“Dit is was we delen”: ciò che abbiamo in comune.
La Fiera del Libro di Francoforte si apre con la volontà di rompere i confini
Piove, sui boschi di Francoforte. La Fiera del Libro 2016 si apre sotto la pioggia ed è un bene, data la tragedia umana ed ecologica che ieri ha colpito la vicinissima cittadina di Mannheim. Più di 7000 espositori, più di 700 paesi partecipanti, più di 275mila i professionisti del settore attesi in questi giorni, 250 le case editrici italiane presenti (il doppio rispetto all’anno scorso!): oggi ha aperto le porte la più importante fiera editoriale al mondo. Una fiera nata una settantina di anni fa ma che vede le sue origini negli editori, negli stampatori e negli autori del Rinascimento europeo.

Il mondo ha bisogno di dialogo e albi da colorare. Ma il libro italiano è più vivo che mai.
Anche BookAvenue, non senza sorpresa, aveva riportato qualche giorno fa le 
7000 editori per 111 Paesi partecipano quest’anno alla Buchmesse di Francoforte, la mecca del libro mondiale. La fiera apre i cancelli il 6 Ottobre fino al 10. Sono attesi più di 300.000 visitatori per la 62ma edizione di questo evento che non ha uno uguale nel mondo. Paese ospite di quest’anno è l’Argentina, presente con una sessantina di autori a rappresentare il paese che vanta migliaia di librerie (non a caso Buenos Aires è sopranominata la citta del libro) e una letteratura amata in ogni parte del globo e che ha dato i natali as autori dal nome: Amado, Borges, Marquez, Sepulveda, Cortazar, Galeano, Allende e centinaia di altri.