Francesca Schirone .
Come di consueto, con l’approssimarsi delle festività natalizie tutti sono prodighi di buoni consigli. La maggior parte delle volte non si rivelano tali, anzi. Mi piace pensare che i miei dischi possano essere oggetto, invece, di un gradito pensiero. La breve lista che segue è piena piena di cose buone che vi faranno piacere. C’è una gran voglia di vinili e giradischi alla vecchia maniera: eccovi serviti.
Con il mio augurio di Buone Feste. FS
Alice Coltrane, The Carnegie Hall Concert
The Carnegie Hall Concert di Alice Coltrane è una registrazione inedita di uno storico concerto del 1971. La registrazione originale fu commissionata dall’etichetta Impulse ma non fu pubblicata all’epoca. Con un gruppo di star tra cui Pharaoh Sanders, Archie Shepp, Jimmy Garrison, Cecil McBee, Ed Blackwell e altri, si trattava di un triplo spettacolo che la collocava in compagnia di Laura Nyro e The Rascals. Un concertone, fidatevi. Il lato C: Africa, probabilmente vi farà decidere di ternerlo per voi.
Sonny Rollins Una notte al Village Vanguard
L’album live trio del 1957 di Sonny Rollins è stato ampliato con il 3-LP Vinyl Edition, The Complete Masters. Prodotto da Joe Harley, il vinile è interamente analogico, tagliato direttamente dai nastri master originali mai utilizzati prima di Kevin Gray, pressato su vinile da 180 g e confezionato in una custodia deluxe tip-on a tre ante con un opuscolo contenente foto di Francis Wolff mai viste prima, saggi illuminanti e una nuova intervista con Rollins in conversazione con Don Was. Dentrpo ci sono pezzi come: A night in Tunisia, o All The Things You Are che valgono gli 83euro (tanto, costa). Imperdibile.
Norah Jones, Visions
Visions è un set di 12 canzoni vibranti e gioiose che vede Nora Jones. Un album pieno di emozione; si percepisce il suo essere libera di cantare, accettare i doni che la vita porta a volte regala. A chi l’ascolta mette voglia di ballare. È lo yang allo yin di un altro disco: Pick Me Up Off The Floor , l’album di canzoni pubblicate all’inizio del lockdown pandemico del 2020.
Immanuel Wilkins – Blues Blood
Il terzo album in studio del sassofonista e compositore Immanuel Wilkins, Blues Blood , è un’offerta meditativa in parte ispirata alla sua infanzia, una performance ispirata alle eredità dei nostri antenati e alle linee di sangue che ci uniscono. Coprodotto da Meshell Ndegeocello e con Micah Thomas al piano, Rick Rosato al basso, Kweku Sumbryon alla batteria e i cantanti Ganavya, June McDoom e Yaw Agyeman, oltre alle apparizioni speciali della cantante Cécile McLorin Salvant, del chitarrista Marvin Sewell e del batterista Chris Dave, è l’LP più ambizioso di Wilkins fino ad oggi. E, a noi, ci piace tanto così.
Louis Armstrong – What A Wonderful World: il meglio di Louis Armstrong
Oggi, con l’avvento dello streaming e la rinascita della popolarità degli LP, c’è più musica disponibile al pubblico da ascoltare che in qualsiasi altro momento della storia. Eppure, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno, persone da tutto il mondo scelgono ancora di ascoltare Louis Armstrong, molto più di qualsiasi altro artista nato a cavallo del XX secolo. La domanda rimane: perché? Questa nuova raccolta, la prima raccolta autorizzata di successi di Louis Armstrong ad essere pubblicata su LP da decenni, aiuta a fornire risposte.
Bonus one. Davvero un disco speciale per me
Miles Davis, Kind of blue
Come descritto nelle note di copertina originali dell’album dal pianista Bill Evans, Davis distribuì alla band solo dei bozzetti di linee melodiche sulle quali improvvisare. Una volta che i musicisti furono riuniti, Davis diede loro brevi istruzioni per ogni pezzo e quindi si preparò a registrare il sestetto in studio. I risultati di questo procedimento furono poi considerati – quasi unanimemente – eccezionali.
Viene considerato uno dei massimi capolavori del jazz oltre a essere ritenuto il disco di jazz più venduto di sempre con 4 milioni di copie e uno dei primi esempi di jazz. Io e il mio due di coppia non esciamo di casa senza aver ascoltato So What.
Buone Feste!
Per BookAvenue, Francy Schirone
