Ma perch’io non proceda troppo chiuso,
Francesco e Povertà per questi amanti
prendi oramai nel mio parlar diffuso”
(Dante Alighieri, Paradiso, Canto XI)
Nel Canto XI del Paradiso dantesco, San Tommaso traccia un quadro delle grandi virtù possedute da San Francesco, della sua mirabile unione con Madonna Povertà e delle straordinarie opere del suo apostolato. Come sempre, a Dante bastano poche terzine per consegnarci un ritratto che sfida i secoli e testimonia la grande considerazione in cui il santo era tenuto fin dall’antichità.
Una fortuna che non ha mai conosciuto crisi, ed ancora oggi Francesco è uno dei santi più amati e venerati. Centrale e imprescindibile è proprio la sua scelta di vivere in povertà e di rifiutare i beni terreni, così come la capacità di vivere l’amore per il Creato e per la natura, che si scioglie e si sublima nel “Cantico delle Creature”, primo esempio di poesia in volgare italiano. Proprio la figura di Francesco è al centro di un bel libro, pubblicato recentemente da Enrico di Daniele: “San Francesco – l’umile servo di Gesù” (Tau editrice).
Un libro per adulti e non che mette in luce gli aspetti centrali della vita del santo, e la sua volontà incrollabile di lasciarsi trasformare completamente dalla grazia del Signore, senza lasciarsi scoraggiare: “Gesù lo ha ricompensato da tutte le fatiche, riservandogli doni grandi e speciali come il dono delle stigmate, il dono della profezia, il dono di compiere miracoli e guarigioni, di parlare con gli animali e altro ancora”.
Dalla nascita alla conversione, dall’incontro con il lebbroso a quello con Chiara D’Assisi, seguiamo passo passo la sua vita, e non mancano gli episodi più celebri, quelli in cui Francesco ammansisce il lupo di Gubbio o parla con gli uccelli. Vicende a tutti note, che tuttavia vengono descritte con un linguaggio semplice e fluido, adatto ad un pubblico giovanile. Non è mai facile affrontare argomenti popolari, conosciuti, senza scadere nel trito e ritrito, o nella banalità.
La capacità di Enrico Di Daniele, la sua cifra stilistica, è proprio questa. I personaggi vengono fatti dialogare tra loro, in modo credibile, e ricostruiscono il clima dell’epoca e le idee dei protagonisti. Un aspetto, questo, che si presterebbe bene anche a un uso didattico. Perchè non pensare a recite teatrali, magari a livello scolastico, che utilizzano le battute del suo libro e mettono in scena la vita di Francesco? La cosa non dovrebbe stupire più di tanto, se si pensa che anche l’impianto dei “Fioretti di San Francesco” uno dei testi-chiave per interpretare e addentrarsi nella personalità del santo, è di carattere dialogante, quasi teatrale, per certi aspetti.
La teatralità già presente in testi quali Forza Venite Gente è solo l’occasione per una trasmissione dell’agire Francescano; ad esempio anche la realizzazione di un presepe se ispirata agli insegnamenti del Poverello potrebbe assumere tutt’altro significato.
Oggi, sovente, i bambini insegnano la tecnologia agli anziani, mentre gli anziani potrebbero e dovrebbero insegnare ai bambini una manualità perduta che in questo periodo assume un’importanza umana e spirituale. Cosa c’è in un presepe e soprattutto chi c’è ? Quali sono le storie “raccontate” da Francesco. Dove è finita la semplicità? E c’è ancora spazio per la semplicità?
E anche senza pensare a questo possibile risvolto scenico, il libro di Di Daniele potrebbe essere facilmente adottato come libro “di lettura” non solo a scuola, ma anche in parrocchia o nei corsi di catechismo. Un’occasione in più per provare a coinvolgere i ragazzi, perchè è un libro che ha tutte le carte in regola per affascinarli, grazie al suo andamento quasi fiabesco, pur nel rispetto dei contenuti e della verità storica.
A questo contribuisce anche il fatto di essere profondamente curato anche dal punto di vista grafico. I brevi capitoli sono accompagnati da meravigliose immagini realizzate alternando la tecnica pittorica tradizionale e la Computer graphics, la cui bellezza accompagna il lettore e lo ristora, rendendo la lettura veloce e gradevole. Le artistiche illustrazioni a colori sono opera di Luana Piovaccari, laureata al DAMS di Bologna e diplomata all’Istituto Europeo di Design di Milano.
Non va dimenticato, inoltre, che il libro è anche un’occasione per affrontare alcuni temi più profondi che quasi anticipano il messaggio del Papa, affidato all’Enciclica Laudato si’, e non a caso Jorge Mario Bergoglio ha scelto come nome proprio quello di Francesco. Scrive don Enrico Garbuio nella prefazione al volume: “L’autore ha elaborato un testo non comune per lo spessore spirituale e per aver utilizzato il linguaggio dei ragazzi, con il desiderio di poter approfondire, attraverso la figura luminosa del poverello di Assisi, il rapporto che gli adolescenti hanno con il Creato, gli esseri viventi, animali, cose… riflettere e riconoscere che importanza hanno gli oggetti che possediamo”.
Antonio Capitano
Il libro:

San Francesco – l’umile servo di Gesù
L’importanza della figura luminosa del poverello di Assisi soprattutto per le nuove generazioni
L’Autore:
Enrico Di Daniele, laureato in Economia aziendale a Bologna, è stato scout ed educatore. Non è nuovo a questo genere di pubblicazioni. Ha firmato diversi volumi per l’infanzia a carattere religioso, tra cui si ricordano “Mosè profeta e amico di Dio” e “Gli apostoli di Gesù testimoni del Vangelo”.