La storia del viaggio non è ancora considerata come una scienza da studiare. Si attinge all’esperienza della mobilità umana per esprimere il significato della morte, della struttura della vita, di un cammino, ecc. Il viaggio è un’esperienza di mutamento continuo, è famigliare e comune ma proprio per questo è un problema capire gli effetti del viaggio sugli individui/società/culture perché solitamente vengono dati per scontato. Il termine travail inglese indica “viaggio” ma ci ricorda anche la parola “travaglio” e in effetti per un primo periodo il viaggio era visto come un qualcosa da sopportare, una prova, spesso pericolosa, un mutamento che logora chi è destinato a compierlo.
Marina Andruccioli mentre recensisce il libro di Enrico Franceschini, tenta una possibile traduzione: quella del singolo di fronte alla strada. Tra storia personale e racconto, come lei ci ha abituati.
marina andruccioli
Equilibrismi e regole di vita
Nelle mitologie antiche il Caos è quasi sempre contrapposto al Cosmo, nel senso di universo disordinato il primo e ordinato il secondo. Ma qui non c’entrano Platone, i miti greci, indiani e cinesi sulla creazione dell’universo finanche la meccanica quantistica di Prigogine o le teorie di Mandelbrot sui frattali. Qui caos e ordine sono distintivi i caratteri dei personaggi del romanzo breve di Erri De Luca. La recensione di Marina Andruccioli chiarisce fin troppo bene il loro e sotto sotto, il nostro.
Il passato di tutti
Una lettera inattesa, un’amica in fin di vita. E’ la storia che muove un pellegrinaggio all’insaputa di chi lo compie. Un viaggio pieno di speranza e spiritualità ritrovata. Una lunga passeggiata per fare i conti con il proprio passato.
Marina Andruccioli per il libro di Rachel Joyce da cui è tratto un film attesissimo: “L’imprevedibile viaggio di Harold Fry”.
Daniela Raimondi, La casa sull’argine
La saga di una famiglia che si dipana attraverso due secoli di Storia, percorrendo gli eventi che hanno segnato l’Italia.
La recensione di Marina Andruccioli al libro di Daniela Raimondi restituisce una storia epica e intima insieme, un romanzo in cui immergersi per recuperare la magia dei sogni e ritrovare tutto ciò che ci rende davvero vivi.
Garbati maneggi
Nella Via Privata Vassallo, a Sestri Ponente, il tempo trascorre lento, le tradizioni si rispettano e il clamore del mondo arriva attutito. Regine di questo regno, chiunque vi abiti lo sa, sono le signorine Devoto: Santa, Mariannin e Siria, uguali eppur diverse, e convinte che il genere umano si divida in due: le persone per bene, rispettabili, cristiane e all’antica, e quelle poco raccomandabili, cioè tutte le altre. Ma non è proprio così….
La recensione al libro di Renzo Bistolfi leggera e fresca come il tuffo in mare di Marina Andruccioli.
Musica e cervello. Un’accoppiata sorprendente
Nei racconti di Sacks è la scienza a farla da padrone: non ci sono manie, ossessioni, malati, ma solo cervelli che operano in modo diverso e per questo sensi che reagiscono in maniera differente.
In questo caso l’udito. Il potere della musica. Eloquente il capitolo dedicato alla musicoterapia nei pazienti affetti da Parkinson o in quelli post-encefalitici. Come può l’ascolto musicale dare giovamento a postura e rigidità muscolare in una patologia dominata dalla distruzione dei “neuroni del movimento”.
Marina Andruccioli. nella sua cronaca di lettura. ci aiuta a capirne di più.
Una notte speciale
Questa volta Marina Andruccioli ci regala il ricordo di una notte che le appartiene. E’ la storia di una notte di stelle tanto cercata e ottenuta a fatica, quanto a determinazione. Un dono a chi le è di più caro. A volte cerchiamo la meraviglia in posti sbagliati mentre basta volgere lo sguardo a chi ci è accanto. Sembra essere questa la raccomandazione, l’urgenza, che rivolge a noi costantemente.
Le ricamatrici
Lo spaccato della società inglese nell’immediato dopoguerra.
la storia di due giovani ricamatrici che lavorano insieme presso la celebre casa di moda di Norman Hartnell a Londra. Ann è una ragazza inglese della classe operaia, Miriam, un’immigrata francese sfuggita ai nazisti e appena arrivata da Parigi.
Marina Andruccioli e il racconto di un epoca di ieri l’altro.
Ve ne innamorerete.
Fiore di roccia
La resilienza resta l’arma più potente che hanno le donne e che consente loro di far fronte alle situazioni più atroci. Carestie, guerre, violenze e non ultimi i cambiamenti climatici, sono caricati soprattutto sulle spalle delle donne che riescono a farvi fronte grazie ad una forza interiore e a una energia vitale impressionante.
Tra coraggio e resilenza, Marina Andruccioli racconta le sue paure mentre scrive del libro di Ilaria Tuti.