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LLL Living Literary Legend

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foto autoreL’autore.
Definito LLL Living Literary Legend, in occasione della celebrazione del suo 75mo compleanno, Philip Roth ha donato la sua vita alla scrittura. Considerato già un grande con i suoi racconti d’esordio Goodbay Columbus, Roth ha scritto moltissimo nella sua carriera differenziando tre aree distinte il suo lavoro. Quella famigliare e autobiografica (leggi Patrimonio, a proposito della morte di suo padre), ha indagato il tempo della società americana con grandissimi romanzi (la Pastolare: un vero capolavoro e gli altri due che seguono, La macchia umana, Ho sposato un comunista), consacrato con Il Lamento di Portnoy, una audace tragicommedia post rivoluzione sessuale, e la grande ironia di Zuckerman: il suo alter ego sulla carta con il quale si è divertito a raccontare molto della sua esistenza di scrittore cui ha dedicato alcuni libri fino al Fantasma esce di scena. Ha un bel caratteraccio: ne hanno fatto le spese i suoi intervistatori caduti nella trappola della retorica definendo i suoi romanzi come “letteratura ebraica”, una soffocante distinzione che ha sempre irritato Roth non poco. Ha vinto praticamente tutto quello che c’è da vincere in campo letterario. E se non fosse per i pregiudizi intellettuali dell’Accademia di Svezia, avrebbe ben meritato il Nobel da diverso tempo e in specie quest’anno a vedere come è finita.

 

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Richard Yates, Revolutionary road

fotto autoreRevolutionary Road, romanzo dell’americano Richard Yates (1926-1992) pubblicato nel 1961 e ambientato nel 1955, è una seminale, spietata biopsia dei maligni tessuti patologici che covavano dentro le ridenti casette suburbane celebrate dal cinema americano e invidiate dal resto del pianeta.

La storia si apre con un apparentemente insignificante fiasco teatrale della filodrammatica di Revolutionary Road (una delle tante bedroom communities, ovvero le comunità residenziali attornianti l’agglomerato di New York), la cui portata travalicherà viceversa i circoscritti limiti dell’insuccesso amatoriale per divenire l’inatteso segnale tellurico del fallimento della vita di Frank Wheeler, di sua moglie April (attrice principale della filodrammatica), dei loro due bambini Jennifer e Michael. Vale a dire di una famiglia tra le più apparentemente invidiabili di Revolutionary Road (il nome, che si riferisce alla rivoluzione americana, è usato chiaramente in chiave ironica, non essendoci nella maniera più assoluta all’interno del comprensorio residenziale nulla di rivoluzionario, e viceversa molto di mortalmente conformistico, noioso, normale).

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Fernando Pessoa e i gioielli di famiglia

foto autoreLisbona, luglio.
L’ultima paura coinvolge il ministero dei beni culturali portoghese e non per un caso di corruzione e neanche per furto di preziosi rubati, ma per un poeta e… della corrispondenza. Come accade in questi casi, quello che accade è una finestra da dove osservare il carattere di una nazione.

Cosa è successo: gli anziani eredi di Fernando Pessoa, il (mio) grande scrittore portoghese, hanno messo all’asta la corrispondenza tra il loro celebre congiunto e Aleister Crowley, un altro grande del 20° secolo e non solo britannico per questioni anagrafiche (si sa: la letteratura rende cittadini del mondo), mistico, alpinista, scrittore e praticante di magia nera. Il Ministro portoghese della cultura José António Pinto Ribeiro è tra coloro che hanno soccorso la memoria storica del Paese prima che le lettere lascino il Portogallo. Gli eredi hanno già venduto più di un manoscritto o diari di Pessoa, che la Biblioteca Nazionale del Portogallo ha acquistato periodicamente fino all’anno scorso. Dal momento che gran parte del lavoro di Pessoa rimane inedito, gli studiosi temono che la dispersione dei documenti (ha lasciato dietro di se circa 30000 documenti tra scritti, storie e romanzi ancora inediti) renda più complesso da decifrare ciò che resta di uno dei più “voluminosi” fra i grandi scrittori dell’era moderna.

