Una delle molte sorprese che attendono il lettore di questo romanzo, libro del mese di agosto e imprevedibilmente colto è il suo inizio: “La mia storia comincia davvero a Charleston, un perfetto ritrovo di spiriti illuminati e creativi nel bel mezzo della campagna inglese”. Charleston, la profumata residenza nel West Sussex di due fari del circolo Bloomsbury come Vanessa Bell e Duncan Grant, è sicuramente molto distante dai riformatori e dagli orfanotrofi in cui Norma Jean Mortenson ha trascorso la sua durissima infanzia. Perché Charleston? È qui che nel giugno 1960 il terrier che poi sarà conosciuto come Mafia Honey – abbreviato in Maf – comincia la grande avventura che lo porterà a New York e a Hollywood, nelle braccia della diva più famosa di tutti i tempi.
narrativa straniera
Martin Amis ha rotto le scatole
E’ bravissimo, certo, è un virtuosista della parola. Ma nell’ultimo romanzo la tira in lungo per 400 pagine attorno a una sola questione: la protagonista femminile gliela darà o no al protagonista maschile?
La morte di Agota Kristof
Apprendiamo la notizia da oubliettemagazine.
Ed ecco l’Italia: tanti scrittori, tanti lettori, tanti giornalisti eppure nessuno tratta della morte di una notissima scrittrice, una delle più interessanti: Agota Kristof.
Agota Kristof nasce il 30 ottobre del 1935 a Csikvànd in Ungheria.
La lingua che ha utilizzato per le sue opere è il francese che come seconda lingua, ella stessa sosteneva, non riusciva a padroneggiare alla perfezione, erano frequenti infatti gli errori, questo portò la graziosa definizione per se stessa di “analfabeta”.
Dieci libri per l’estate. A insindacabile giudizio
Agosto è alle porte, i fortunati che ancora possono godersi un po’ di ferie forse troveranno il tempo di leggere qualche buon libro. Anche per distrarsi dai problemi della loro vita quotidiana o, meglio ancora, dalle tragicommedie della politica italiana. Ci siamo dunque permessi di consigliare dieci volumi fra quelli più interessanti, a nostro sindacabile giudizio, usciti negli ultimi mesi. Abbiamo cercato di accontentare gusti ed interessi differenti, ma ovviamente non vale con noi la formula “soddisfatti o rimborsati”.
Un libro a forma di nuvola, ovvero “Ogni giorno, ogni ora” di Nataša Dragnić
Siamo in Croazia, e gli anni ’60 si affacciano con la semplicità di un est che non ha ancora conosciuto l’ossessione della modernità all’occidentale. Siamo al mare, che impronta il ritmo della vita secondo i propri, immodificabili tempi. E siamo dentro un’infanzia fatta di quelle mancanze che rendono grande la fantasia dei bambini, come quando guardare le nuvole e trovare una forma è un passatempo che resta impresso per sempre. Chiunque abbia visto un cane o un’astronave in una nuvola da piccolo, sempre ci vedrà un bicchiere o un tridente da grande.
Ragazzi perduti del Sudan
Nel corso della guerra civile in Sudan, Valentino Achak Deng viene separato a forza dalla famiglia quando una milizia araba distrugge il suo villaggio. Si unisce ai cosiddetti ragazzi perduti e con loro cammina per settimane attraverso il deserto, sotto le bombe delle forze militari governative, per sfuggire alla violenza della guerra.
Soffrirà la fame e la sete, mangerà frutti mai visti, erbe, foglie, carcasse di animali oppure nulla per giorni interi. Scavalcherà mine divenendo preda di bestie feroci e uomini assetati di sangue.
Irène Némirowsky I cani e i lupi
Con questa recensione Paola Mattiazzo inizia la sua collaborazione con BookAvenue. Benvenuta!
Harry alzò gli occhi e riconobbe la bambina intravista due anni prima, la bambina scarmigliata, sudicia di polvere, con le mani graffiate, che era saltata fuori da un mondo spaventoso, ripugnante, un mondo di sudore, di sporcizia e di sangue, così lontano da lui eppure, in un certo modo misterioso e temibile, a lui affine. Gli si rizzarono i capelli in testa, come a un cagnolino, ben nutrito e curato, che sente nella foresta l’ululato famelico dei lupi, i suoi fratelli selvaggi. Indietreggiò di scatto.
Ada Sinner è una bambina ebrea, figlia di Israel, un intermediario vedovo. Vive nella parte bassa di Kiev, il quartiere dei poveri, e accompagna quotidianamente il padre nello svolgimento della propria frenetica attività. La famiglia di Ada – composta dal padre, dal nonno e dalla domestica – vive in una casa situata sopra la modesta gioielleria del nonno. La famiglia si allargherà allorquando la zia Raisa – vedova del fratello di Israel – verrà a vivere con loro insieme ai propri due figli: Lilla e Ben.
Mario Vargas Llosa. Il sogno del celta
”Scorgo una preoccupante deriva culturale. Il nostro tempo sembra correre cantando verso la frivolezza e la banalizzazione. La cultura ha perso la sua nobilta’, sta diventando intrattenimento”.
Lo afferma lo scrittore peruviano Mario Vargas Llosa, premio Nobel per la Letteratura nel 2010, in un’intervista a ‘La Stampa’, nel giorno della presentazione a Torino del suo ultimo libro ‘Il sogno del celta’.
”La cultura – dice lo scrittore – è anche divertimento, ma se è solo divertimento non è più cultura. Stiamo assistendo alla vittoria dell’immagine, all’imposizione di forma di intrattenimento che devono essere forzatamente facili e accessibili alla maggioranza delle persone. Questa smania di semplificazione ha fatto sì che lo stesso termine ‘cultura’ perdesse il suo significato originario. E intravedo il pericolo che non solo disimpariamo a discernere, appunto, tra categorie come bello e brutto, ma addirittura buono e cattivo. Così l’idea di una cultura alla portata di tutti ha condotto al collasso i valori con i quali si giudicava la cultura stessa”, aggiunge Vargas Llosa, che annuncia di essere al lavoro su un saggio che affronti questo tema.
Se 120 anni vi sembrano pochi. Esce Dorian Gray vers.integrale
Londra, 29 aprile 2011 – Il ‘Ritratto di Dorian Gray’ venne pubblicato per la prima volta alla fine dell’ottocento. Nel 2011 siamo pronti a leggerne la versione integrale: senza sconti per i puritani. ”Volgare”, ”impuro”, ”sudicio”, ”sporco”. Queste accuse costrinsero J. M. Stoddart, il primo editore di Oscar Wilde (1854-1900), a pregarlo di rimuovere dal suo romanzo allusioni troppo esplicite all’omosessualità e all’eccessiva sensualizzazione dei rapporti tra i protagonisti.