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Qualcosa per cui vivere

winter beach ©marinaandruccioli

Per tutta la vita fai finta di averne una perfetta, e mentri sopravvivi cerchi di fare finta che sia vero. Poi arriva qualcuno o succede qualcosa che quella vita ideale che credevi di avere nei sogni, finalmnte prova a realizzarsi.
Ecco la sfida di Marina Andruccioli ai suoi lettori in una scommessa metaletteraria di righe che parlano di alre righe.
Il romanzo è bellissimo.

hughands ©marinaandruccioli

La felicità nei giorni di pioggia

Le persone sagge sono felici con poco, sembra dirci la Clark, tuttavia ogni essere umano saggio secondo Marina Andruccioli è stato in un periodo della sua vita un po’ pazzo e superficiale, e la sua trasformazione è dovuta anche al fatto che ha appreso dall’esperienza e dal dolore soprattutto, che è un grande Maestro.

László Krasznahorkai

Tutto quello che avreste voluto sapere su László Krasznahorkai e non avete mai osato chiedere.

Chi è e cosa scritto il Premio Nobel per la letteratura 2025 i cui libri sono stati spesso definiti cupi e provocatori.
Sarà. Ma sono anche comici e profondamente umani. Hallberg, sul NYT, ha detto di lui: “Sembra un tipo che avrebbe potuto passare gli anni ’70 a cantare cover di Dusty Springfield e gli anni ’90 a bighellonare nella cucina di Allen Ginsberg”. Michele Genchi per la famosa rubrica “Tutto quello che…”

©marinaandrucioli

Storia di un’autoinvenzione

Certi libri sono di una bellezza dolorosa. Leggere L’educazione è stato esattamente come guardare lo scintillio del sole sul mare: bellissimo, sì, ma gli occhi si riempiono di lacrime.
”Non sei come la pirite che luccica solo in una luce particolare. Chiunque diventerai, qualunque cosa farai, lo sei sempre stata. Era già dentro di te. Dentro di te. Sei oro. Marina Andruccioli per il libro di Tara Westover, L’educazione.

Il difficile mestiere di scrivere

L’influenza della cultura occidentale su uno scrittore giapponese nato nel dopoguerra non era certo cosí sorprendente di per sé, anzi rispecchiava una formazione comune a un’intera generazione di giovani; ma era la prima volta che queste atmosfere venivano rappresentate nell’ambito della letteratura «alta». Inflluenzato da Kafka, Mishima, Soseki fino a Dostoevskij, alla sua attività ricca e costante di narratore e saggista, Murakami ha affiancato il lavoro di traduzione letteraria facendo conoscere in Giappone l’opera completa di Raymond Carver, oltre a numerosi racconti e romanzi di Francis Scott Fitzgerald, Truman Capote, Tim O’Brien, John Irving.
Marco Crestani scrive del laboratorio di scrittura di questo grande autore.

I giorni del mare foto ©marinaandruccioli

I giorni del mare

Spesso, la nostalgia per quello che siamo stati e le cose perdute sembrano impedirci di andare avanti e invece, proprio perché abbiamo lasciato indietro parte di noi, ci consegniamo al nuovo che viene, rinnovandoci. Siamo il tempo che viviamo. Marina Andruccioli, ancora una volta ci richiama all’ordine naturale delle cose alla sua maniera. Questa volta suggerendo la lettura di Pierre Adrian.
Scopriamola insieme.