Mostra: 91 - 99 di 298 RISULTATI

Le nostre anime di notte

C’è qualcosa di molto raro e accurato e lucido in questo libro il cui tema cercato è la ricerca della felicità. Un tema trattato in un modo molto delicato che è come una rugiada benefica che ammanta l’erba di una mattina d’estate quando l’aria è pervasa da odori diversi come quello del grano che inverdisce i campi o il profumo acre e pungente delle fronde bagnate e la fragranza dei fiori tutt’intorno.

Il cuore scomparso della Mitteleuropa

Con questo articolo Davide Zotto comincia la sua collaborazione con BookAvenue…a sua insaputa.
Dalla redazione un caloroso benvenuto.

Non cercate sullo scaffale della libreria la guida Lonely della Galizia, perché non la troverete. Non chiedete nemmeno al solerte commesso. Sarebbe inutile; forse vi risponderebbe che quella guida non la stampano più. Perché la Galizia è stata inghiottita dalla storia; come è stato inghiottito l’impero Austroungarico di cui era la regione più orientale, come sono stati inghiottiti gli shtetl ebraici che la punteggiavano.>>

Kate Chopin, Il risveglio

Non v’era alcuna repressione nel suo sguardo e nei suoi movimenti.
Gli ricordò un animale meraviglioso e agile che si risveglia nel sole
”.

Eccomi qui, sul finire dell’estate. Ritorno da abissi di letture come un sommozzatore, porgendovi una manciata di gemme preziose. Dunque sedetevi un momento accanto a me, su questa spiaggia settembrina, e guardate un po’ cosa ho scovato.

Tempo fa mi sono ricordata che in Vagina, il suo ultimo saggio di risonanza mondiale, la scrittrice e attivista Naomi Wolf sostiene “che molte scrittrici, attive fra il 1850 il 1920, esprimevano aspetti dell’esistenza erotica femminile in cui si intuiva un nesso fra il risveglio sessuale e il risveglio creativo”. E mi sono ricordata anche che fra le artiste menzionate dalla Wolf c’era l’americana Kate Chopin con il suo romanzo Il risveglio, pubblicato per la prima volta nel 1889. E dal momento che l’estate è sicuramente il momento più adatto per affrontare un “risveglio” dei sensi letterari, mi sono data alla lettura in lingua originale. E mi sono accorta di essere incappata in un piccolo gioiello di straordinaria purezza, un classico dimenticato.

La figlia del boia

Magdalena è orgogliosa della propria famiglia anche se suo padre Jakob e suo nonno Johannes Kulsl sono stati carnefici. Una volta sua madre le aveva raccontato che il padre non aveva sempre fatto il boia, ma aveva partecipato alla grande guerra e poi era tornato a di nuovo a Schongau. Quando aveva domandato a sua madre cosa avesse fatto in guerra e perché preferisse tagliare la testa alla gente lei aveva taciuto e le aveva posato un dito sulle labbra.

In movimento

Da bambino, nel collegio dov’ero stato mandato durante la guerra, provavo una sensazione di prigionia e impotenza, e desideravo con tutto me stesso movimento ed energia, libertà di muovermi e poteri sovrumani. Godevo fugacemente di queste cose quando sognavo di volare e, in modo diverso, quando andavo a cavalcare nel villaggio vicino alla scuola. Mi piacevano la forza e l’agilità del mio cavallo, e posso ancora evocare quel suo procedere fluido e gioioso, il suo tepore e il sito buon odore di fieno.
Soprattutto, però, mi piacevano le moto. Prima della guerra mio padre ne aveva avuta una, una Scott Flying Squirrel con un grosso motore raffreddato ad acqua e uno scappamento da urlo, e anch’io desideravo possedere una moto potente. Immagini di motociclette, aeroplani e cavalli si fondevano nella mia mente come quelle di motociclisti, cowboy e piloti, che io fantasticavo avessero un controllo precario e al tempo stesso trionfante sulle loro potenti cavalcature. La mia immaginazione di bambino si nutriva di western e film su eroici duelli aerei, dove i piloti rischiavano la vita a bordo degli Hurricane e degli Spitfire, protetti dalle loro pesanti giacche da aviatori, proprio come i motociclisti lo erano da giacche di pelle e caschi.

Il fallimento della società multiculturale.

Da noi, a dare il segnale di dismissione della civiltà solidale, è stata la legge Bossi Fini, il cui reato di immigrazione clandestina si estende anche ai pescatori che aiutano le barche in difficoltà, ragione, questa, che mette in condizione gli uomini imbarcati di lasciare al loro destino i disperati del Mediterraneo a bordo delle loro carrette galleggianti e di guardare dall’altra parte in caso di avvistamento. Una vergogna. Per fortuna, il buon senso dei pescatori, che nella maggior parte dei casi se ne strafregano della iniquità di questa legge, ha consentito di salvare molte vite. La stessa cosa succede allo sfortunato protagonista del nuovo libro di Tom Wolfe. Lui è un poliziotto di origine cubana che, con un gesto eroico, salva la vita ad un clandestino mentre è in fuga da Fidel Castro.

Douglas Coupland, Generazione A

Me le ricordavo, le api. Ricordo che le vedevo in primavera fra la sanguinaria, la barba di becco gialla e i ranuncoli di palude nel fosso dietro casa dei miei nonni: gaie, industriose, pelosette e condannatissime all’estinzione. Poi avevano cominciato a fuggire dagli alveari e prima ancora che ci fosse il tempo di capire perché, erano sparite tutte”.

Scrittori che parlano di scrittori. Nick Hornby

Uno dei motivi per cui vado volentieri a trovare il mio fratellastro, che vive in una bella casa nel Sussex, è che conosce un tizio che intrattiene i bambini sparando limoni da un bazooka fatto in casa. Non spara i limoni contro qualcosa, ma è proprio questo il bello: un frutto giallissimo sparato a decine di metri nel cielo azzurro è uno degli spettacoli più fantastici che madre natura possa offrire (anche se, diciamocelo, si serve di un congegno esplosivo fatto dall’uomo).>>

Curare i malanni del corpo e dell’anima con i libri. Istruzioni per l’uso per chi è tornato dalle vacanze.

Vacanze finite in un lampo e depressione dietro la porta di casa? Difficile rientro al lavoro e ritrovare il collega più antipatico del mondo? Amore finito con la vacanza? Quelli che seguono sono alcuni esempi di come la letteratura può curare i malanni, quale che sia la loro natura: fisica o sentimentale. Crediamo che vada dato merito all’editore Sellerio che con sapiente acume, e con un pizzico di furbizia commerciale, ha dato alle stampe tempo fa quello che alle stampe mancava da tempo: un libro sui libri. Il libro elenca i malesseri in ordine dalla A alla Zeta: è, quindi, di facile consultazione a seconda di quello che vi (ci) sta capitando. (Le schede sono prese dal libro); ma c’è dell’altro.