La scomparsa di Inge Feltrinelli

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“I libri sono tutto, i libri sono la vita”, ed è stata una vita circondata da libri, librai, editori, scrittori e lettori quella di Inge Schönthal Feltrinelli, Presidente della Casa editrice Giangiacomo Feltrinelli e icona della cultura del ‘900, che ci ha lasciati oggi all’età di 87 anni, la signora dell’editoria italiana che voleva cambiare, riuscendoci, il mondo con i libri. Avrebbe compiuto88 anni il prossimo 24 novembre. Era nata a Gottinga nel 1930, figlia di ebrei tedeschi immigrati dalla Spagna. Da giovanissima intraprende ad Amburgo la carriera di fotoreporter e giornalista. >>

Nel 1952 trascorre un lungo periodo a New York ospite della pronipote di J. P. Morgan, riuscendo a fotografare, tra gli altri, Greta Garbo, Elia Kazan, John Fitzgerald Kennedy, Winston Churchill e a stringere amicizia con Erwin Blumenfeld. Tra le sue foto più celebri quelle degli scrittori Ernest Hemingway, Edoardo Sanguineti, Allen Ginsberg, Günter Grass, Nadine Gordimer, e dei pittori Pablo Picasso e Chagall.

 

La chiamavano The queen of publishing, l’ultima grande regina dell’editoria internazionale. E nella redazione di Via Andegari affiancò Giangiacomo nella sua impresa culturale, moderna e cosmopolita. Dopo la tragica morte del fondatore, il 14 marzo del 1972, fu la vera salvatrice della casa editrice, poi consegnata al figlio Carlo con un patrimonio culturale notevole. Inge era “un vero vulcano di idee, curiosità, gentilezza”, disse di lei Amos Oz, il noto scrittore e saggista israeliano. Si è spenta oggi lontano dai riflettori. “Non si faceva questo mestiere per diventare ricchi – diceva – ma per fare circolare idee”.

Così la ricorda il Gruppo Feltrinelli: “Fonte quotidiana di ispirazione per le attività dell’intero Gruppo, Inge Feltrinelli è stata la guida più esigente e lo sguardo più innovativo, l’entusiasta promotrice di nuove attività come la diga più invalicabile a difesa dell’indipendenza e dell’autonomia della cultura e di tutte le manifestazioni di pensiero libero.

Fotografa, fotoreporter, grande appassionata di moda, di arte e di ogni forma di creatività, aveva difeso con coraggio la stessa esistenza della Casa editrice Feltrinelli, alla scomparsa del suo fondatore. Ci lascia una donna che sapeva distinguere la qualità e che ha portato in Italia e a Milano, nel corso degli ultimi cinquant’anni, scrittrici, scrittori, editori, intellettuali internazionali animando un contesto di inestimabile ricchezza. L’Amministratore Delegato del Gruppo, Roberto Rivellino, il Comitato di alta direzione, i librai Feltrinelli e tutto il personale della squadra Feltrinelli sono vicini al loro Presidente Carlo e a tutta la sua famiglia nel loro dolore. Nel condividere questo momento con tutti i lettori e appassionati di cultura, il nostro Gruppo non può che ricordare adeguatamente la straordinaria vita di Inge Feltrinelli prendendosi l’impegno di continuare a percorrere la strada da lei tracciata. In tutte le forme e con tutta l’energia possibile”.

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