Otto giorni per una vita, neanche un minuto per questo libro.

E’ passato moltissimo tempo dall’ultimo libro inserito a pieno diritto nella rubrica “il libro più brutto del mondo” (quello della Thompson Walker) e pensavamo che la serie fosse terminata, a tal punto, che stavamo per decidere di chiudere questa rubrica che il nostro sito dedica ai controversi capolavori che la letteratura recente ci regala. Ci è venuto in soccorso Antonio Jorio, al secolo, uno dei protagonisti del Trono di Uomini e Donne. Il suo fascino indiscusso, il suo savoir faire e la sua parlantina sciolta, gli hanno permesso di far cadere ai suoi piedi una donna dopo l’altra.

Il mondo salvato dai ragazzini. I numeri della crisi

I piccoli e medi editori? Perdono meno dei grandi in termini di fatturato, “salvati” dai libri per ragazzi. Con una sorpresa: il canale in cui pesano di più è l’online. La conferma viene dall’indagine Nielsen presentata oggi a Più libri più liberi – la Fiera nazionale della piccola e media editoria in programma fino all’8 dicembre al Palazzo dei Congressi dell’EUR – che fotografa il mercato del libro (venduto, a prezzo di copertina) nei canali trade (librerie, online, grande distribuzione) sino a fine ottobre e, nello specifico, indaga il segmento della piccola e media editoria, utilizzando il campione omogeneo di circa 400 editori espositori di Più libri più liberi.

Ok!, il prezzo è giusto?

Il prezzo medio di copertina dei libri (di carta) che il lettore acquista – non considerando eventuali promozioni fatte dagli editori – è diverso da un canale di vendita all’altro. E, sorpresa, è più alto nei canali on line rispetto alle librerie fisiche. È più alto nelle librerie “indipendenti” che in quelle di catena.

È più alto nelle librerie on line perché (ormai) è solo lì che ci si può trovare un certo tipo di produzione (meno mainstream) di cultura e di ricerca. Le librerie indipendenti – complice la crisi – hanno dovuto infatti alleggerire il loro magazzino. E nell’alleggerirlo hanno inevitabilmente dovuto privilegiare i titoli a più alto prezzo e a minor indice di rotazione. Inevitabile per il lettore (e cliente) andare a cercare poi questi titoli negli store online che possono anche massificare di più le promozioni e offrire la spedizione gratuita.

E quale dovrebbe essere oggi per un cliente / lettore il prezzo giusto per un e book di varia? >>

In cerca del piccolo editore. Autori indipendenti in fiera.

Per la prima volta in Italia, un gruppo di autori che si auto-pubblicano o auto-promuovono e di professionisti del settore si presenta da solo, senza case editrici alle spalle a “Più libri più liberi”, fiera nazionale della piccola e media editoria (Roma, Palazzo dei Congressi, da oggi all’8 dicembre). Obiettivo: offrire, da indipendenti, un libro di qualità al lettore. Un’arte concentrata sui contenuti e sull’autonomia. Questo vuole indicare l’acronimo NBA No Brand Art scelto da 23 narratori, poeti, saggisti, redattori, traduttori e promotori editoriali che sulle orme di colleghi di altri Paesi partecipano alla XII edizione di Più libri, più liberi, fiera nazionale della piccola e media editoria. L’intento è quello di incontrare i lettori e portare la propria esperienza di self-publishing e, per chi pubblica con casa editrice, di auto-promozione in un contesto professionale.

Se la crisi non finisce. Parte oggi “Più libri più liberi”

Alla presenza del presidente del Senato, Pietro Grasso e del ministro dei Beni Culturali, Massimo Bray, si inaugura l’edizione 2013 della Fiera nazionale della piccola e media editoria ‘Più libri più liberì che si apre oggi fino all’8 dicembre, come consuetudine,all’Eur di Roma. Nel corso della presentazione agli organi di comunicazione, il Presidente dell’Aie Polillo ha spiegato l’importanza della presenza delle istituzioni attraverso le cariche dello Stato ma anche la necessità di rivedere stile, programmi e organizzazione di una fiera che ha lasciato da tempo il quadro sperimentativo e di proposta per essere a tutti gli effetti, una delle manifestazioni culturali del nostro Paese al pari di altre (Torino).

