Pro captu lectoris habent sua fata libelli: se l’abbiamo trovata in latino, questa celeberrima citazione, potrebbe significare anche che i premi letterari esistono da tantissimo tempo: che un riconoscimento a opere o autori da parte di un collegio di lettori cosiddetti qualificati – giuria tecnica, si dice oggi – c’è dal tempo dei classici o medievali. Ogni libro ha il suo destino, dunque, e la traduzione dell’incipit ci porta alla modernità, ai primi del Novecento, con le apparizioni dei grandi allori letterari tipo Nobel, Goncourt, Fémina, Pulitzer e così via.
Premiopoli. Stagione di premi e premi di stagione




“Non ritengo gli altri due titoli in gara e il premio stesso all’altezza non solo del mio romanzo, ma innanzitutto del disturbo che comporterebbe spostarmi da casa”. Lo scrive sul suo blog lo scrittore Aldo Busi annunciando che non sarà presente alla serata di premiazione del Premio Viareggio Repaci, che vede il libro di Busi, El especialista de Barcelona (Dalai) tra i finalisti della sezione Narrativa insieme a Maurizio de Giovanni, Vipera, Einaudi e Paolo Di Stefano, Giallo d’Avola, Sellerio. ”Causa precedenti impegni lo scrittore Aldo Busi non sarà presente”. Così la segreteria del Premio Viareggio Repaci aveva spiegato l’assenza dell’eccentrico scrittore dalla manifestazione.
E’ il premio letterario più ambito da editori e scrittori e il perché è facile da capire: il libro che vince lo Strega ha un’impennata nelle vendite, almeno 100mila copie in più, calcolano gli esperti del settore.