La vittoria di Donald Trump alla corsa per la Casa Bianca rappresenta il trionfo della democrazia elettiva popolare anche nei confronti delle degenerazioni tanto temute e studiate nell’ultimo decennio segno più evidente di tali cambiamenti, ormai sempre più reali e tangibili. Tuttavia la degenerazione populista, estremista, trumpista come ormai è uso comune definire la politica del presidente-eletto, non è stata sconfitta da Kamala Harris come una parte di mondo aveva sperato. Il nostro commento e la proposta di alcuni libri per capire meglio la politica amaricana
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Il mondo perduto di Veza Canetti
Si conosce molto di Elias Canetti. E’ universalmente noto per il suo Massa e Potere, un libro che dà la caccia al potere in tutti gli anfratti e lo riduce alla fine alla più cruda nudità.
Laterale è invece la conoscenza di Veza Taubner-Calderon, sua moglie. Vera fu un’affermata scrittrice negli animi venti e trenta a Vienna. Le incombenti politiche naziste in patria costrinsero i coniugi alla fuga. Lei donò il suo talento a sostegno della sua famiglia e dell’ingrato marito. Se ne occupa Michele Genchi e questa, è la sua storia di moglie e scrittrice.
Come contribuire al declino della democrazia
Usa e Italia hanno in comune molto più di quanto non si creda. Molta parte della profonda crisi di idee della politica, che sta segnando il periodo di entrambi i paesi, sta nella incapacità di formare una classe drigente all’altezza del compito. La ritirata strategica degli elettori non deve essere confusa come una delega in bianco ai detentori del potere legislativo; piutttosto il segnale di una malattia che sta compromettendo l’idea stessa di demos. La riflessione di Michele Genchi in occasione dell’analisi di Jacob Grumbach, “Laboratori contro la democrazia”: un libro che andrebbe tradotto domani.
Lo stato ha smesso di sedurre.
Tra i primi a comprendere e segnalare l’avvento di una “democrazia mediatica”, Regis Debray analizza in questo libro il modo in cui i messaggi simbolici da cui siamo bombardati si iscrivono, si trasmettono e si sedimentano nella società.
Michele Genchi per Lo stato seduttore.
Dal punto di vista comunista
Il libro di Slavoj Žižek “Dal punto di vista comunista” pubblicato da Ponte alle Grazie, oggetto delle righe che seguono, è una raccolta di interventi che il filosofo ha scritto dal 2017 al 2019. Ha il vantaggio di raccogliere un paio di anni di articoli e di saggi in unico volume consentendo al lettore di farsi un’idea del punto di vista del grande intellettuale su temi di attualità oltre che di argomenti assai cari al filosofo quali gli studi di economia politica. Il libro può essere letto anche come il tentativo di interpretare cose assai difficili con interventi assai divertenti. La cui cosa può risultare irritante o affascinante, vista l’attitudine di Žižek a esprimersi con un particolare senso di umorismo.