Le tradizioni folkloristiche dei borghi

San Casciano, carnevale medievale foto di ©francescalombardi
   Tempo di lettura: 4 minuti

Ogni anno ad aprile a San Casciano, borgo fiorentino nel Chianti si celebra il Carnevale Medievale.
Le tradizioni di paese animano il folklore dell’Italia da nord a sud alimentate dalle Proloco che alivello locale promuovono il territorio.

Negli ultimi anni le Proloco hanno assunto un ruolo di primo piano a livello locale nella
promozione turistica dei territori con campagne turistiche, iniziative culturali che regalano emozioni. Spesso chi lavora nelle Proloco sono volontari che dedicano anima e tempo a far conoscere un territorio. Ciò riempie le loro giornate così come quelle degli spettatori. La valorizzazione dei territori con le loro tradizioni e le persone che vivono i borghi sono una ricchezza del nostro Belpaese.

Il Carnevale medievale di San Casciano si svolge nella via centrale del borgo con una sfilata di carri e di figuranti che indossano costumi medievali.
Sfilano le contrade di Gallo, Cavallo, Giglio, Leone e Torre che si contendono la vittoria che quest’anno è andata alla contrada del Cavallo. Quest’ultima ha raggiunto lo stesso punteggio della contrada del Leone, 125 punti ma ha vinto secondo il regolamento per il maggior punteggio nella sezione “storica”.

La contrada del Cavallo ha vinto centrando la sua storia sulla figura di un grande protagonista del Medioevo: Leonardo Pisano, detto Fibonacci. Il Pisano era un grande matematico che importò in Europa i numeri indo-arabi, cifre che costituirono la base dello sviluppo della matematica attuale.
Vittoria a parte, ogni contrada di San Casciano mostra fiera il suo stendardo in quest’occasione.
C’è una forte identità dei rioni ai quali la gente è molto attaccata e la cui appartenenza vieneconsiderata un vanto.

Lo spettacolo si apre con i carri che sfilano che sono composti da palcoscenici dove ogni membro del rione di appartenenza recita una parte. Un carro in particolare quest’anno rappresentava l’uva, con delle figuranti che con i loro abiti verdi si mimetizzavano così bene al punto da confonderle con il verde. Le vie del paese sono piene di attività, ci sono gli artigiani, i fabbri, i falegnami, gli arcieri e i molti mercatini con tutte le loro particolarità. Per attirare ancor più l’attenzione, c’è perfino un tavolo con una cartomante che legge le carte. Sempre nel centro si trovano anche banchi con i prodotti tipici quali vino rosso del Chianti, affettati, formaggi, fettunta all’olio. La fettunta in Toscana è una fetta di pane arrostito dove viene aggiunto olio dei nostri begli olivi con l’aggiunta dell’aglio ben strusciato, meglio anche un po’ di sale.

Salendo le mura, si trova un teatro all’ aperto con tanto di gradini da dove si può godere dello spettacolo. Lì si possono ammirare gufi e falchetti che offrono spettacoli meravigliosi anche per i più piccoli, affascinati dai loro occhioni scuri sempre attenti che ti guardano curiosi. C’è anche uno schermo da dove si possono seguire comodamente gli spettacoli offerti dai rioni. Attori che recitano in strada coinvolgendo il pubblico e riportandolo indietro nel tempo. Uno spettacolo molto sentito che tiene vive le tradizioni, un passato che è nel DNA di questo borgo come di tanti altri che rendono speciale la nostra Italia. Sono anche questi eventi che attirano turisti da ogni parte del mondo.

per BookAvenue, Francesca Lombardi


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