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Magda Szabò, La ballata di Iza

foto autoreHa ormai novant’anni, Magda Szabó, e ancora qualcuno riesce a confonderla con Zsa Zsa Gabor. Forse l’aspetto, forse semplicemente la sonorità del nome, la fanno sprofondare in un tempo arcano, segreto. In verità la più che premiata Szabó ha all’attivo più di dieci romanzi pubblicati, testi teatrali e racconti per bambini. In Francia è successo nel 2005, adesso è la volta dell’Italia: la scrittrice ungherese gode di una insperata primavera e entra nei primi posti delle classifiche librarie. I processi editoriali vanno comunque a rilento e, ancora, non si annunciano nuove traduzioni in italiano, nonostante l’attività promozionale del suo editore francese, Vivien Hamy.

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Un milione di copie per Jody Picoult

foto autoreL’Autrice.
Long Island, New York, Jodi Picoult era convinta che la tranquillità, suburbana non avrebbe offerto alcuna ispirazione per la sua: quella di essere una scrittrice. Non vi è stato alcuna dramma; solo il quotidiano delle famiglie che vivono la loro vita. Alla fine, però, la storia di questa sfida è diventata il nucleo dei romanzi di Jodi Picoult fino a farne dei bestseller a ripetizione. Picoult ha studiato scrittura creativa all’Università di Princeton, e prima della laurea, aveva pubblicato due brevi racconti su una rivista:la Seventeen che l’ha lanciata. Questo successo ha ispirato Picoult a dedicare la sua vita alla scrittura. Dopo il college, ha pagato i suoi conti con una serie di lavori diversi, e ha anche insegnato inglese. Matrimonio e figli a seguire, e mentre era incinta del suo primo figlio, ha scritto il suo primo romanzo, Songs of Megaptera, un libro straordinario che ha consacrato l’autrice a quelli che il mondo letterario mette di solito in grassetto.

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Jiang Rong, Il totem del lupo

foto autoreLa storia – basata sulla esperienza diretta dell’autore – è quella di Chen Zen, giovane intellettuale di Pechino inviato nelle steppe della Mongolia per diffondere tra la popolazione locale i principi del regime comunista. In una terra estrema e lontana anni luce dall’ideologia della Rivoluzione, Chen scoprirà un mondo ancestrale in cui le dimensioni del sacro e del soprannaturale avvolgono ogni cosa. Compresi rapporti della popolazione con i lupi, grandi predatori che contendono all’uomo la supremazia dell’inospitale territorio. Un animale, il lupo, al tempo stesso, nemico, spirito benefico e simbolo di una maniera di affrontare la vita sulla quale i mongoli hanno modellato la loro esistenza. Grazie agli insegnamenti del vecchio Bileg, Chen si libererà del sacro terrore che prova nei confronti dell’animale e che simboleggia la sua paura, di intellettuale comunista, della libertà.

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Iréne Nemirovsky, Suite francese

foto autoredal risvolto di copertina

Nei mesi che precedettero il suo arresto e la deportazione ad Auschwitz, Irène Némirovsky compose febbrilmente i primi due romanzi di una grande «sinfonia in cinque movimenti» che doveva narrare, quasi in presa diretta, il destino di una nazione, la Francia, sotto l’occupazione nazista: Tempesta in giugno (che racconta la fuga in massa dei parigini alla vigilia dell’arrivo dei tedeschi) e Dolce (il cui nucleo centrale è la passione, tanto più bruciante quanto più soffocata, che lega una «sposa di guerra» a un ufficiale tedesco). La pubblicazione, a sessant’anni di distanza, di Suite francese, il volume che li riunisce, è stata in Francia un vero evento letterario. Non è difficile capire perché: con Suite francese ci troviamo di fronte al grande «romanzo popolare» nella sua accezione più nobile: un possente affresco, folto di personaggi memorabili, denso di storie avvincenti, dotato di un ritmo impeccabile, nel quale vediamo intrecciarsi i destini di una moltitudine di individui travolti dalla Storia. Su tutti – il ricco banchiere e il giovane prete, la grande cocotte e la contadina innamorata, lo scrittore vanesio e il ragazzo che vuole andare al fronte e scopre invece le gioie della carne fra le braccia generose di una donna di facili costumi – Irène Némirovsky posa uno sguardo che è insieme lucidissimo e visionario, mostrandoci uno spettro variegato di possibilità dell’uomo: il cinismo, la meschinità, la vigliaccheria, l’arroganza e la vanità, ma anche l’eroismo, l’amore e la pietà. «La cosa più importante, qui, e la più interessante» scriveva la Némirovsky due giorni prima di essere arrestata «è che gli eventi storici, rivoluzionari, ecc. sono appena sfiorati, mentre viene investigata la vita quotidiana, affettiva, e soprattutto la commedia che questa mette in scena».