Si sentiva svuotata e di una infelicità che,
se avesse potuto colorarla, sarebbe stata di un
bianco sporco come la neve che si scioglie
sulla strada.
Fredda, imbrattata e senza valore si sentiva, Arianna.
Si sentiva svuotata e di una infelicità che,
se avesse potuto colorarla, sarebbe stata di un
bianco sporco come la neve che si scioglie
sulla strada.
Fredda, imbrattata e senza valore si sentiva, Arianna.
« Sono poverella, figlia mia. Che ti posso dare io che non ho niente?»
«Puoi darmi, commarella, i fili persi della tua bottega».
«Che ci vuoi fare?»
«Ci voglio fare un gomitolo di filo».
«È cosa faticosa, creaturella. Sono corti i fili persi. Per fare un filo li devi annodare…
Dammi il permesso, vecchia commare, di raccattare i fili perduti».
«E sia», disse la sarta … ( pag.3 )[segue ]