La crisi in libreria e un ricordo di Andrè Schiffrin.

Peggiora nella seconda parte dell’anno l’andamento del mercato complessivo del libro. A fine ottobre si registra infatti un -6,5% a valore (circa 75milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2012 nei canali trade, in altre parole librerie, online, grande distribuzione): un segno meno che aggrava il -4,4% dei primi quattro mesi dell’anno e il -5,4% dei primi otto mesi dell’anno. A “Più libri più liberi”, in apertura nei prossimi giorni a Roma, verrà presentata la consueta indagine Nielsen. (BookAvenue sarà presente e ne darà conto subito dopo

Agli antipodi di Marlowe per capire (forse) Frank Spada

Già da tempo i fedeli lettori di Frank Spada caldeggiavano un nuovo libro che proseguisse la fortunata trilogia di Marlowe (Marlowe ti amo, Dimmi chi sei Marlowe, Doppio Marlowe) e Frank Spada li ha accontentati, ma a modo suo, con ironia e giocosità. E’ nato così Agli antipodi di Marlowe (prove di scrittura), un libricino appena uscito per i tipi della Robin Edizioni, che raccoglie 12 racconti scritti dall’autore friulano tra il 2009 e il 2010, accompagnati da due divertissement: una “possibile” nota dell’editore e il primo articolo “uscito” il 21 maggio 2010 sul San Francisco Chronicle a firma del capo redattore H. Whitish in relazione alla domanda “L’ultimo romanzo di Frank Spada resterà incompiuto?”.

Splendore. Il nuovo libro di Margaret Mazzantini

Anticipazione. Da oggi in libreria il libro di Margaret Mazzantini che si annuncia “forte” e bellissimo.

Guido e Costantino nascono nello stesso palazzo, a Roma. Guido abita all’ultimo piano, è figlio unico, la sua mamma è un’attivista molto radicale, sempre presa da grandi battaglie che la tengono lontana da lui, e anche suo padre lavora moltissimo. Le sue giornate dopo la scuola trascorrono in solitudine nella grande casa ombrosa, aspettando per ore il rientro dei genitori mentre la tata di turno stira nella sua stanza. Costantino, invece, è il figlio dei portieri dello stabile.>>

Roberto Cerati, monaco laico dei libri

di Roberto Cicalà

Dalla Cattolica all’Einaudi la lezione di un grande “maestro in ombra” dell’editoria. Il ricordo del suo ritorno in università per incontrare i giovani del Laboratorio di editoria che poi hanno dedicato molti studi alle carte dello Struzzo

«È una vera felicità fare il mestiere della propria passione» ama dire citando Stendhal il «piccolo monaco del libro», come Giulio Einaudi chiama il suo alter ego, per mezzo secolo l’assistente più stretto, al quale nel 1999 passa il testimone di presidente della casa editrice. Il novantenne nerovestito e dallo spirito candido Roberto Cerati, uno dei protagonisti dell’editoria novecentesca, il 22 novembre 2013, quando i giornali celebrano gli 80 anni dello Struzzo, sfoglia l’ultima pagina del libro della sua vita. Lo chiude dopo le migliaia di volumi fiutati con curiosità, promossi con passione tra i librai e, avendo calibrato le tirature, venduti a quel «pubblico Einaudi» creato proprio da lui, l’inventore delle prime edizioni subito tascabili, tentate la prima volta con La storia di Elsa Morante, nel ’74, con un successo arrivato in verità dopo una sua opposizione. Perché credere nelle idee significa anche saperle cambiare.>>