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Confini di Classe

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La cittadinanza non è più una conquista universale, ma uno strumento di esclusione. Lea Ypi smaschera le narrazioni identitarie e rivendica la giustizia di classe come bussola per ripensare la democrazia. Che cos’è la cittadinanza oggi? E in che modo la sinistra ha smarrito la propria bussola, accettando il dilemma tra giustizia sociale e immigrazione come un dato di realtà, e non come il frutto di rapporti di potere? Loretta Severino per il nuovo libro di Lea Ypi nella Reading Room

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La storia dei neri americani non può essere cancellata

La morte di George Floyd, giusto cinque anni fa, mosse moltissime manifestazioni di protesta sotto l’egida dell’acronimo BLM – Black Lives Matter, non solo in USA. Il tentativo di distogliere il dibattito pubblico dalla marginalità progressiva dei neri da parte della nuova amministrazione non è un caso; è, invece, un impegno preciso che preme anche i programmi delle istituzioni e quelli di studio nelle scuole.
Continua l’indagine di Michele Genchi sulla società americana e una bibliografia in coda a cura del PEN club.

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Uguaglianza. Che cosa significa e perchè è importante.

Giustizia sociale, meritocrazia, ricchezza e potere: Piketty e Sandel si confrontano sulle radici della disuguaglianza e sulle strade per superarla. Un dialogo illuminante che offre nuove prospettive sul futuro della democrazia e del diritto a un mondo più equo.
Thomas Piketty e Michael J. Sandel rispondono a questa domanda in un dialogo appassionato su economia, giustizia sociale e democrazia.
Proponiamo un’ampia anticipazione del libro uscito nelle Idee Feltrinelli.

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La Turchia: cattiva maestra per l’Europa

Se il nazionalismo è un monito della deriva della democrazia, il dibattito pubblico, in specie quello italiano e europeo, non sembra badare ai pericolosi segnali che emergono sia nel vecchio continente che dalla Turchia. I recenti arresti di massa degli oppositori, il sindaco di Istanbul per primo, è solo l’ultimo esempio delle consegunze. Michele Genchi per il libro di Ece Temelkuran, Come sfasciare un Paese.

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Come contribuire al declino della democrazia

ndr. A un anno esatto dalla pubblicazione riproponiamo l’articolo di Michele assai aderente con gli eventi delle ultime settimane.

Usa e Italia hanno in comune molto più di quanto non si creda. Molta parte della profonda crisi di idee della politica, che sta segnando il periodo di entrambi i paesi, sta nella incapacità di formare una classe drigente all’altezza del compito. La ritirata strategica degli elettori non deve essere confusa come una delega in bianco ai detentori del potere legislativo; piutttosto il segnale di una malattia che sta compromettendo l’idea stessa di demos. La riflessione di Michele Genchi in occasione dell’analisi di Jacob Grumbach, “Laboratori contro la democrazia”: un libro che andrebbe tradotto domani.

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Unfit to lead

L’origine del capitalismo americano sviscera le sue peculiarità, dalla concezione taylorista del lavoro fino al sistema odierno delle lobbies che negli USA impongono precise linee guida al governo fino a confondere l’idea che esita ancora la democrazia liberale. E’ la ragione di una rinnovata lettura del libro di Franco Ferrarotti, “America oggi”, scritto venti anni fa e che sembra uscito dalla tipografia solo ieri. Michele Genchi per la Reading room.

La democrazia di Joe Biden

La vittoria di Donald Trump alla corsa per la Casa Bianca rappresenta il trionfo della democrazia elettiva popolare anche nei confronti delle degenerazioni tanto temute e studiate nell’ultimo decennio segno più evidente di tali cambiamenti, ormai sempre più reali e tangibili. Tuttavia la degenerazione populista, estremista, trumpista come ormai è uso comune definire la politica del presidente-eletto, non è stata sconfitta da Kamala Harris come una parte di mondo aveva sperato. Il nostro commento e la proposta di alcuni libri per capire meglio la politica amaricana

Veza e Elias Canetti

Il mondo perduto di Veza Canetti

Si conosce molto di Elias Canetti. E’ universalmente noto per il suo Massa e Potere, un libro che dà la caccia al potere in tutti gli anfratti e lo riduce alla fine alla più cruda nudità.
Laterale è invece la conoscenza di Veza Taubner-Calderon, sua moglie. Vera fu un’affermata scrittrice negli animi venti e trenta a Vienna. Le incombenti politiche naziste in patria costrinsero i coniugi alla fuga. Lei donò il suo talento a sostegno della sua famiglia e dell’ingrato marito. Se ne occupa Michele Genchi e questa, è la sua storia di moglie e scrittrice.