rouge che ci permette di avventurarci verso insospettabili sfumature di passioni, arte, desideri e meraviglie, come l’autrice promette ai suoi lettori.

Sfogliavo le pagine e, mentre m’immergevo in questo caleidoscopio, speravo in un capitolo sul mio colore preferito. Il mio auspicio non è stato disatteso: nel capitolo intitolato nel blu dipinto di blu, vi è non solo la spiegazione del perché il cielo è azzurro, ma sono descritti il blu celeste ed il blu ipnotico, omaggiando anche Modugno e la sua meravigliosa canzone.

Dulcis in fundo, ho scoperto che secondo la teoria dei colori di Max Luscher, uno psicologo svizzero al quale si deve l’invenzione di un test per analizzare lo stato d’animo di una persona in base alla sua preferenza dei colori. L’azzurro riguarda i legami e l’affetività.

Posso proprio dire che la definizione mi si addice come se mi fosse stata dipinta addosso.

Per BookAvenue, Marina Andruccioli