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Armi di distruzione di massa (vers.1)

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Thomas Frank è redattore e fondatore del Baffler, un periodico edito nella capitale USA che si occupa di politica. E’ anche un redattore e collaboratore per la Harper. Ha ricevuto il premio Lannan per il giornalismo politico. I suoi articoli sono spesso ospitati sul New York Times. Qualche anno fà balzò in cima alle classifiche con un saggio sul Kansas. Vive, naturalmente, a Washington DC. Del resto, Magdi Allam non vive a Pordenone.

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Armi di distruzione di massa (vers.2)

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Bob Woodward è una leggenda del giornalismo americano; ha vinto pressoché ogni premio giornalistico statunitense, a cominciare dal Pulitzer, assegnato a lui e a Carl Bernstein per aver rivelato i retroscena dello scandalo Watergate che portò alle dimissioni il Presidente Richard Nixon. Ironia della sorte, perchè l’economia e gli asset aziendali in USA non guardano in faccia nessuno, a 65 anni Bob Woodward ha dovuto accettare, come 99 altri suoi colleghi del Washington Post coinvolti in una purga di bilancio aziendale, il pensionamento o, come si chiama nel linguaggio brutale delle aziende americane, il “buy out”, l’acquisto e la risoluzione del suo contratto di lavoro. Tuttavia il suo rapporto di lavoro al Post era da diverso tempo “simbolico”: guadagna molti milioni con i suoi libri e aveva da tempo conservato per puro affetto la sua scrivania al giornale per la modica cifra di diecimiladollari l’anno.
La sua uscita dal Washington Post è una porta che si chiude su un’era del giornalismo, che lui e Bernstein, complice il clima arroventato dei primi anni Settanta generarono il mito del “quarto potere”. La tradizione del giornalismo investigativo non è finita, per fortuna, con la coppia dei due “ragazzi irresistibili”, i trentenni che nel 1973 e ’74 ascoltarono la “Gola Profonda” dell’ Fbi e seguirono le briciole che lui faceva cadere fin dentro lo Studio Ovale di Richard Nixon.

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Fine dell’impero?

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Faared Zakaria è nato il 20 gennaio 1964, a Bombai-India. Assomiglia come una goccia d’acqua a Magdi Allam, ma senza occhiali e alcuna conversione religiosa; è un giornalista, un cronista, un autore, un redattore, un commentatore e un frequente ospite della tv Americanacome specialista nei rapporti internazionali e negli affari esteri. È stato chiamato a dirigere il settore internazionale del Newsweek nell’ottobre 2000. Scrive anche una colonna di affari esteri dello stesso settimanale che compare due volte alla settimana sul Washington Post. Nel 2003 ha pubblicato con la Norton il libro “Il futuro della libertà: La democrazia gretta nel paese ed all’estero”. Un saggio sui limiti della democrazia. In tv, per la PBS Zakaria cura un approfondimento settimanale di politica estera, in coda al notiziario più importante. A partire da 2002 fino al 2007, era un membro della tavola rotonda del ABC News’ condotto da George Stephanopoulos (una sorta di Porta a Porta nostrano). Dall’autunno del 2007, per la CNN conduce una striscia settimanale, denominata “piazza pubblica globale” sugli affari internazionali che è stato premiato recentemente come uno dei migliori e più seguiti programmi di approfondimento politico.