L’offerta è ampia nei circa cento eventi in programma da oggi a Salerno fino al 29 giugno; sarà possibile assistere a presentazioni, reading, anteprime e conversazioni con gli autori, ma anche a spettacoli teatrali, concerti e perfomance “site specific” che animeranno il centro storico della città. Il filo conduttore è quello dell’amore per la lettura e la cultura in senso ampio, che permane anche in un momento cruciale per il mercato editoriale, tra flessioni economiche e nuove forme di pubblicazione digitale.>>
Il festival delle letterature e delle culture di Salerno



Alla fine ho capito da dove il cuoco più famoso del mondo abbia mutuato il titolo del suo programma. Hell’s Kitchen, infatti, non è solo il nome del famoso show di Gordon Ramsey, ma il quartiere dove è nata la beniamina di questo appuntamento: Alicia Keys. 
Il signor Mack, assaggiatore di biscotti, sta per scontrarsi con un destino ingrato e puzzolente: è sul punto di sperimentare il terribile “Trattamento Ridarelli” …


Haruki Murakami ha con la propria cultura un rapporto complesso, strano e potente come le storie che crea. Utilizzando i meccanismi narrativi del noir hollywoodiano esplora in modo surreale le ansie metafisiche della nostra epoca ed è un maestro della prosa sottilmente inquietante. Per lui la verità si trova al di fuori del mondo spesso inquadrato del linguaggio umano e i suoi romanzi sottolineano spesso il valore della musica come antidoto alla limitatezza delle parole.
Una sensazione dirompente era scoppiata in lui al cospetto dei due fratelli che si fronteggiavano, armi in pugno: quella di non appartenere né all’uno né all’altro. Lui viaggiava su binari diversi e sul treno del suo futuro non c’era posto per la violenza.

Julian Fellowes è autore della meravigliosa serie televisiva Downton Abbey e del film premio Oscar Gosford Park. Chi avesse nostalgia dei suoi personaggi, potrà ritrovare in Snob le vicende (parola grossa, in realtà si naviga placidamente tra vacanze, cocktail e matrimoni) della mai troppo blindata nobiltà inglese. Questa volta però siamo alle prese con un’epoca meno affascinante dell’età edoardiana perché il conte Charles Broughton e l’affascinante Edith si muovono (ma poco, per non sciuparsi) negli anni Novanta del XX secolo, quelli della guerra del Golfo e della morte di Lady Diana, avvenimenti mai citati nel romanzo, come se gli unici eventi in grado di scuotere le coscienze degli altolocati protagonisti fossero i centimetri sociali guadagnati da yuppies, celebrità cinematografico-teatrali e parvenu assortiti … >>