Chi, dopo aver superato lo scoglio dei primi capitoli, riesce ad avventurarsi oltre, troverà in questo libro emozionanti sorprese, sia letterarie che narrative.
Nonostante le difficoltà iniziali, come dicevo, poiché le sperimentazioni stilistiche che questo romanzo attua sin dalle prime pagine non si possono certo definire semplici e scorrevoli, il viaggio caleidoscopico che s’intraprende in seguito vale tuttavia lo sforzo.
Ogni cosa è illuminata di Jonathan Safran Foer, plaudito come il primo vero romanzo sperimentale americano del 21esimo secolo, è stato pubblicato nel 2002 e poi tradotto in Italia nel 2005. Come spesso accadde, al pubblico è piuttosto noto il film, ma il valore aggiunto è senza alcun dubbio, quello letterario in senso stretto.
Anche perché ritengo, mai come in questo caso, libro e film sottolineino piuttosto aspetti diversi della vicenda. Il titolo del libro è una citazione tratta da ‘L’insostenibile leggerezza dell’essere’ di Kundera, il che ci conferma la coscienza letteraria dell’autore senza pero’ poter avvicinare le estetiche dei due autori.