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Il difficile mestiere di scrivere

L’influenza della cultura occidentale su uno scrittore giapponese nato nel dopoguerra non era certo cosí sorprendente di per sé, anzi rispecchiava una formazione comune a un’intera generazione di giovani; ma era la prima volta che queste atmosfere venivano rappresentate nell’ambito della letteratura «alta». Inflluenzato da Kafka, Mishima, Soseki fino a Dostoevskij, alla sua attività ricca e costante di narratore e saggista, Murakami ha affiancato il lavoro di traduzione letteraria facendo conoscere in Giappone l’opera completa di Raymond Carver, oltre a numerosi racconti e romanzi di Francis Scott Fitzgerald, Truman Capote, Tim O’Brien, John Irving.
Marco Crestani scrive del laboratorio di scrittura di questo grande autore.

I giorni del mare foto ©marinaandruccioli

I giorni del mare

Spesso, la nostalgia per quello che siamo stati e le cose perdute sembrano impedirci di andare avanti e invece, proprio perché abbiamo lasciato indietro parte di noi, ci consegniamo al nuovo che viene, rinnovandoci. Siamo il tempo che viviamo. Marina Andruccioli, ancora una volta ci richiama all’ordine naturale delle cose alla sua maniera. Questa volta suggerendo la lettura di Pierre Adrian.
Scopriamola insieme.

fedor dostoevkij

Leggere Dostoevskij ad agosto. Prima Puntata

Può la letteratura predire i tempi con largo anticipo? Sembrerebbe davvero di sì. La nostra collega e amica Valeria Belledi, studiosa di letteratura russa, ci invita a leggere il gigante della letteratura non attraverso un elenco di libri da leggere ma con una lunga conversazione e racconto personale. Un viaggio letterario che mette insieme le testimonianze di eventi terribili di ieri e l’attualità dell’oggi.
Un viaggio che testimonia il divenire lettori che ci terrà compagnia nel mese in tre tappe.
Questa è la prima.

La simmetria dei desideri

Alcuni motivi per spiegare l’amicizia tra uomini.
Perché è la prima persona che ti viene in mente se devi condividere una gioia o un dolore.
Perché, se gli hanno messo 5 by-pass, sei stato male come se li avessero messi a te e se hanno messo 4 viti nella tua schiena, e lui è venuto a trovarti per primo, si è così immedesimato che quando è uscito zoppicava.
Perché quando una volta quando stavi per fare una sciocchezza grande hai lasciato un biglietto per lui.
Perché quando, dopo aver condiviso per anni lo stesso quartiere e i tuoi hanno cambiato casa, hai pianto.
Perché quando è nata tua figlia, al primo Natale le ha fatto un regalo e le ha scritto un biglietto bellissimo che lei naturalmente non poteva leggere, ma tu sì.
Perché quando ti chiede “come stai?” vuole sapere come stai.
Perché in ogni passaggio della tua vita degli ultimi vent’anni c’è stato.
Perché è un milanista ormai disilluso e tu un interista illuso.
Perché potete dirvi anche no e nessuno si offende. Ma più spesso è sì.
E soprattutto perché più che i dati e le ricerche, è vero quello che viviamo.

Marina Andruccioli racconta il libro di Eschkol Nevo per raccontare le sue. Noi l’amiamo per questo.

particolare della copertina

I romanzi furbi e quelli che non lo sono

Non molto tempo fa, rispondendo alla richiesta di consigli di lettura della nostra amica Paola Manduca, abbiamo finito inevitabilmente a parlare di letteratura. Non facciamo i critici letterari per mestiere, intendiamoci; siamo solo un gruppo molto eterogeneo di persone che condividono da diverso tempo una grande passione per i libri, motivo sufficiente per scambiarci alcune esperienze di lettura. Talvolta queste esperienze diventano cosa scritta per i lettori di queste pagine.
Di quel breve scambio di messaggi, mi è rimasta impressa una fulminante considerazione di Paola a proposito di quelli che lei definisce libri furbi. .

copertina Munro, danza ombe felici (part.)

Danza delle ombre felici

I quindici racconti di Danza delle ombre felici sono la prima raccolta di racconti di Alice Munro uscita nel 1968.
La scrittura della Munro sorprende ogni volta per il modo in cui riesce a imporsi con disinvoltura. Il suo tocco delicato porta con sé una sorta di libertà gioiosa, garbata, ma anche qualcosa che mai avremmo ritenuto possibile. Marco Crestani, puntuale e garbato, nelle Letture.

teddy, di ©marinaandruccioli

Teddy

Un thriller che sconfina nel paranormale e che, grazie alla forza espressiva delle illustrazioni, sorprende in un inquietante crescendo, fino all’imprevedibile colpo di scena finale. Marina Andruccioli rivela la sua passione per l’horror. I brividi sono a portata di click.